tag:blogger.com,1999:blog-81542028327014549912024-03-19T01:48:58.920-07:00cinque passi nel destinoTizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.comBlogger542125tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-79173772257874710652024-03-13T10:43:00.000-07:002024-03-13T10:43:51.566-07:00Il corpo che è rivoluzionario, il movimento che è rivoluzionario<p> <b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">ossibile che un “certo modo”
di essere corpo, di praticare corpo, possa essere rivoluzionario? Possa
contribuire a sfaldare “<i>another brick in the wall</i>”? (https://youtu.be/W0bi7OfaKMY?si=3oCDBgpeQX-9K5H3)</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFpRkbHyGNIcpHZSObr60IFLOp8bLfwxGG6mxkKraanz3UOcTZHMRVQflTXlfYSVJx8nn2fXtDMLXqr72QsCr29xuSY7ZymXail1qJGDx8iINjCq5x62lcEkzr3TvimGFijYv8OdRinA-zeWrELSGuPNhNJXaz7Q6rtDrA0V0wSIKjCZORa5q1X9uQfkc2/s2118/Tizi%20in%20Dojo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2118" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFpRkbHyGNIcpHZSObr60IFLOp8bLfwxGG6mxkKraanz3UOcTZHMRVQflTXlfYSVJx8nn2fXtDMLXqr72QsCr29xuSY7ZymXail1qJGDx8iINjCq5x62lcEkzr3TvimGFijYv8OdRinA-zeWrELSGuPNhNJXaz7Q6rtDrA0V0wSIKjCZORa5q1X9uQfkc2/s320/Tizi%20in%20Dojo.jpg" width="163" /></a></div>Possibile che praticare movimento, <span style="color: #fcff01;"><b>movimento di Arti
Marziali</b>,</span> come noi <b><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b> facciamo, sia un continuo andare
“<i>Gyakufu</i>”, “faccia al vento”, sia andare in “<i>direzione ostinata e
contraria</i>” (cit. Fabrizio De André)?<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">La società impone corpi e movimenti standardizzati,
confinati nell’adeguato, dove gli eccessi stessi sono stabiliti e consentiti a
priori, funzionali al sistema.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Corpi e movimenti succubi di attrezzi sempre più complessi,
rinchiusi in uno spazio sistemato per servire di tutto e di più, tra bar e sala
riposo, per favorire una socialità e occasioni relazionali che facciano da
momentaneo antidoto allo stress quotidiano quanto alla solitudine della società
virtuale dei social e dei like.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Tante offerte di pratiche dai nomi diversi con tanti
esercizi che, a ben vedere, sono solo versioni appena modificate degli stessi
movimenti. Macchine e attrezzi che di fatto replicano i precedenti. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Persino pratiche antiche di saggezza, salute e ricerca
interiore vengono spogliate del loro sapere e ridotte a sequela di esercizi
ginnici, vedi Yoga e Tai Chi Chuan; moderne pratiche valide solo nell’uno a
uno, vengono piegate al profitto e proposte a gruppi, vedi Pilates. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La necessità di vendere sempre nuovi prodotti,
poi, ne inventa di ogni, mischiando senza alcuna logica se non il solleticare
curiosità becere.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Corpi oggetto, corpi macchina, espressione immediatamente
visibile da un lato dell’essere funzionali al sistema produttivo, al moloch
dell’efficienza, dall’altro al narcisismo ed alla vetrinizzazione la più
sciocca e superficiale: “<i>Il docile e l’utile, il sottomesso e il funzionale,
l’accondiscendente e l’efficace</i>” (C. Pellizzari in Scomodo n° 51).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">I</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">l sistema impone e diffonde
pratiche di corpo e movimento a cui le masse tutte hanno da assoggettarsi
perché tutto scorra liscio, senza sussulti; perché il circuito
dell’allenamento, che è <span style="color: #fcff01;"><b>addestramento alla ripetizione, all’imitazione
obbediente</b> </span>come si fa con gli animali da circo, plasmi individui
dipendenti, privi di<span style="color: #fcff01;"> <b>cognizione incarnata</b></span>, in cui il corpo diviene “<i>il
più bell’oggetto del consumo</i>” (J. Baudrillard, sociologo e filosofo), da
mettere in mostra, soggetto alle stesse “leggi di variabilità” della moda e dei
prodotti commerciali. Illusione di mente che comanda il corpo quando, dai
taoisti alle neuroscienze e pure nella fenomenologia è invece chiaro che <b><span style="color: #fcff01;">le
azioni sono inscritte nella carn</span>e</b> ben prima che l’intenzione consapevole
detti il che fare:<span style="color: #fcff01;"> <b>illusione di mente e corpo invece che verità di corpo e
mondo</b>.</span><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">“Noi
non dobbiamo solo sapere che l’uomo ‘ha’ un corpo, e come sia fatto questo
corpo, ma anche che l’uomo è sempre, in qualche modo, corpo. Questo non
significa solo che l’uomo vive sempre corporalmente ma anche che egli parla, e
si esprime, permanentemente con il corpo.” <o:p></o:p></span></span></i></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">(L.
Binswanger, psichiatra)</span><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">raticare <b><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b>,
portando alla luce il corpo e la cosmogonia taoista, integrando con pensiero e
pratiche di moderni ricercatori quali Laban, Feldenkrais, Bainbridge Cohen,
significa rompere la prigione del fitness e delle palestre, delle<span style="color: #fcff01;"> <b>Arti
Marziali depauperate di pathos, sensibilità e mobilità vitale</b></span>, in cui tutto
è segregato in un preciso e limitato margine d’azione. Perché fuori da quegli
ambienti, fuori da quella cultura in cui l’azione è consentita in quanto
controllata, <span style="color: #fcff01;"><b>corpo e movimento sono già di per sé sovversivi, sono ribelli</b>.</span>
Perché l’esperienza, ogni esperienza che noi facciamo, sempre lascia un segno
indelebile ed è così potente da far sì che io, volente o meno, mi riconosca in
quello che faccio e che vivo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizJIrw9XZcluYSI1xCsFvRZjWKbF1d8HtESUZtKBileW8oJLa46lmedXFqkH32unoJd9k_5bQi5BvC-lsTX8YbW62Aw8PJlYO8EiWwnnRpkV90E-6Kh6ju9teTC5uaX0y693BaBC7EPICSLdsJun6HwQocol4EOJiQeYm0TTJsa1KeW5j-VXFTexD-SbJr/s821/Tizi%20e%20Marina.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="821" data-original-width="456" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizJIrw9XZcluYSI1xCsFvRZjWKbF1d8HtESUZtKBileW8oJLa46lmedXFqkH32unoJd9k_5bQi5BvC-lsTX8YbW62Aw8PJlYO8EiWwnnRpkV90E-6Kh6ju9teTC5uaX0y693BaBC7EPICSLdsJun6HwQocol4EOJiQeYm0TTJsa1KeW5j-VXFTexD-SbJr/s320/Tizi%20e%20Marina.jpg" width="178" /></a></div><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Allora, nella preoccupazione di non riuscire a controllare,
di non riuscire ad indirizzare a proprio fine questi corpi sovversivi e
ribelli, il pensiero dominante finge che essi non esistano, non dà loro alcuna
voce.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Noi <b><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b>, e le correnti di movimento
intelligente quali Body Mind Centering o Laban Movement Analysis, operiamo ai
margini di un giardino o in piccole sale sconosciute, occupando spazi anonimi o
agendo in spazi destinati ad altro come studi fotografici od uffici, fuori
dalle correnti modaiole, emarginati dalla pubblicità del settore.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Vivere questi corpi, questo movimento, che sono esclusi dai
luoghi di massa, luoghi di vetrina e di esposizione, significa fare di questi
corpi, di questo movimento, un luogo di opposizione, un momento di differenziazione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Vivere questi corpi, questo movimento, che sono portatori
di <span style="color: #fcff01;"><b>embodiment</b> </span>ovvero sviluppo del canale cenestesico, capacità di
sentirsi attraverso il movimento e le sensazioni interne del corpo,</span> <span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">conoscenza
attraverso l’esperienza del corpo, è ribaltare, rivoluzionare lo <i>status quo</i>
del corpo servo sciocco di una mente superiore, che è la condizione necessaria
per avere disponibili individui sciocchi servi del sistema.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><i><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">“La
libertà di pensiero è più forte </span></span></i></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><i><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">della tracotanza del potere”</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></i></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">(Giordano
Bruno)</span><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="mso-spacerun: yes;"> <br /><br /></span><o:p></o:p></span></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-68447597349143326502024-03-05T03:45:00.000-08:002024-03-05T03:45:17.056-08:00Il corpo marziale, il movimento marziale<p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">U</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">n anonimo grigiore diffuso si
stempera sui vetri della finestra. Sono uggiose giornate di pioggia che
riportano alla memoria i primi, lontani, accadimenti del mio percorso marziale.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4PPp_WtwnwHiCDikN2TxKnvQjAVwf5YQ04c8MPtrcDI1F3YMe0MRDLCTXkjwz-67dMjHX3S5XEzojRWnTi1KAOzGN0QDEVX5JxmKD0rkeOMtcS7n7U-z04cSlRhwmCl5fATs0Pl8LSnXIy7yG9PbbnU7vCJ9nzRVBkeC7NUoRvG_ud6pmsyC7ptpVAXJl/s1546/cartelletta.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1546" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4PPp_WtwnwHiCDikN2TxKnvQjAVwf5YQ04c8MPtrcDI1F3YMe0MRDLCTXkjwz-67dMjHX3S5XEzojRWnTi1KAOzGN0QDEVX5JxmKD0rkeOMtcS7n7U-z04cSlRhwmCl5fATs0Pl8LSnXIy7yG9PbbnU7vCJ9nzRVBkeC7NUoRvG_ud6pmsyC7ptpVAXJl/w224-h320/cartelletta.jpg" width="224" /></a></div>Così, rovistando tra i cassetti, mi ritrovo tra le mani la
cartelletta di presentazione di un campionato del mondo IAKF (International
Amateur Karate Federation), la potente organizzazione mondale di Karate che la
FESIKA rappresentava in Italia: Invitato alla cerimonia di presentazione e al
pranzo di gala. In mezzo a dirigenti internazionali, giornalisti e atleti pluridecorati,
annuso l’aria delle competizioni di alto livello.<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Sono gli anni in cui, accanto al karategi per praticare,
indosso le vesti del “dirigente sportivo” (<b>1</b>), il che mi consente di
organizzare, insieme a Giacomo Spartaco Bertoletti, il deus ex machina della
rivista Samurai e della “Pasqua del Budo” (<b>2</b>), intensi stage con Maestri
giapponesi di stili di Karate che non fosse lo Shotokan, allora l’unico praticato
in nord Italia, scoprendo così di persona la potenza e fluidità del Karate
Shito Ryu; di portare dalla Cina a Milano, per la prima volta in assoluto, i
monaci Shaolin e ricordo ancora come trafugai dalle rotaie di una linea
tramviaria il blocco di pietra che uno di loro avrebbe spezzato in occasione della
pubblica esibizione; di conoscere di persona, tentando una impossibile
mediazione, i maestri di Judo Tadashi Koike e Cesare Barioli, l’uno sostenitore
del Judo sportivo e l’altro del Judo Tradizionale, educativo; di organizzare
momenti di pratica e lunghe discussioni con Mario Bottoni, ortodosso Maestro di
Kendo, messo ai margini da chi fomentava il Kendo in versione sportiva; di
contattare ed organizzare incontri ed allenamenti con i due Maestri più
importanti del nascente movimento “Contact”, il Karate dove i colpi vengono
portati a contatto, ovvero Falsoni e Bellettini, in rapporti non proprio
amichevoli tra di loro, e poi con loro allievi prestigiosi e titolati come Jean
Marc Tonus, Isidoro La Spina, Federico Milani.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Sono solo alcuni gli episodi, le situazioni, che mi
attraversano ora la memoria; so che, se indugiassi dentro questo pigro mattino abitato
da una pioggia incessante, altri salirebbero in superficie.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">referisco, però, lasciarmi
andare a pensieri sparsi, pensieri anche disordinati, su dove stia ora, dopo
quasi cinquant’anni di pratica attraverso diverse Arti e sport, asiatici quanto
“occidentali”, antichi quanto moderni, contemporanei, la qualità del mio<span style="color: #fcff01;"> <b>essere
corpo</b>, <b>essere corpo in movimento</b></span>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoeWt1-22hGKeq1wOae4jQQg1eUCo05HiBVDCo231gUwi_atTUeR66fZTjk3Rcd422YMnX3v3t-0rYqVKA3rSKzzaUiAEEraLZ6bFXVBeRMW7Psx1N-FYl8HLTsW0ZpnWWPcHCUKe3ZcUU3Upp7Hc_B0aBoyuKw_4gtiDu2aOtHeFEXvhW00ZONN-isIml/s1462/Tizi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1462" data-original-width="1080" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoeWt1-22hGKeq1wOae4jQQg1eUCo05HiBVDCo231gUwi_atTUeR66fZTjk3Rcd422YMnX3v3t-0rYqVKA3rSKzzaUiAEEraLZ6bFXVBeRMW7Psx1N-FYl8HLTsW0ZpnWWPcHCUKe3ZcUU3Upp7Hc_B0aBoyuKw_4gtiDu2aOtHeFEXvhW00ZONN-isIml/w148-h200/Tizi.jpg" width="148" /></a></div>Come molti, forse tutti, iniziai a praticare subendo che
venissero stabiliti in partenza dei limiti strutturali e concettuali entro cui definire
(imprigionare?) i principi del movimento, accettando che un “nome” definisse
una costruzione tutto sommato limitata e tendenzialmente immutabile nel tempo.<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Direzione prona alla corrente ancora predominante, in cui
corpo e movimento sono vissuti come <b><i><span style="color: #fcff01;">Korper</span></i></b>, corpo oggetto, dunque
merce e prodotto, e non area di scoperta e sperimentazione di corpo<span style="color: #fcff01;"> <b><i>Leib</i></b>,</span>
corpo abitato, corpo vissuto, (<b>3)</b> e movimento studiato nelle sue diverse
possibilità e libertà di espressione. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Tante tecniche, tanti esercizi (nelle varie Arti Marziali
come nelle discipline di fitness che sempre più rapidamente cambiano di nome ad
ogni cambio di moda) che, di fatto, rappresentano solo versioni parzialmente difformi
degli stessi movimenti. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">N</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">egli anni, nei decenni, nella
pratica marziale passo dalla ricerca dell’Arte che sia la più completa ed
efficace, praticando continuativamente o saltuariamente diverse Arti, al
ritenere di superare le deficienze che scopro dell’una o dell’altra
mischiandole tra di loro, fino a comprendere che la soluzione non sta nella
mistura di tecniche e gesti ma nel<span style="color: #fcff01;"> <b>movimento inteso come linfa del movimento
stesso</b></span>, come <span style="color: #fcff01;"><b>pratica corporea esperienziale e consapevole</b>. </span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjox4CM2BSVl0ebCovEeVcY9agpL2BZOEBu1mSC-6ea7Mk6W_9vmrnL2gjjFTnKLExVRUS9QjTBR1n2r37FGkLSR77r_xfPwoxSlA9qVw5B9XgscfplJfoXnmm379h92XPl1P4DeJpI9l8GmYwyrREMkBoAxwSkKpZxS2kM40rPr0u1y0uXC0YXAV4HTLJ7/s2611/Tizi%20sfc.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2611" data-original-width="1080" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjox4CM2BSVl0ebCovEeVcY9agpL2BZOEBu1mSC-6ea7Mk6W_9vmrnL2gjjFTnKLExVRUS9QjTBR1n2r37FGkLSR77r_xfPwoxSlA9qVw5B9XgscfplJfoXnmm379h92XPl1P4DeJpI9l8GmYwyrREMkBoAxwSkKpZxS2kM40rPr0u1y0uXC0YXAV4HTLJ7/w83-h200/Tizi%20sfc.jpg" width="83" /></a></div><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Negli anni, nei decenni, imparo a fare del movimento, senza
limiti e confini, un mio personale linguaggio, sostanziato sì nelle pratiche
marziali, di combattimento, e in quelle energetiche di matrice taoista, ma
aperto, fecondato, da domande e proposte di movimento e generi altri. (<b>4</b>)<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">C</span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">osì, come “</span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Spirito Ribelle</span></b><span style="font-size: 10pt;">”,
da alcuni anni propongo un habitat di cultura pratica, somatica, gestuale, in
cui ognuno, forte delle sue caratteristiche, della sua personale storia
fisicoemotiva, intraprenda il cammino per scoprire quale sia la miglior
versione di se stesso e lo faccia </span><b style="font-size: 10pt;"><span style="color: #fcff01;">attraverso il movimento</span></b><span style="font-size: 10pt;"> perché noi
siamo quello che agiamo e come lo agiamo, </span><b style="font-size: 10pt;"><span style="color: #fcff01;">incontrandosi e anche scontrandosi
di corpo</span></b><span style="font-size: 10pt;">, nel solco del combattimento quale modalità di formazione ad ogni
tipo di scontro che il quotidiano ci ponga davanti o addirittura ci imponga.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Allora, pur consapevole che “la mappa non è il territorio”,
basta un’occhiata a come uno si siede o si alza dalla seggiola, a come sta in
piedi, a come avvia il primo passo, a come cambia direzione nello spazio, a
come respira quando sorpreso da mutamenti inaspettati, per capirne la qualità
del suo essere corpo, essere corpo in movimento, la <b><span style="color: #fcff01;">qualità del suo studiare
e praticare di corpo in movimento</span></b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-fareast-font-family: Arial;"><span style="mso-list: Ignore;">1.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span><span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"><b>1</b></span><span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">. </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Erano
quelli anni in cui era considerato disdicevole, irrispettoso, praticare con
altri che non fosse il tuo ed unico Maestro. Ogni azione in tal senso era
sanzionata con la messa alla porta dal Dojo, sovente preceduta da un pestaggio
punitivo. Fu solo il mio carattere per così dire avventato e, soprattutto, il
mio ruolo dirigenziale nell’ambiente, che mi consentì di avvicinare, praticando
anche, Maestri diversi e di diverse Arti.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-fareast-font-family: Arial;"><span style="mso-list: Ignore;">2.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span><span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"><b> 2</b></span><span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">. </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Si
deve a GS Bertoletti la creazione e la ripetizione negli anni di un evento,
“Pasqua del Budo”, che offriva, in una unica lunga serata, esibizioni di
Maestri ed Arti provenienti prima da tutta Italia e poi dal mondo intero.
Occasione incredibile per vedere, apprezzando o meno, Maestri più o meno famosi
ed Arti di cui capitava di avere letto o sentito dire senza mai averle potuto
osservare in azione. Non erano ancora gli anni di you tube o dei social!! <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-fareast-font-family: Arial;"><span style="mso-list: Ignore;">3.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span><span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"><b>3.</b></span><span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Ne
hanno scritto, tra gli altri e per restare all’interno del nostro alveo
culturale d’Occidente, Schopenhauer, Husserl, Merleau Ponty, Fuchs, Dagognet,
Carbone, Galimberti, Borgna.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-fareast-font-family: Arial;"><span style="mso-list: Ignore;">4.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span><span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"><b>4</b></span><span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">. </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Ho
praticato, saltuariamente o continuativamente, Trager, Feldenkrais, Expression
Primitive, Danza sensibile. Da alcuni anni pratico Body Mind Centering, Danza
Terapia, Laban Movement Analysis.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq8-5_bD-bwMLd353e2hcWkF-xbzvsDD7NWKDSKnFohHwo83Yrf4FLiy2RGCNhzkcrRYcrt1Czklmf_VC-ygy_PKN8r1BTanVMcDCpfM0yKdxYxC_SkndHkOp-FMH805Ii-OgaLZ3d5-WwU2V9EGssAWJUrYngIMPgwDwKMpmCcjRglmKOxxQIZmZYvCzw/s1440/tizi%20e%20sfondo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1080" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq8-5_bD-bwMLd353e2hcWkF-xbzvsDD7NWKDSKnFohHwo83Yrf4FLiy2RGCNhzkcrRYcrt1Czklmf_VC-ygy_PKN8r1BTanVMcDCpfM0yKdxYxC_SkndHkOp-FMH805Ii-OgaLZ3d5-WwU2V9EGssAWJUrYngIMPgwDwKMpmCcjRglmKOxxQIZmZYvCzw/w300-h400/tizi%20e%20sfondo.jpg" width="300" /></a></div><br /><br /><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-61246524049012540872024-02-29T08:40:00.000-08:002024-02-29T08:40:25.246-08:00Il mio pensiero di Marzo 2024<p> </p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQIUQrsxm-RHdPzwL9dsnPBrnSCQlyLlMjKkMfmR0Ia-ETGGGbhll0_Xfg8bvqBR4HqYtQ350eyMNWCumtETfMMpluOk0ONNgttU0RpTjF3zUZZLq-BHa3MU9EMZPBhdFrGv6i7Gy7xgXUI6XNV6qB0WsezmKr9dOUVBPUcX8xaVv8BLV2myIrHZ7A50-L/s200/mon.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="200" data-original-width="197" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQIUQrsxm-RHdPzwL9dsnPBrnSCQlyLlMjKkMfmR0Ia-ETGGGbhll0_Xfg8bvqBR4HqYtQ350eyMNWCumtETfMMpluOk0ONNgttU0RpTjF3zUZZLq-BHa3MU9EMZPBhdFrGv6i7Gy7xgXUI6XNV6qB0WsezmKr9dOUVBPUcX8xaVv8BLV2myIrHZ7A50-L/w315-h320/mon.jpg" width="315" /></a></div><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">N</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">ati nel 1980, nel corso degli
anni, dei decenni, ci siamo trasformati nello spirito, <b><i><span style="color: #fcff01;">Shen</span></i></b>. Da
palestra di Karate e Arti Marziali (palestra nel suo antico significato di
luogo di esercitazione, addestramento e competizione, significato in voga
tutt’ora in tutte le “palestre”, i “gym” di qualsiasi sport, disciplina o
fitness, arti marziali varie comprese) a “<b><span style="color: #fcff01;">Scuola</span></b>”, intesa come nella
Grecia antica quale “<i>paideia</i>”, luogo della formazione mediante la
cultura; per noi cultura dell’individuo fisicoemotivo, dunque del corpo tutto:
“<i>Il nostro corpo è abitato: sangue, ossa, organi, muscoli segnalano una vita
interna che non si esaurisce nella sua fisiologia, ma che produce intrecci,
sovrapposizioni e risonanze nella nostra esperienza emozionale, affettiva,
psichica</i>” (I. Gamelli. Pedagogia del corpo) (<b>1</b>).<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Così diveniamo <b><i><span style="color: #fcff01;">Dojo</span></i></b>, che è “<i>a place of severe confrontation
between oneself and one’s self - luogo di aspro confronto tra sé e se stessi</i>.
Trad. mia (D.F. Draeger. Classical Budo) (<b>2</b>). <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Diveniamo uno spazio collettivo di pratica e cultura
‘altra', in cui ogni singolo praticante, come il gruppo tutto, può scoprire un
nuovo contatto con se stesso; immergersi in <b><i><span style="color: #fcff01;">Neijia</span></i></b>, il profondo,
l‘interno; attingere a personali risorse fino ad allora inesplorate;
attraversare antiche alchemiche pratiche taoiste e moderne espressioni di
movimento per costruire un adulto autodeterminato, vitale, erotico e
propositivo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">E’ </span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">un percorso scelto da tutti
coloro che intendono riappropriarsi dell’autentico senso del corpo
fisicoemotivo e del corpo in movimento, costruendo attraverso la pratica
corporea il <b><i><span style="color: #fcff01;">Do</span></i></b>, la Via, per la propria conoscenza e crescita.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">Con tutto il rispetto (ma anche la distanza) verso chi si
addestri ripetendo esercizi e tecniche preordinate, imitando gesti imposti da
altri, da noi il muoversi non è una espressione imprigionata dentro sequenze di
‘gestualità’ specifiche, per giunta uguali per tutti, ma è </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">IL</span></b><span style="font-size: 10pt;"> processo
che sostiene l’esistere umano. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Da noi “<b><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b>” (<b>3</b>), la pratica si
compone di diverse connessioni tra i sistemi corporei originando un’area di
appassionato fare e confrontarsi in cui “<i>Pratichiamo la sensibilità per
espandere la nostra creatività</i>” (E. Parrello) (<b>4</b>); in cui le<span style="color: #fcff01;"> <b>Arti
Marziali</b></span> sono metafora e metonimia degli incontri e scontri quotidiani al
lavoro, in famiglia, in ogni relazione, sostenendo il praticante verso la
capacità di stare nel conflitto, in ogni tipo di conflitto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Da <b><span style="color: #fcff01;">ZNKR</span></b> (“scuola antica di tutta la Via della mano
vuota giapponese”) a “<b><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b>”, come a dire “corpo e mondo
antagonista, persino alternativo, al pensiero e alle pratiche dominanti”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Mica poco!!<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><i><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">“Essere
indipendenti è l’unico modo </span></span></i></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><i><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">per continuare ad essere chi siamo”</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></i></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">(in
“Scomodo” n.51)</span><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">1</span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Ivano Gamelli, pedagogista e professore associato di
Pedagogia generale e sociale all'Università degli Studi di Milano-Bicocca<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">2</span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Donn F. Draeger (1922 – 1982,) pioniere delle arti marziali
giapponesi, autore di numerosi libri sulle arti marziali asiatiche. Una sua
beve biografia in
https://budojapan.com/feature-articles/donn-f-draeger-the-pioneer/.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">3</span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Di questa nuova svolta ho già scritto più volte.
Sinteticamente posso scrivere che abbiamo lasciato alle spalle un’affascinante
struttura che molto ha dato sotto ogni aspetto della loro vita ai praticanti,
come anche a chi solo vi si è accostato come spettatore, per intraprendere un
cammino errante con poche regole, ancor meno certezze e tanta passione “<b><i><span style="color: #fcff01;">gyakufu</span></i></b>”,
“faccia al vento”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">4.</span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Eleonora Parrello, insegnante, educatrice del movimento
somatico e del movimento in età evolutiva, practitioner diplomata presso The
School for Body-Mind Centering. A lei, dopo una iniziale esperienza con Jader
Tolja vent’anni or sono, devo la mia introduzione all’anatomia esperienziale.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p><br /><p></p><br />Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-1041148170434004712024-02-21T09:43:00.000-08:002024-02-21T09:43:38.102-08:00Com’è e cos’è praticare Spirito Ribelle?<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKpO1mXajOwVd7_90HusrsYr_k1zDg7rRfFb_lmA4-uy1YposOfgdEigG2V9cnUZs5ZI1Bd7Bl0dkVdUMmkv9iGR7h3Evk_OvgI_WPYIUN4I-9WxMCS39R8nYiK26qi3R7fJPlKOOTFFlTrUF7b0UzLF3SsfeKSa7i88PJ1Lctvsh8mGiH6jCun4A9Ywbr/s693/mani%20ok.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="693" data-original-width="674" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKpO1mXajOwVd7_90HusrsYr_k1zDg7rRfFb_lmA4-uy1YposOfgdEigG2V9cnUZs5ZI1Bd7Bl0dkVdUMmkv9iGR7h3Evk_OvgI_WPYIUN4I-9WxMCS39R8nYiK26qi3R7fJPlKOOTFFlTrUF7b0UzLF3SsfeKSa7i88PJ1Lctvsh8mGiH6jCun4A9Ywbr/w194-h200/mani%20ok.jpg" width="194" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">S</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">ono narrazioni di corpo e gestualità
che, nei giochi e negli incontri, negli scontri e nelle evasioni, nel fluire e
nello spezzarsi dei gesti, raccontano di cos’è e com’è praticare <b><span style="color: #fcff01;">Spirito
Ribelle</span></b>.</span><p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;"><span style="font-size: large;">P</span><span style="font-size: 10pt;">ratica Ribelle</span></span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> è
contro una corporeità, un movimento, dominato dall’alienazione di un corpo
Korper (oggetto, estraneo) a scapito di un corpo Leib (abitato, esperito); è
contro corporeità e movimento subordinati alla legge del profitto e della
mercificazione, della ripetizione pedissequa, di una meccanica povera e
superficiale, di donne e uomini addestrati come animali da circo. <b><span style="color: #fcff01;">Pratica
Ribelle</span></b> è, invece, coraggiosa voglia di scoprirsi e scoprire; di superare
gli angusti confini del già saputo per entrare nel mondo del corpo personale e
ancora inesplorato. E’ corporeità vitale ed erotica<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;"><span style="font-size: large;">P</span><span style="font-size: 10pt;">ratica Ribelle</span></span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">,
attraverso corporeità e movimento semplici, fluidi, mai banali, è immergersi
nel piacere dell’abitare lo spazio, dello stupore nell’incontrare l’altro da
sé. Il che porta a stare bene, stare meglio, molto meglio, nel quotidiano
vivere in famiglia, al lavoro, negli affetti, negli incontri e scontri che ogni
giorno affrontiamo.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Pratica
Ribelle </span></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">è </span></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">abitare Poteri Potenti.</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /></o:p></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhahoKnbiu_TWImaZ3MgbZkg2Zfm8grStM8vwXaiPLg3cwI7pV1HtzM3O3oGVDlevwWhcrCxRBpAU9x5u-L6Npm0Z8-6zgTy0367-cNNt06es4gSiy9e7xGlsrLEtorviL0-sQOwr3ATry8CCKPx16JGP5zjnY6Bq4DxzWmLriCrG-P08TJixTy1NKSWgn4/s200/mon.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="200" data-original-width="197" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhahoKnbiu_TWImaZ3MgbZkg2Zfm8grStM8vwXaiPLg3cwI7pV1HtzM3O3oGVDlevwWhcrCxRBpAU9x5u-L6Npm0Z8-6zgTy0367-cNNt06es4gSiy9e7xGlsrLEtorviL0-sQOwr3ATry8CCKPx16JGP5zjnY6Bq4DxzWmLriCrG-P08TJixTy1NKSWgn4/w394-h400/mon.jpg" width="394" /></a></b></div><b><br /></b><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-37326863806035805352024-02-15T02:22:00.000-08:002024-02-15T02:22:48.708-08:00Di doman (del presente?) non c’è certezza<p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">L</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">orenzo de' Medici, conosciuto
come “il Magnifico”, così scriveva nel quindicesimo secolo, invitando a godere
giorno per giorno delle gioie della vita, esaltando la giovinezza, con i suoi amori,
le sue gioie, i suoi momenti spensierati.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9THcoGXXWTTZbwRQCqZqR7UdsqA69Weokb8tvmP8kTQ7MyT-L_X7tloO6Usl-S2jPGM9no17mE9Ss5lt0wZ6M8Ynrqt2CDA3JGPMoRYJ6ghGJrvqo_dm_KD5IXXaWguzWc0IBRzoDHYagw1hRHescuwJVDUKgr-PHCaGNhG4Vv6j1d20eeFGzim3E64Tp/s1883/tizi%20elab.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1883" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9THcoGXXWTTZbwRQCqZqR7UdsqA69Weokb8tvmP8kTQ7MyT-L_X7tloO6Usl-S2jPGM9no17mE9Ss5lt0wZ6M8Ynrqt2CDA3JGPMoRYJ6ghGJrvqo_dm_KD5IXXaWguzWc0IBRzoDHYagw1hRHescuwJVDUKgr-PHCaGNhG4Vv6j1d20eeFGzim3E64Tp/s320/tizi%20elab.jpg" width="184" /></a></div>Quanto di questo invito al godimento è rimasto oggi? Il
consumismo compulsivo, il narcisismo diffuso che scorrazza indisturbato nei
“social”, la vetrinizzazione di corpi oggetti, la smania di stupire,
l’esaltazione di ogni eccesso, il “limite” visto come una pecca di cui
liberarsi, sono la testimonianza dell’attualità del moto del “Magnifico”? O,
invece, nella loro spasmodica tensione, nella loro delirante ossessione, sono
lì a testimoniare una paura profonda, un radicato senso di smarrimento
esistenziale e il disperato tentativo di sfuggirli?<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">D</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">a alcuni anni, secondo alcuni
dopo la destabilizzante esperienza del covid e le restrizioni imposte dal
potere politico a cui si sta aggiungendo la percezione di una guerra globale strisciante
che si manifesta attraverso diverse guerre locali; una crisi economica che
funge da divaricatore smisurato tra i pochi che hanno molto ed i molti che
hanno poco, molti le cui fila si ingrossano con l’ingresso di quelli che una
volta erano i ceti medi ed oggi precipitano ai confini della povertà; le
sensazioni soggettive hanno preso una piega estremamente critica e pessimista
verso l’ambiente, la società ed il futuro prossimo. Come a dire: “<i>Comunque
vada là fuori, noi stiamo male e non ci fidiamo affatto</i>”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Paolo Iacci, figura di spicco nel mondo del lavoro e della
direzione del personale, scrive: “<i>Viviamo in una sensazione di malessere
ampio e generalizzato che investe non solo il mondo del lavoro, ma anche
l’intera società civile e il nostro universo relazionale</i>”. (HR n°3. a.
2024)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Insomma, che i dati oggettivi siano ancora lontani dalla
catastrofe o ne siano invece sempre più prossimi, l’attenzione e la percezione
della realtà si è spostata dall’oggetto analizzato al soggetto analizzante, soggetto
con un carico emozionale tale <b><span style="color: #fcff01;">mettere in figura quel che uno prova, sente</span></b>,
e cacciare sullo sfondo quel che (forse) è.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuzCF2q7M0CUS5S3dvDYu_RWeFHak3ND9Nsij7wTmOAvfiJ1UJO9m1efAfZ5KT8h0fQ6t0xZ3mELZ_93PcKehOGi9Wj3HZN6-qYv5wx82GeKANOFvwD8lxbKg9avpCs8GDx4F3APVGx_cOSSpZi7gKRDMe3cu90nn3vjbr1Ik0tP2F9J7gfaHLfaqBibAK/s2155/vale%20gio%20.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1992" data-original-width="2155" height="185" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuzCF2q7M0CUS5S3dvDYu_RWeFHak3ND9Nsij7wTmOAvfiJ1UJO9m1efAfZ5KT8h0fQ6t0xZ3mELZ_93PcKehOGi9Wj3HZN6-qYv5wx82GeKANOFvwD8lxbKg9avpCs8GDx4F3APVGx_cOSSpZi7gKRDMe3cu90nn3vjbr1Ik0tP2F9J7gfaHLfaqBibAK/w200-h185/vale%20gio%20.jpg" width="200" /></a></div><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><b>C</b></span></span><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">hi si occupa di studiare i fenomeni sociali suddetti, ha
individuato alcune caratteristiche di questo atteggiamento.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">- </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">La fragilità</span></b><span style="font-size: 10pt;">: l’individuo si scopre sempre più precario
in un ambiente, sia generale che privato ovvero quello a lui vicino, vieppiù vacillante
e transitorio. Ogni certezza appare sempre velata dal dubbio di una sua caduta,
di una possibile aggressione esterna tale da farla crollare. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Qui <b><span style="color: #fcff01;">la pratica marziale, la nostra pratica Spirito
Ribelle</span></b>, è formazione a non affidarsi mai ad alcuna certezza, a stare nel
“qui ed ora” come continuo mutamento; a trasformare la fragilità in
flessibilità, in apertura che sappia filtrare quanto ci arriva addosso secondo
le nostre personali ed autonome decisioni. Quella delicata e forte insieme
linea che, nel segno del Tao, è tanto confine quanto preziosa sutura tra una
metà e l’altra.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6_9QAgb_1woioOMLm2lExInDl2OyHjlTMJ8tHOhCDEqbenam8E5Z4nV4hye7o30mUrfUhEsf_-yD66Vn3KHfyn_-NDyVQ4UQOFLq2JOHFPoP-qyFsGj0JYiNn4e_On3tkY9g_szXxTxWzlkx-LNcP65gj_IDfec9ZKVsyh-8VkQjcPeeF2s_HvfSGjicD/s3463/tizi%20vale.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="3463" data-original-width="1792" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6_9QAgb_1woioOMLm2lExInDl2OyHjlTMJ8tHOhCDEqbenam8E5Z4nV4hye7o30mUrfUhEsf_-yD66Vn3KHfyn_-NDyVQ4UQOFLq2JOHFPoP-qyFsGj0JYiNn4e_On3tkY9g_szXxTxWzlkx-LNcP65gj_IDfec9ZKVsyh-8VkQjcPeeF2s_HvfSGjicD/w104-h200/tizi%20vale.jpg" width="104" /></a></div><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">- Fragilità e precarietà partoriscono </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">l’ansia</span></b><span style="font-size: 10pt;">. Se la
paura è un nostro prezioso alleato nel farci muovere sensatamente davanti ad un
pericolo, l’ansia si prefigura come una paura totalizzante e paralizzante non
solo davanti ad un pericolo individuato ma anche, e qui sta la gravità, quando
il pericolo, la minaccia, non è affatto incombente ma abita solo nella nostra
mente.<o:p></o:p></span></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Qui <b><span style="color: #fcff01;">la pratica marziale, la nostra pratica Spirito
Ribelle</span></b>, è sfida nel cogliere le opportunità là dove altri vedono solo il
pericolo, la minaccia; è, nel segno del Tao, fare leva sul pur minuscolo punto
nero che campeggia nel campo bianco e viceversa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">- </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">La “<i>non linearità</i>”</span></b><span style="font-size: 10pt;"> (ibid). Ovvero la
percezione di forze e spinte che si contrappongono originando contraddizioni
apparentemente insanabili, problematicità apparentemente ingestibili.</span><b style="font-size: 10pt;"><i><o:p></o:p></i></b></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2NxMmr_XSe1tusyzivdQIjnIFy21EHRSr8plRVQFvR0UeRGXF1ejKO6Ud_vPR-ppWUdv22NOOg1uMojeh-_W2YqVgMXQlRiMzll1bKdB-ZsE6Z_i9_9OhLxB7lXUoEEOGpRNX8BHUhYqm3hkCKWkKQgh7moZ4AfgsXXogqjGKCb3DBZMuNPk6Am9-9khf/s3568/cl%20vale.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="3568" data-original-width="2538" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2NxMmr_XSe1tusyzivdQIjnIFy21EHRSr8plRVQFvR0UeRGXF1ejKO6Ud_vPR-ppWUdv22NOOg1uMojeh-_W2YqVgMXQlRiMzll1bKdB-ZsE6Z_i9_9OhLxB7lXUoEEOGpRNX8BHUhYqm3hkCKWkKQgh7moZ4AfgsXXogqjGKCb3DBZMuNPk6Am9-9khf/w143-h200/cl%20vale.jpg" width="143" /></a></div><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Qui <b><span style="color: #fcff01;">la pratica marziale, la nostra pratica Spirito
Ribelle</span></b>, punta a percorre quella linea sottile che si traccia nel bel mezzo
del Tao seguendo un percorso sempre curvilineo, sempre dolce e pure
inarrestabile, scartando la direzione retta per assumere quella avvolgente,
quella periferica. Vulnerabilità che si fa forza.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">- </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">L’imperscrutabilità</span></b><span style="font-size: 10pt;">, laddove non solo ci sentiamo
privati del controllo, ma manchiamo di comprensione. La complessità che il
mondo ha assunto ci trova impreparati, privi degli strumenti necessari per
leggere quanto ci accade. La massa caotica di informazioni in cui giacciamo non
solo è superficiale, ma pure approssimativa quando non mendace.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Qui <b><span style="color: #fcff01;">la pratica marziale, la nostra pratica Spirito
Ribelle</span></b>, legge la semplicità e profonda intelligenza del Tao nel suo essere
figura perfetta, che il cerchio non ha inizio né fine, che la sfera non perde
mai il suo equilibrio.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">N</span></span><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">oi </span><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Spirito Ribelle</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">
traduciamo tutto ciò in pratiche corporee profondamente trasformatrici, capaci,
attraverso un particolare e sapiente modo di muoversi, di affidarsi a stupore e
curiosità alla scoperta di connessioni, relazioni e incontri all’interno del
nostro sé - corpo che è sempre e indissolubilmente <b><span style="color: #fcff01;">corpo e mondo</span></b>; di far
crescere <b><span style="color: #fcff01;">vitalità ed erotismo</span></b> quali caratteristiche di ogni praticante.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Che siano Suishou, Yuri, Peng Lu Ji Han, Hakkei, Iron
Shirt, Randori d’Entraide, Chi Sao, Fushime Taiso, Kumite, che ci si affidi
alle mani nude o ai bastoni nelle loro diverse lunghezze o ai coltelli, che
siano agiti a solo, in coppia o in gruppo, sono giochi, incontri e scontri di
corpo, capaci di introdurci ai segreti dei <b><span style="color: #fcff01;">Poteri Potenti</span></b>, alla
meraviglia quotidiana del vivere.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b><span style="color: #fcff01;">Senza la paura che del domani non vi sia certezza e </span></b></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b><span style="color: #fcff01;">affrontando
consapevolmente quel che ci accade oggi</span></b>.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p><br /><br /></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXT9q3xw4KPzEZNhuUeDqNUKatYoYgx-dkzuCjG-feCs9QKYvmL1ApnpDQxTYmhkR39v-yWv3esNcl6fBOI9h_lrQ776_MZ49MrNsnPCjdPM3RjsXF3zNJmeOu08gnH7fAhZU1hr082lWleBc3Cw8gzm1dgtjtqZT3tnTuIBflhyBxCYfygp6guB2EZi8r/s2953/Tizi%20guantoni.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2953" data-original-width="2185" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXT9q3xw4KPzEZNhuUeDqNUKatYoYgx-dkzuCjG-feCs9QKYvmL1ApnpDQxTYmhkR39v-yWv3esNcl6fBOI9h_lrQ776_MZ49MrNsnPCjdPM3RjsXF3zNJmeOu08gnH7fAhZU1hr082lWleBc3Cw8gzm1dgtjtqZT3tnTuIBflhyBxCYfygp6guB2EZi8r/s320/Tizi%20guantoni.jpg" width="237" /></a></div><br /><br /><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-86947733352210179622024-02-01T01:08:00.000-08:002024-02-01T01:08:20.453-08:00Narrare a ritmo di cuore<p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">C</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">ome ogni narrazione che si
rispetti, la <b><span style="color: #fcff01;">nostra narrazione Spirito Ribelle</span></b> parte dal corpo e si
dipana attraverso il movimento.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Come ho scritto più volte, <o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">l’<b>embodiment</b>,
la <b>conoscenza incarnata</b>,<o:p></o:p></span></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">si
fonda su <b>schema corporeo</b> e <b>immagine corporea</b>.</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">L</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkoujDk_1S9_jeuJ8fprv05w0grHFFgRauAKNyGQWv2w67gUhQWUSaGmmZ3uVYeC-fI_bC48HbkFxRaXa9miCPzlRUU1i2MbeJd80xfRYyaakY5lwvIR5W1q52RmH0mQxlF0y9kmgmzHFVEooJbEvY_ISToZM6nvXVAwc3Vc4pMlMreBsx1GPDnIHBpL3P/s1088/Tizi.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="877" data-original-width="1088" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkoujDk_1S9_jeuJ8fprv05w0grHFFgRauAKNyGQWv2w67gUhQWUSaGmmZ3uVYeC-fI_bC48HbkFxRaXa9miCPzlRUU1i2MbeJd80xfRYyaakY5lwvIR5W1q52RmH0mQxlF0y9kmgmzHFVEooJbEvY_ISToZM6nvXVAwc3Vc4pMlMreBsx1GPDnIHBpL3P/w200-h161/Tizi.jpg" width="200" /></a></div>o <b><span style="color: #fcff01;">schema corporeo</span></b> è un
sistema di processi sensomotori che struttura postura e movimento. È flusso che
si sostanzia grazia alla relazione continua tra un corpo vivo ed il suo mondo. Flusso
di cui è difficile prendere coscienza, se non attraverso intense pratiche
introspettive o nei momenti di crisi fisicoemotiva tipici della formazione
marziale. In questo, <b><span style="color: #fcff01;">Kenshindo</span></b>, la nostra pratica del Katana, è
palcoscenico profondamente perturbante.<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Lo schema corporeo è mediato dalle percezioni provenienti
dal proprio corpo (la cosiddetta propriocezione) e dal processo di
rappresentazione, momento per momento, delle sensazioni somatiche provenienti
dal corpo stesso (l’interocezione).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Questo modo di percepire si rapporta con le sensazioni
viscerali, con la postura, con il movimento, con il respiro, tutti aspetti inevitabilmente
condizionati da come entriamo in contatto con l’ambiente, con l’altro da noi. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibxtH2Rc2k2q9edqwJsU8jyBC-3o4dydXwOcelLBhKFCteGA7P55j9jX6Tz7OyfOH4jH39VJLscyVKl4lzHc-yVQNidyeUu-4PwylRsbMvgheVstaqMZOpgtjn6cQEb2Xj-H0R2qPJwPynJdoB9_Hl5azMv45VfspMZsidajnYM9CP3RPSMODlNg-p1LkQ/s918/Tizi%20e%20Francesca.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="918" data-original-width="691" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibxtH2Rc2k2q9edqwJsU8jyBC-3o4dydXwOcelLBhKFCteGA7P55j9jX6Tz7OyfOH4jH39VJLscyVKl4lzHc-yVQNidyeUu-4PwylRsbMvgheVstaqMZOpgtjn6cQEb2Xj-H0R2qPJwPynJdoB9_Hl5azMv45VfspMZsidajnYM9CP3RPSMODlNg-p1LkQ/w151-h200/Tizi%20e%20Francesca.jpg" width="151" /></a></div>Per questo aborro quel modo di praticare di corpo, di Arti
Marziali, di combattimento, tutto centrato sull’imparare tecniche o sullo
sfogarsi a picchiare un sacco quanto un “avversario”. Tanto quanto conservo un
autentico distacco verso quel modo di praticare che insaporisce di spunti
psicologici queste pratiche che, comunque, <span style="color: #fcff01;"><b>restano superficiali</b>.</span> Anche
queste seconde, ben lontane da quegli “stati di coscienza espansa” che sono il
cuore del fare marziale. (<b>1</b>)<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">L</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">’</span><b><span style="color: #fcff01;">immagine corporea</span> </b>è
invece un sistema di percezioni, emozioni, credenze che nutriamo verso il
nostro corpo. Tutto ciò è mediato dall’immagine corporea che abbiamo di noi
stessi. Come scriveva Moshe Feldenkrais, non potrò mai agire efficacemente se
la mia idea di me corpo è dissonante dalla realtà. Il che succede generalmente.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">raticare di </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">corpo Leib</span></b><span style="font-size: 10pt;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8MDaqdxQnyTZ5jg1W8s8R5Cxew9vC5nA4NAGqLxyIL1Diwi0AuPkzsIsXRQ7KHnt2P2zy76I3DD4Xn2oUIIThNgvRZA0SdsRsU1HTbtojatawSnNbr9yClmg7M_k6QwRX5zu0ETL6Lu9iS-hoiD74BkCanw_f8S3erARLVUUawDR3MkLiKMoa4KGkHFdf/s3511/Cl%20Gio%20coltello.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="3511" data-original-width="2677" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8MDaqdxQnyTZ5jg1W8s8R5Cxew9vC5nA4NAGqLxyIL1Diwi0AuPkzsIsXRQ7KHnt2P2zy76I3DD4Xn2oUIIThNgvRZA0SdsRsU1HTbtojatawSnNbr9yClmg7M_k6QwRX5zu0ETL6Lu9iS-hoiD74BkCanw_f8S3erARLVUUawDR3MkLiKMoa4KGkHFdf/w153-h200/Cl%20Gio%20coltello.jpg" width="153" /></a></div>,
di “conoscenza incarnata”, è abbandonare ogni pretesa di insegnamento, di
indottrinamento, di “Maestro” che sa e deposita il suo sapere su allievi
passivi. E’, invece, incuriosire, stimolare nel praticante l’esperienza del
fare. E’ abitare il mistero di significanti liberi di errare, nel duplice senso
di muoversi liberamente quanto di essere liberi di fallire, senza essere
prigionieri di uno e un solo significato. E’ apertura sullo scrigno che si
chiama “Segreto”, qualità perturbante, persino iniziatica, di un sapere che non
può essere né indottrinato né piattamente uguale per tutti; né, tantomeno,
mostrato come modello da copiare perché esso è in realtà portatore di un senso
interpretato soggettivamente: Il modello da imitare, da copiare, è il contrario
della comunicazione che è invece terreno fertile di condivisione.<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">Noi </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Spirito Ribelle</span></b><span style="font-size: 10pt;">, lo sappiamo bene. E lo
pratichiamo bene.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOrIitNN060AY9jTMrKgt3gz-k7Ni9Ihw6KELg4DEujQX1QtM2Ni7FiK5y6yTI3M4nteJPFecU5ppbLlwzE_RdvhKk2HxWnyqFjGPFPb0-9EPNKvIM0mFEEK8BaiYhrmYAByb9SlW77dAEcet45iiactZ44-6mBaR4FlKcmBV8p1AYO81pBh1dLnqExt0a/s870/Tizi%20coltello.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="870" data-original-width="654" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOrIitNN060AY9jTMrKgt3gz-k7Ni9Ihw6KELg4DEujQX1QtM2Ni7FiK5y6yTI3M4nteJPFecU5ppbLlwzE_RdvhKk2HxWnyqFjGPFPb0-9EPNKvIM0mFEEK8BaiYhrmYAByb9SlW77dAEcet45iiactZ44-6mBaR4FlKcmBV8p1AYO81pBh1dLnqExt0a/w151-h200/Tizi%20coltello.jpg" width="151" /></a></div><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <b>1.</b> </o:p></span><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;">Lo schema corporeo è una nozione che prova a rendere
pensabile quello che in fenomenologia è definito Leib, il corpo soggetto, corpo
abitato, di contro a Korper, il corpo oggetto. “</span><i style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;">Si tratta di una forma
dialogo</i><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"> (…) </span><i style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;">diretta ed immediata con il mio corpo, che si esprime senza
mediazioni linguistiche ma con le parole della carne. Infine, possiamo dire che
lo schema corporeo è un sistema autorganizzato di abitudini che l’organismo ha
scoperto essere funzionali al perseguimento dei propri scopi vitali</i><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"> (…). </span><i style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;">Questi
schemi di interazione</i><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;">, (…), </span><i style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;">si strutturano nel corpo diventando, per
esempio, un certo modo di respirare, caratterizzato da una certa ampiezza e da
una certa profondità, un certo modo di star seduti o di intonare la propria
voce</i><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;">”. (G. Salerno, psicologo e psicoterapeuta. “Un approccio
fenomenologico alla psicologia dello sport”) Queste “</span><i style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;">forme caratteristiche
della carne</i><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;">” (ibid) emergono e strutturano l’esistenza di ognuno sottomettendone
altre, costruendo l’identità personale di ciascuno di noi, la nostra
“coerenza”.</span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /><br /><br /><br /></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgD2SDNMj0Esw1twpuknApqZbXdYbhN2SeasDvrZLL4Ud1H68iXHp3xH_EFCcV0AaWRA6TnGJyg7do7gsI5-KcZ5OAWYe99J3capzZEJYw38bU5_GdNxlTYY4p0glOPvfjvVsVTqC4Yb7ALYaQW8xx-PIDxhMpfL7q07veRVNbPqEUu96Zdh6_bj7yO98Ju/s3135/guantoni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2623" data-original-width="3135" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgD2SDNMj0Esw1twpuknApqZbXdYbhN2SeasDvrZLL4Ud1H68iXHp3xH_EFCcV0AaWRA6TnGJyg7do7gsI5-KcZ5OAWYe99J3capzZEJYw38bU5_GdNxlTYY4p0glOPvfjvVsVTqC4Yb7ALYaQW8xx-PIDxhMpfL7q07veRVNbPqEUu96Zdh6_bj7yO98Ju/s320/guantoni.jpg" width="320" /></a></div><br /><p></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-65928641068466215482024-01-24T07:48:00.000-08:002024-01-24T07:48:48.649-08:00Botero<p> <b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">F</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">inalmente di nuovo con mio
figlio Lupo a mostre: Entrambi appassionati di <b><span style="color: #fcff01;">Botero</span></b>, ci rechiamo al</span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">Museo
della Permanente</span><o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">dove è
esposta<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Via
Crucis. La Passione di Cristo</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">ciclo
di opere realizzate da </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Fernando Botero</span></b><span style="font-size: 10pt;"> tra il 2010 e il 2011.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Di Botero ho letto critiche anche aspre, come quella di
Francesco Bonami in “Lo potevo fare anch’io”, ma io, quando vent’anni or sono
ne scoprii le opere, rimasi subito ben impressionato.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWBVZquaWqvoP9YcUYdLp7FMn5kaGK-IqE9mlCj5OzpGQLTE-8NhxhOZ0ObVZ2zLISciUoLEeanXWtpOlZKC38gpMHj8PdAqbMCMEW412foVp5W4ttoanItmizDuO_Y6_N3hXNFIqSyn3C86iOSw3krxxJ0Tm0Eg70TqBzA_IboDusBypaWewIdQvBGhyz/s1024/Botero.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="733" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWBVZquaWqvoP9YcUYdLp7FMn5kaGK-IqE9mlCj5OzpGQLTE-8NhxhOZ0ObVZ2zLISciUoLEeanXWtpOlZKC38gpMHj8PdAqbMCMEW412foVp5W4ttoanItmizDuO_Y6_N3hXNFIqSyn3C86iOSw3krxxJ0Tm0Eg70TqBzA_IboDusBypaWewIdQvBGhyz/w229-h320/Botero.jpeg" width="229" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">D</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">elle opere esposte mi ha
colpito la presenza solenne, forte, di Cristo. Mai domo ancorché sottoposto a
torture ed umiliazioni, la sua fisicità tiene testa ad ogni avversità. La sua
presenza sovrasta ogni accadimento. Per contro, Il suo corpo, massiccio, quando
tra le mani di altri, pare lieve, etereo, non leggo alcuno sforzo nel
sostenerlo.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Solo nell’immagine abbandonato tra le braccia di Maria, lo
si nota piccolo, in dolce subordine. Altrimenti è figura piena, dominante.
Persino quando accasciato al suolo sotto il peso della croce, conserva una sua
dignità, un suo sereno prostrarsi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Appare evidente che per l’artista questa narrazione
drammatica della Passione è un simbolo di dolore e ingiustizia che travalica
ogni senso religioso, ogni appartenenza religiosa. E’ autentico spettacolo di
forza e dolore dentro il mondo umano, terribilmente umano, del “male”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">ersonalmente, come faccio ad
ogni esplorazione dentro l’arte della pittura, ho provato ad entrare nel cuore
di ogni dipinto variando il “modo” di guardarlo, ovvero una volta inspirando e l’altra
espirando, da angolazioni diverse, ecc. ma, soprattutto<b>, <span style="color: #fcff01;">assimilando posture
e gesti dei soggetti rappresentati</span></b><span style="color: #fcff01;">.</span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Immediato è scoprire che tutte le parti del corpo sono in
relazione, dunque modificare una parte porta a modificare l’intero: imitare una
postura dà un certo senso, poi modificarla lievemente, ascoltando le sensazioni
proprie del momento, dove mi porta? Che relazione stringe con l’immagine
davanti a me?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Poiché noi stiamo e ci muoviamo sempre in rapporto alla
terra, alla gravità, cosa colgo del dipinto nel momento in cui, imitandone la
postura, vario il peso da “pesante” a “leggero”?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Cosa succede nel mio gustare l’immagine quando muto la
connessione centro / periferia, ovvero quando privilegio uno schema corporeo
che dal centro si propaghi alle estremità oppure privilegio l’inverso?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">E se provassi a dare continuità all’immagine fissa? A darle
movimento nello spazio?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">M</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">i piace entrare nei dipinti <b>usandomi
di corpo</b>. Così trascurando una lettura, che è comunque sempre “interpretazione”,
razionale, magari indirizzata da recensioni e commenti altrui altrettanto
razionali. Mi piace stabilire con le opere d’arte un rapporto carnale,
somatico; inevitabilmente soggettivo ma così del tutto mio: Allora sì gusto
l’opera. Come avviene (per chi ama e sa vivere!!) in ogni aspetto della vita
quotidiana, in ogni aspetto vissuto attraverso una consapevole esperienza
carnale, fisicoemotiva, di embodiment: che sia un buon piatto di pasta a tavola
o una stretta di mano ad un nuovo incontro, un tramonto sopra Milano o una
passeggiata al parco, l’ascolto di una musica o il soffiare del vento sul
volto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">Splendido insegnamento delle Arti Marziali
quando praticate come da noi Spirito Ribelle</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">: Ovvero esplorazione e
comunicazione di corpo. Ghiotta opportunità perché la pratica marziale sia
chiave di lettura di noi nel mondo, di noi nell’ambiente, di noi… davanti, anzi
dentro, un’opera d’arte.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">Museo della Permanente<o:p></o:p></span></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">v. F. Turati 34. Milano<o:p></o:p></span></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">F. Botero “Via Crucis” Novembre – Febbraio 2024</span><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-63678124032084491722024-01-21T02:00:00.000-08:002024-01-21T02:00:25.604-08:00Il fascino assassino del Katana<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc_u4V1jnlND9MzgZTadJvA5wjc9MZt8aNXFipXeGmY-stR4xcK6-5fTrZ7cVgAGtoSMi0CWty-_8zRkLUWp4_-ktJr_q0TrFknd2LwFijKyIoz5wqDVWlFzWr-3x8cQbozjv0nSWHiUZCmMWJMlDoanxcVg64oMXEcWpV2T1zIvsC6xoZQGkvX9Qs3r9P/s1625/bokken.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1625" data-original-width="1080" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc_u4V1jnlND9MzgZTadJvA5wjc9MZt8aNXFipXeGmY-stR4xcK6-5fTrZ7cVgAGtoSMi0CWty-_8zRkLUWp4_-ktJr_q0TrFknd2LwFijKyIoz5wqDVWlFzWr-3x8cQbozjv0nSWHiUZCmMWJMlDoanxcVg64oMXEcWpV2T1zIvsC6xoZQGkvX9Qs3r9P/w133-h200/bokken.jpg" width="133" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">C</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">hi mi legge sa che da decenni,
prima<span style="color: #fcff01;"> <b>ZNKR</b></span> ora <b><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b>, coltivo una concezione <b>incarnata</b>,
fisicoemotiva, dell’essere umano. Di conseguenza, propongo una pratica del
corpo tesa allo sviluppo dell’embodiment, dell’intelligenza incarnata
all’interno di una situazione di confronto e scontro.</span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Purtroppo viviamo in una società vieppiù disincarnata, in
cui le esperienze e le relazioni sono generalmente vissute attraverso lo
schermo di uno smartphone da quello che il filosofo Byung Chul Han chiama “<i>phono
sapiens</i>”, (in “Come abbiamo smesso di vivere le cose”), in cui “<i>le
energie libidiche abbandonano le cose e si lanciano sulle non – cose. La
conseguenza di ciò si chiama infomania</i>” (ibid). Ormai, gran parte di ciò
che prima era corporeo, è virtuale. Quel che di corporeo rimane è
vetrinizzazione, è consumo di corpo oggetto (Korper), prigione a cui non sfugge
nemmeno la pratica fitness o quella sportiva. <o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">C</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">ome
coniughiamo questo nostro, di <b><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b>, fondarsi invece sul <o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">corpo
Leib, corpo esperito, corpo abitato</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">, <o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">con la
pratica di un oggetto, di un’arma bianca, arma pure del tutto inattuale nel
terzo millennio?<o:p></o:p></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYQRyLR7IaUmgWL8HAHuYiSo4xLfmIdXABvfdqqDkSQlILtIRLz5T4ewcufsR5lOVe8pf22oLB6LTIupkukn8xc5U5Fh5rwsssMJBg4RuuoYZozZkxMFLuKkugLgvfpx-r0_WFJNb8PGEPK5NtcsRDu7N_P6QMY63Ge4Mj5Zjly_-43R1czeeZecD_WOJ6/s4164/Tizi%20e%20Gio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="4164" height="198" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYQRyLR7IaUmgWL8HAHuYiSo4xLfmIdXABvfdqqDkSQlILtIRLz5T4ewcufsR5lOVe8pf22oLB6LTIupkukn8xc5U5Fh5rwsssMJBg4RuuoYZozZkxMFLuKkugLgvfpx-r0_WFJNb8PGEPK5NtcsRDu7N_P6QMY63Ge4Mj5Zjly_-43R1czeeZecD_WOJ6/w320-h198/Tizi%20e%20Gio.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; text-align: left;">Ne scrissi già in precedenti post. Qui mi preme, in sintonia
con le righe sopra, a fronte dello strapotere del virtuale: degli e – book sui
libri, delle “amicizie” in rete su quelle fisiche, della “realtà aumentata” su
quella reale, del sesso attraverso uno schermo su quello carnale, rilevare che
siamo divenuti insensibili al fascino ed alla magia degli oggetti. Oggi sono
solo cose prive di dialogo con l’umano.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Invece, il lungo e faticoso processo metallurgico, in
particolare nei Katana tradizionali, richiama il mistero dei processi
alchemici, possiede una materialità intrigante. L’amalgamarsi contraddittorio di
acciaio duro e acciaio morbido, l’importante presenza di materia impura per
rendere l’arma affidabile, la pesante fatica manuale per forgiare e quella
precisa e ripetitiva per affilare, i riti che circondano la creazione di ogni
lama, non possono non risvegliare miti e archetipi che sono linfa del vivere
consapevole.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">E</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">cco, il Katana, oggi, nel
terzo millennio, non “serve”, non è soggetto ad alcun uso, dunque non può
essere consumato: Bestemmia grave di questi tempi!! Però, nelle nostre mani
spadaccine, il <b><span style="color: #fcff01;">Katana è momento di relazione con le nostre pulsioni</span></b>, è
persino creatore di mondi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">- Quanti allievi il Katana l’hanno impugnato frettolosamente
e subito lasciato, incapaci di stabilire un rapporto con l’arma che trancia di
netto, che uccide; costoro ormai abituati, servi, di cose, strumenti,
immediatamente a disposizione, di pronto uso, e come tali strumenti impossibilitati
a suscitare quell’ascolto profondo e profonda attenzione che richiede, impone,
il Katana.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">- Quanti allievi, impugnando il Katana, una volta entrati in
contatto con le forze terrificanti che sprigiona, con il disvelamento
dell’Ombra che macera e turba, che gorgoglia e rantola dentro ogni spadaccino,
sono fuggiti senza parole o adducendo parole di menzogna. Onore, invece, a chi,
spaventato dai demoni intravisti, ha sì abbandonato l’arma ma ammettendo di non
essere pronto, di essere sopraffatto dal timore: Anche nella fuga c’è onore e
coraggio quando ce se ne assume la responsabilità, quando si ammette la propria
incapacità a stare nel conflitto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">- Qualcuno, invece, è rimasto. Ha impugnato la tsuka,
l’impugnatura della lama, finemente intessuta di seta o cotone o intrecciata di
cuoio, e ne ha fatto esperienza. Esperienza di tagli e falciate, a vuoto o su
un bersaglio di stuoie o di bambù, o di lanci rapidi violentemente fermati a
pochi centimetri dal corpo dell’avversario. Così disvelandone il mezzo,
antiquato, sorpassato, inevitabilmente desueto, nella sua sorprendente e
perturbante utilizzabilità. Solo così addirittura portando alla luce un aspetto
esperienziale che precede l’utilizzabilità; che scoperchia un mondo, <b><span style="color: #fcff01;">il
mondo, dell’umano più antico e del suo rapporto con la morte</span></b>.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGNQQajID20hXInkDaHs5zAC8ASXuPZhnMGMm2JVPE1TE739yB2-wKOs8uJaF67e_4FPVckFZUkaL2_AR8HhNKiYSdj4hVoOcM7qP89NTT8TBbe7i7tQNWDqZJAj7mNuBcUyfZ6f4dh84mUz7tD20_fN-NA1Da-RaVssbxac1VxDKFlydfjHG42HFy4kSp/s1080/katana%20kake.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="810" data-original-width="1080" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGNQQajID20hXInkDaHs5zAC8ASXuPZhnMGMm2JVPE1TE739yB2-wKOs8uJaF67e_4FPVckFZUkaL2_AR8HhNKiYSdj4hVoOcM7qP89NTT8TBbe7i7tQNWDqZJAj7mNuBcUyfZ6f4dh84mUz7tD20_fN-NA1Da-RaVssbxac1VxDKFlydfjHG42HFy4kSp/w320-h240/katana%20kake.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">D</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">a diversi anni, colto in un
momento di intensa tristezza eppure affacciato al mondo, ho con me un Katana
tradizionale: uno Shinto, dei primi del 1600.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Come già scrissi, non ne sono proprietario, ma solo il
temporaneo custode. Quest’arma antica, benché da me acquistata, non la ritengo
una mia proprietà, piuttosto la sua presenza in bella mostra sul katana kake testimonia
l’approvazione del suo esserci.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Solo così mi ritengo degno di accettare, col mio acquisto,
di averla salvata da una definitiva scomparsa o dal divenire serva di qualche
sciocco uso sportivo, gara a chi lo taglia più grosso, o vacua mostra per occhi
vanitosi. <b><span style="color: #fcff01;">Non cosa d’uso, non merce, ma esperienza di cuore</span></b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Esperienza che è modalità critica necessaria per
un'assimilazione personalizzata di ogni nostra pulsione e capacità di disporla
al servizio di una personale presenza autodeterminata e coraggiosa nel nostro
vivere, nelle nostre relazioni di ogni giorno.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Questo è essere praticanti<span style="color: #fcff01;"> <b>Kenshindo</b></span>, la “Via dello
spirito della spada”, oggi, nel terzo millennio. Roba per donne e uomini
coraggiosi.</span></p><p class="MsoNormal"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEa9O2pB0jkDUWq7DA1wVhkBTDAyDE-r4JrWBBYKErbS25YixgvnkAyOTYJgP_n3etzf2JVBlrpd-UoFW5IzRlfVp4vFt1J6hAKb2HNO0SiUv6_CVcTEDFR43TIUTsn-2dpDo_6gzjnAR-OMU6HXj6mS_SCkTDQhi9AlgeXK78cM5BU-swDcb_W1M9dKeL/s1060/samurai.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1060" data-original-width="795" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEa9O2pB0jkDUWq7DA1wVhkBTDAyDE-r4JrWBBYKErbS25YixgvnkAyOTYJgP_n3etzf2JVBlrpd-UoFW5IzRlfVp4vFt1J6hAKb2HNO0SiUv6_CVcTEDFR43TIUTsn-2dpDo_6gzjnAR-OMU6HXj6mS_SCkTDQhi9AlgeXK78cM5BU-swDcb_W1M9dKeL/s320/samurai.jpg" width="240" /></a></div><br /><br /><br /><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-33745487089082648282024-01-14T08:14:00.000-08:002024-01-14T08:14:30.691-08:00La chimera<p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">L</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">a poesia, si può spiegare la
poesia? Di più, che senso ha spiegare la poesia, una poesia? A scuola, spiegano
il significato di una poesia: Ci sarà un perché, ma è anche e certamente un
grossolano e stolto modo di ucciderla (<b>1</b>).</span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">La chimera</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">di
Alice Rohrwacher</span><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Autentica poesia, viaggio epifanico in un mondo passato le
cui spore aleggiano ancora attorno a noi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB5pXxWKcghS1EagYuFl7zAgRjOaGFRy3DC2ZdaCz9nW4kZeHOf_MKSMr5oGfS90QgM3LUEx3gQc-ASh006Z6wLHWyWbtsmsLGnIn6YDZC3gSeNPfDk-oRjwVcNW6Fc5SGggu8NwK2jnuU76tAxQ7CNTmBXuzPaUXdwHKnFnholM_1whZPJdwdtKhXatze/s600/chimera.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="420" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB5pXxWKcghS1EagYuFl7zAgRjOaGFRy3DC2ZdaCz9nW4kZeHOf_MKSMr5oGfS90QgM3LUEx3gQc-ASh006Z6wLHWyWbtsmsLGnIn6YDZC3gSeNPfDk-oRjwVcNW6Fc5SGggu8NwK2jnuU76tAxQ7CNTmBXuzPaUXdwHKnFnholM_1whZPJdwdtKhXatze/s320/chimera.jpg" width="224" /></a></div>Ci pensano i critici, è il loro mestiere, a dissezionare il
film. A spargere commenti, a volte stupiti ed ammirati, altre razionalmente
analizzanti, ma <b><span style="color: #fcff01;">tutti comunque positivi verso questa pellicola</span> (2)</b>.<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">- Personalmente, io che mi incanto e mi commuovo guardando la
luna; che amo tanto Dino Campana quanto<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Rupi Kaur; che mi stupisco per ogni sorriso di bimbo che incontro; che
sento l’ala necrofora della morte quando impugno il katana; che non cerco
sempre spiegazioni per ogni avvenimento, per ogni frase; ho trovato “La
chimera” un gran bel film, un lungo momento di trasposizione ed immersione
dentro il cuore caldo di ogni umano che corra il rischio di vivere e non si
accontenti di sopravvivere.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">- Personalmente, con tutto il rispetto per le opere d’arte
che illustrano, che spiegano, che portano “messaggi”, la cui importanza non
disconosco, io sto dalla parte dell’arte che emoziona ed incanta; se poi mi
arrivasse anche un “messaggio”, che “messaggio” sia, ma sempre filtrato dal mio
registro emozionale, dai miti e dai riti che mi sono propri. (<b>3</b>)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">A</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">llora, chi apprezza il canto
della poesia in tutte le sue manifestazioni artistiche, libero poi a gusto
personale, che so, di apprezzare le parole di Franco Arminio e non Dario
Bertini; di farsi incantare, nel pieno di un tramonto, dalla violenza del rosso
o invece dalla delicatezza dei suoi contorni; di lasciarsi trasportare dalla
danza quando ascolta le melodie arabeggianti o invece quando ascolta la
sonorità sudamericana, vada a vedere “La chimera”. <b><span style="color: #fcff01;">Il suo personale gusto
gli dirà se goderne o no</span></b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">I</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">nvece, chi davanti ad un bel tramonto
esclama: “<i>Bello, sembra una cartolina</i>”; chi dai libri di poesie si tiene
ben lontano; chi spara raffiche di immagini digitali per fissare un volto, un
paesaggio, un cibo (e magari convulsamente schiaffarlo sui social) nel mentre
che la vita gli scappa di mano lasciandogli solo fredde informazioni; chi non
ha mai letto né mai leggerà “La camera chiara” di Roland Barthes perdendo così
l’occasione di entrare nel ventre gorgogliante di quest’arte misteriosa; chi,
per strada, non accenna mai un passo di danza mentre uno stereo da un’auto o lo
sferragliare di un treno gli suggerisce tracciati di spazio da disegnare col
corpo, lasci perdere “La chimera”. Piuttosto, si faccia guidare per mano dai
triti e ritriti dettami “woke” (dai, concedetemi una concessione al servilismo
italiota verso la cultura anglofona!!) e progressisti della linda e benpensante
Cortellesi di “C’è ancora domani”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">In fin dei conti, c’è posto per tutti: Affabulatori,
illusionisti, maghi, streghe e stregoni, poeti e poetesse, come furono,
nell’arte del cinema, Bunuel, Jodorowsky, Fellini e, in “La chimera”, Alice Rohrwacher,
ma anche neo – realiste a caccia di facili consensi come è Paola Cortellesi di
“C’è ancora domani”. <b><span style="color: #fcff01;">Tutti i gusti, sono giusti.</span></b><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>1</b>. “La poesia è corpo errante, non ha una meta, né guadagnato
traguardo, non chiede la ragione e il senso dell’esistenza, non invoca una
plausibile motivazione logica. É come la rosa che in quanto rosa non si chiede
il perché della sua breve vita, o perché la sua bellezza duri così poco, né tanto
meno perché sparge intorno il suo profumo. Una rosa semplicemente è. Ė
espressione manifesta” (T. Ferrante, insegnante, in “LA POESIA, LENTE
D’INGRADIMENTO SULLE EMOZIONI”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>2</b>. “Un Film al contempo arcaico e postmoderno, completamente
libero come sa essere il cinema di Alice Rohrwacher”. “L’ineffabile bellezza del
film di Alice Rohrwacher”. “Questo film, invece, deve ancora incontrare più
occhi possibili. E poi evaporare”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>3</b>. “L’aspetto problematico dell’arte odierna consiste nella
sua tendenza a comunicare un’opinione precostituita, una convinzione morale o
politica. Essa cerca cioè di comunicare informazioni. La concezione anticipa la
realizzazione. Così facendo, l’arte si riduce a mera illustrazione.” (Byung
Chul Han, filosofo, in “Come abbiamo smesso di vivere il reale”)<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><br /><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-52196361310556719452024-01-10T09:56:00.000-08:002024-01-10T09:56:21.701-08:00Di pratiche perturbanti<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic5xVdceQ1s3FUm-EXvQoQnTLqAo4J1b3MKFwaBs8v-fFzc1NxP3Te6V3xht01yLpFlDoBGJiaGNrL-q7EWbfzLkfzhG8vohP0cNm_RSUAsoRYBuX3qwfuVYn-6Y_XqFlzEXa65cn5VV3UHmfPckl46wYHFwpiu8cwuJyxzU-hPB7-RpiISQOR3VC-9FEc/s853/Tizi%20solo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="853" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic5xVdceQ1s3FUm-EXvQoQnTLqAo4J1b3MKFwaBs8v-fFzc1NxP3Te6V3xht01yLpFlDoBGJiaGNrL-q7EWbfzLkfzhG8vohP0cNm_RSUAsoRYBuX3qwfuVYn-6Y_XqFlzEXa65cn5VV3UHmfPckl46wYHFwpiu8cwuJyxzU-hPB7-RpiISQOR3VC-9FEc/s320/Tizi%20solo.jpg" width="320" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">S</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">iamo, io e lui, in un intenso
corpo a corpo. E’ studio pratico di squilibri percepiti, di aperture
sottintese, di inganni nelle pressioni che svaniscono nel baratro dell’assenza.
Poi, improvviso, quasi trovato nel suo essere cercato, il corpo dell’uno o
dell’altro perde aderenza col terreno, la perde e si trova col culo al suolo.</span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">Di contro al tardo “illuminismo”, al goffo imperativo
cartesiano di “mente e corpo”, noi </span><b style="font-size: 10pt;"><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b><span style="font-size: 10pt;"> apparteniamo
all’esigua schiera dei “</span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">corpo e mondo</span></b><span style="font-size: 10pt;">”, di chi sa e vive di </span><b style="font-size: 10pt;"><span style="color: #fcff01;">corpo
abitato</span></b><span style="font-size: 10pt;">, </span><b style="font-size: 10pt;"><span style="color: #fcff01;">esperito</span></b><span style="font-size: 10pt;">.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo9G3mlSsmmKDlEAsQ8R-gcVjlq2SuAS45hlH93cmwqY6j4zNJWOws15RRPTsEbixuv_1Sz4O9lcwbaUmpUlB3AEj083tV3cluwY5G8xZSqLNNFoAJZ-1NPtHP1QKTW5_5sJTVTYyVJKGFaTQtWlUkYxXv13in0mg3eS5JJCJfjBq0q0KMv1f_JqeaYXiL/s1269/Mezza_punta%20(2).jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1269" data-original-width="899" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo9G3mlSsmmKDlEAsQ8R-gcVjlq2SuAS45hlH93cmwqY6j4zNJWOws15RRPTsEbixuv_1Sz4O9lcwbaUmpUlB3AEj083tV3cluwY5G8xZSqLNNFoAJZ-1NPtHP1QKTW5_5sJTVTYyVJKGFaTQtWlUkYxXv13in0mg3eS5JJCJfjBq0q0KMv1f_JqeaYXiL/w142-h200/Mezza_punta%20(2).jpg" width="142" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">N</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">oi <b><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b> sappiamo
che antecedente ad ogni forma di ragionamento linguistico e razionale vive un<span style="color: #fcff01;">’<b>intelligenza
incarnata</b></span>, che è organizzazione relazionale tra corpo e mondo, dunque corpo
e ambiente, con il quale ci affacciamo al mondo e che nel corso del vivere si struttura
crescendo con noi. <o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Semplificando, il primo movimento è, quando qualcosa mi attira,
orientarmi nella sua direzione, mentre se qualcosa mi repelle, mi ci allontano.
Il “noi corpo”, <b><span style="color: #fcff01;">essere fisicoemotivo</span></b>, nasce con un assetto di questo
tipo e si sviluppa verso la costruzione di un modello corporeo che tende a conservare
costante la mia identità, la mia “coerenza” verso gli stimoli dell’ambiente,
dell’altro da me. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">E’ quanto ora sto facendo, in questo gioco di pressioni e
trazioni, di ricerca di apertura nella “coerenza” dell’altro nascondendogli la
mia, persino giocando di illusioni sulla sua tenuta, sul suo radicamento,
quanto sulle crepe che potrebbe offrire.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Il corpo è tutto, e di questo le mani assumono importanza.
Nel corpo a corpo sta quell’elemento tattile costitutivo di ogni relazione:<span style="color: #fcff01;"> <b>Senza
contatto fisico non esistono legami</b>.</span> Il contatto è oceano di voci senza
suono.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr1t0iyMnMvZDymnoqChDjMMZU6ntbwTZQS55v823A6Fv8m-e66EgJMuwZ0OLVkd_Xl6MIErlqyWOPBJdGBpUul1LJwyI0qec8GA3qpdBRV4JFfdU2uSMMDRoJLuxCWcnBEXSmP_XyE_xOzu3VF0AVzV6BZBT2JzQ-gDvwycghiLSzCp59hK-xtQCeXqPY/s1460/mani%20con%20Angy.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="964" data-original-width="1460" height="132" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr1t0iyMnMvZDymnoqChDjMMZU6ntbwTZQS55v823A6Fv8m-e66EgJMuwZ0OLVkd_Xl6MIErlqyWOPBJdGBpUul1LJwyI0qec8GA3qpdBRV4JFfdU2uSMMDRoJLuxCWcnBEXSmP_XyE_xOzu3VF0AVzV6BZBT2JzQ-gDvwycghiLSzCp59hK-xtQCeXqPY/w200-h132/mani%20con%20Angy.jpg" width="200" /></a></div><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">O</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">gni gioco di coppia, di corpo
a corpo, qui allo <b><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b>, elude l’altro come oggetto, come semplice
avversario da battere e combattere, come oggetto neutro su cui riversare le
tecniche apprese, dunque oggetto disponibile, da consumare. Noi <b><span style="color: #fcff01;">Spirito
Ribelle</span></b> siamo invece convinti che senza l’altro come componente viva della
relazione il nostro egoismo la faccia da padrone, diventiamo autoreferenti; pronti
a lamentarci, ad incolparlo, se l’altro non “tira” come vogliamo, se l’altro
non si lascia usare e consumare come vogliamo. Se l’altro si rifiuta di essere
“oggetto”.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Di più, l’esperienza consapevole della presenza, comporta
sempre una esposizione, una vulnerabilità, un’apertura che è necessariamente
flessibilità (Ju, il concetto chiave che regge la pratica marziale Tradizionale);
che è Chi Sao nella sua accezione di mani “appiccicose”, cioè in stretta
relazione, quanto mani “vuote”, cioè inserite nel mutevole “Qui ed ora” senza
programmazione, senza intenzione precostituita e dunque dogmatica, e infine di
mani “energetiche”, cioè membrana elastica in grado di recepire l’energia che
arriva dall’esterno, dall’altro, quanto di trasmettere quella che sorge
dall’interno, da noi, in un tentativo di equilibrio soddisfacente che spetterà
a noi volgere a nostro vantaggio.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7PoP3xrxAUcH2NkN5JrWEFkAr7E6_JXj9f3l3bqvq-RZJa4_npzRMtQlsHeP7gGV7j6SBcavI8FzstM3vyTlW2prS7up_-OYSskq3VieU3qCaNoLVff0MR_K3ayX0XL8MuRLAdkEMMn1THGRO0dJm41_EhnPsXrNxtzX2ZQEk6gqQrOrYhT0-xLDnY23C/s1301/mon%20omini.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="1301" height="83" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7PoP3xrxAUcH2NkN5JrWEFkAr7E6_JXj9f3l3bqvq-RZJa4_npzRMtQlsHeP7gGV7j6SBcavI8FzstM3vyTlW2prS7up_-OYSskq3VieU3qCaNoLVff0MR_K3ayX0XL8MuRLAdkEMMn1THGRO0dJm41_EhnPsXrNxtzX2ZQEk6gqQrOrYhT0-xLDnY23C/w200-h83/mon%20omini.png" width="200" /></a></div><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">Siamo così dentro una </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">intelligenza incarnata</span></b><span style="font-size: 10pt;"> che
rappresenta ed esprime le nostre competenze motorie e relazionali necessarie a
vivere ed operare nel proprio ambiente; quella nostra “coerenza” che, nello
scambio corpo a corpo praticato come sopra descritto, ci consente di costruire
ed affinare le qualità necessarie ad adattarci, quando non anticipare, le
modificazioni che l’ambiente attorno a noi ci suggerisce o, addirittura, ci
impone.<o:p></o:p></span></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">L</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">’adattamento, che è <b><span style="color: #fcff01;">apprendimento
continuo</span></b>, è quindi sempre mediato da quello che oggi si è soliti chiamare <b><span style="color: #fcff01;">embodiment</span></b>:
“<i>Oggi l’embodiment è anche una riflessione sulle sensazioni e le emozioni, è
un approfondimento del canale cinestetico.</i> <i>(…) L’embodiment riguarda lo
sviluppo del canale cenestesico, e cioè la capacità di sentirsi attraverso il
movimento e le sensazioni interne del corpo. Riguarda lo sviluppo delle
capacità propriocettive. In Italia usate l’espressione “sesto senso”? Per il 90
per cento, lo sviluppo dell’intuizione ha a che fare con l’accesso al canale
cenestesico e quindi con la conoscenza attraverso l’esperienza del corpo.</i>”
(M. Eddy.<b>1</b>)<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">“<b>Pratichiamo
la sensibilità </b></span></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><b>per espandere la nostra creatività</b>”</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">(<b><span style="color: #fcff01;">E.
Parrello</span></b>. Insegnante, educatrice del movimento somatico e del movimento in
età evolutiva, practitioner diplomata presso The School for Body-Mind Centering)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>1</b>. Dott.ssa Martha Eddy, CMA, RSMT, direttrice fondatrice
dell'EdD/direttrice della programmazione e della ricerca di Moving For Life,
Dynamic Embodiment (una formazione sulla terapia del movimento che utilizza
l'educazione somatica) e Centro per l'educazione cinestetica.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /><br /><br /><br /></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEGhVv8-ZjrjvexieWGKCs2JdbjIiGaCfzKQogZsXqBkkhB1MhmhBv0GIfo3AX_P-tDem207wCwgjWGI9MKCdTSgWUMSq5F919xMZHIEdmm0cefqIicZvzQaFE2n3GAPUKxh3-eAskzM4jZQnWZWiv6uMfnNPvEpJylxL1W5UX9nQJlE5wWaq5QuXsuWeF/s303/simo%20e%20gilda%201.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="203" data-original-width="303" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEGhVv8-ZjrjvexieWGKCs2JdbjIiGaCfzKQogZsXqBkkhB1MhmhBv0GIfo3AX_P-tDem207wCwgjWGI9MKCdTSgWUMSq5F919xMZHIEdmm0cefqIicZvzQaFE2n3GAPUKxh3-eAskzM4jZQnWZWiv6uMfnNPvEpJylxL1W5UX9nQJlE5wWaq5QuXsuWeF/w320-h214/simo%20e%20gilda%201.png" width="320" /></a></div><br /><p></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-15651743811952116722024-01-03T03:19:00.000-08:002024-01-03T03:19:07.329-08:00Di corpo e movimento<p> <b><span style="color: #fcff01;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: large;">D</span></span><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">i corpo e movimento</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;"> è
fatto il nostro vivere, il nostro essere sulla Terra qui ed ora.</span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib5aKQW-IaScPLD3ZIijak7Hi6iie7ICE14iMruuToKsE7Lg9T-Ix7MJBv3A-BzCKCNvR1wiol3hwgBnlfCJ9iq4VupQjItva5dGdxdH-B_2RFxdppA9Q-mw1GC5ndc4fW49hlH2-0TWzPDl6L28KTCbQjUK9QK-TXCW1M-ejdAxvTFpUYYXjje5aY1e-U/s2479/Tizi%20Brenta2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2479" data-original-width="2216" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib5aKQW-IaScPLD3ZIijak7Hi6iie7ICE14iMruuToKsE7Lg9T-Ix7MJBv3A-BzCKCNvR1wiol3hwgBnlfCJ9iq4VupQjItva5dGdxdH-B_2RFxdppA9Q-mw1GC5ndc4fW49hlH2-0TWzPDl6L28KTCbQjUK9QK-TXCW1M-ejdAxvTFpUYYXjje5aY1e-U/w179-h200/Tizi%20Brenta2.jpg" width="179" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">N</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">oi <b><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b>
affermiamo con forza che attraversando giorno dopo giorno le esperienze del
vivere, dell’esserci, ogni <b><span style="color: #fcff01;">noi - corpo</span></b> impara come stare al mondo nel
proprio ambiente, formandosi ad una certa coerenza in grado di dare tranquillità,
e persino sicurezza, alla propria identità: <b><span style="color: #fcff01;">Ogni nostra memoria è una
memoria incarnata</span></b>. <o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Quando questa “coerenza” entra in crisi, quando il
malessere prende il sopravvento, o, semplicemente, quando aneliamo ad una
“coerenza” più coraggiosa e serena di fronte a scelte e cambiamenti, tale
squilibrio, tale insoddisfazione, altro non è che l’emergere di vissuti
interiori, soggettivi, più che di eventi esterni, ossia di modesta capacità
della nostra “coerenza” ad entrare in una relazione positiva, soddisfacente,
non traumatica, con questi eventi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">La realtà a noi esterna, sempre tocca il nostro mondo
interiore: da un lato lo stimola e lo arricchisce continuamente; dall’altro ne
mette in discussione la “coerenza”, suggerendo, quando non imponendo, variazioni
e correzioni anche sostanziali e perciò costringendola a un continuo lavoro non
più di adattamento quanto di autentica revisione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">C</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9sDXh2Flf8In5lLBn-2dIp7v0g6KkNHj4SAzA1RPqsdrTJs1aXj3bZawMk3Mn-s14DrHcRV_Vg8l7smTDt7EWHyaYziy4Yj50URaFTKYjrrhsSdRpY0xTZVzihOCugsrNQQ02TJbcPqKI6KmKoryxa2F-IcVNhs4r1Y9jk0BGBKHdL4_EwDctiJ-7x9PW/s2836/Tizia%20calcio.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1677" data-original-width="2836" height="118" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9sDXh2Flf8In5lLBn-2dIp7v0g6KkNHj4SAzA1RPqsdrTJs1aXj3bZawMk3Mn-s14DrHcRV_Vg8l7smTDt7EWHyaYziy4Yj50URaFTKYjrrhsSdRpY0xTZVzihOCugsrNQQ02TJbcPqKI6KmKoryxa2F-IcVNhs4r1Y9jk0BGBKHdL4_EwDctiJ-7x9PW/w200-h118/Tizia%20calcio.jpg" width="200" /></a></div>hi mi legge ha già compreso
che sto scrivendo di <b><span style="color: #fcff01;">Arti Marziali</span></b>. Sì perché la pratica marziale,
quella di Jutsu (uccidere per non essere uccisi) che si evolve in Do (la “Via”,
il modo di essere individui autodeterminati, vitali, coraggiosi e utili ad una
società priva di sfruttamento ed alienazione. Non questa, dunque!!) è proprio
il terreno di formazione alla capacità di costruire una <b><span style="color: #fcff01;">“coerenza”
flessibile</span></b> (Ju, che è flessibilità e adattabilità in perfetta sintonia con
i dettami delle pratiche marziali asiatiche), la quale, per essere tale,
attinga ad un corpo fisicoemotivo sano ed energico (Kiko o Chi Kung, le antiche
pratiche taoiste e nipponiche di benessere e salute) e si migliori attraverso
l’incontro / scontro con l’altro (Chi Sao, Randori d’Entraide, Suishu, Jiu Kumite
ecc.)<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">L’individuo che sappia navigare nel mare turbolento delle
proprie pulsioni, delle proprie emozioni sa che per farlo ha da affidarsi alla
comprensione, al lavoro della comprensione.<span style="color: #fcff01;"> “<b>Comprensione” che è sempre
comprensione incarnata, di corpo e movimento</b></span>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhChyqpKzm9TfFWlUzo79enWmbFo228rrHnuzRF8pqHhLrTJyl1SIddi6nHROBM4eA9EqTxWA6BwK2kE4DWjcOG5rJJXEU9_BSYN2_zxXIXlA05mSuCKq0gt90LZ0TYnV-fOfEPqLXA0mjA_17Ktno9cFD6rvq-0I_T449mFvqdOun_mt43djVz5THXZ0AY/s1950/mani.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1950" data-original-width="1136" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhChyqpKzm9TfFWlUzo79enWmbFo228rrHnuzRF8pqHhLrTJyl1SIddi6nHROBM4eA9EqTxWA6BwK2kE4DWjcOG5rJJXEU9_BSYN2_zxXIXlA05mSuCKq0gt90LZ0TYnV-fOfEPqLXA0mjA_17Ktno9cFD6rvq-0I_T449mFvqdOun_mt43djVz5THXZ0AY/w116-h200/mani.jpg" width="116" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">N</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">elle <b><span style="color: #fcff01;">Arti Marziali</span></b>, l’arte
di uccidere per non essere uccisi, il “mostro” con cui confrontarsi, il
“mostro” da comprendere, è innanzitutto la morte. Che è la prima causa
dell’alienazione: L’istinto di morte per ciò che esso è.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Ogni artista marziale sa che il potere delle pulsioni
inconsce è potere onnipotente nei riguardi della mente umana che si sia
pretenziosamente illusa di dominare con la negazione e il controllo quanto non
è conosciuto (<b>1</b>). <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">N</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">oi <b><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b>
sappiamo che il pensiero, che diventa agire, si nutre di <b><span style="color: #fcff01;">Eros</span></b>. In ogni
movimento verso il cambiamento, verso l’ignoto, il pensiero è ispirato
dall’Eros e questi si autoregola quando <b><span style="color: #fcff01;">gli individui diventano consapevoli
dei propri corpi in relazione</span></b>, dei corpi coinvolti nel<span style="color: #fcff01;"> <b>corpo a corpo</b></span>.
Praticare Arti Marziali è conoscere e affrontare la pulsione di annullamento.
E’ costruire un habitat di vitalità ed erotismo. E’ <span style="color: #fcff01;"><b>Poteri Potenti</b>.</span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGsgORRYcUcA-bkxjRsP0voW41yICo3fh82LNKUV3NKeuIhGtOEIyV4d34kMoXG9ZB5qif-7tH0TY7JhnJ-t3d21X5Ut9xKUpVvX4e7QM-blJ5X-ua0-ONjk4mncZPqo1tdaznaRTWzoF5Qza-YTw0dbltpcmw6MpIpa6g9CZhk_LkymW77MEYpsnco8kJ/s4608/tizi%20Brenta.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="4608" height="113" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGsgORRYcUcA-bkxjRsP0voW41yICo3fh82LNKUV3NKeuIhGtOEIyV4d34kMoXG9ZB5qif-7tH0TY7JhnJ-t3d21X5Ut9xKUpVvX4e7QM-blJ5X-ua0-ONjk4mncZPqo1tdaznaRTWzoF5Qza-YTw0dbltpcmw6MpIpa6g9CZhk_LkymW77MEYpsnco8kJ/w200-h113/tizi%20Brenta.jpg" width="200" /></a></div><b>1</b>. Quante sciocchezze, quanto stolido perbenismo radical chic
nelle affermazioni di intellettuali, politici e uomini e donne comuni contro la
violenza, che la violenza negano. Proprio in questi mesi dove i cosiddetti
“femminicidi” sono sulla bocca di tutti, come sulla bocca di tutti sono le
esternazioni sulla e contro la guerra dettate dai recenti conflitti Russia /
Ucraina ed Israele / Palestina, come sarebbe per costoro una boccata di
intelligenza la visione di “<b><span style="color: #fcff01;">Il popolo delle donne</span></b>”, con le parole di
Marina Valcarenghi, psicoanalista, proprio sulla violenza. <o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /><br /><br /><br /></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIwGsREO4_oeAggq1tiaGSl0YGE-DMZig4W6QspEjgAZ9WUjKgZY0kZgM_QVhzZ528hAVw4xjaWO0AIqOUs4KxbvQjZ6LdA7qb3KNY50_2sao-gGx9XRLhjgpDW0a7ukKvhDYSybdNe44KDJ7VaaGJ07RSf38jvITd1fQA6dj4d95y6-gv7SWmYzJga1Z0/s275/mani%20foto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="183" data-original-width="275" height="183" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIwGsREO4_oeAggq1tiaGSl0YGE-DMZig4W6QspEjgAZ9WUjKgZY0kZgM_QVhzZ528hAVw4xjaWO0AIqOUs4KxbvQjZ6LdA7qb3KNY50_2sao-gGx9XRLhjgpDW0a7ukKvhDYSybdNe44KDJ7VaaGJ07RSf38jvITd1fQA6dj4d95y6-gv7SWmYzJga1Z0/s1600/mani%20foto.jpg" width="275" /></a></div><br /><p></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-77732474381520721272023-12-24T02:27:00.000-08:002023-12-24T02:27:24.799-08:00Buon 2024<p> </p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: large;"><i><span style="color: #fcff01;">“Coloro
cui sfugge completamente l'idea che è possibile aver torto non possono imparare
nulla, tranne la tecnica” </span></i><b><o:p></o:p></b></span></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">(Gregory
Bateson)</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhItaQ5OXHuti38YxwENQeS6gj-tPh78MUcug3116rSSNifvGtPyW5AclBbQsv6sQ4XDSvUInLvGEbPoP-FaUXy296q-jftz92FG8uPEEMO_BLEXZYNBzYd46aSmPjT49zONqX8LTtjX4dGSzxHmrMkM1rcEPofm9uodzRXWP7saXiVul3SHAxA7GftNcTb/s3509/Buon%202024.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3509" data-original-width="2481" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhItaQ5OXHuti38YxwENQeS6gj-tPh78MUcug3116rSSNifvGtPyW5AclBbQsv6sQ4XDSvUInLvGEbPoP-FaUXy296q-jftz92FG8uPEEMO_BLEXZYNBzYd46aSmPjT49zONqX8LTtjX4dGSzxHmrMkM1rcEPofm9uodzRXWP7saXiVul3SHAxA7GftNcTb/w452-h640/Buon%202024.jpg" width="452" /></a></b></div><b><br /><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></b><p></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-82822338653565599612023-12-20T10:29:00.000-08:002023-12-20T10:29:23.257-08:00La passione dell’Arte<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh94NbqQhDwvVlvsakQr8NgUwjSD7wad-IU_fp_rLwUTUE4MLh-V2u4kZJaeOMbnxsVV5bPtD-ErgvhCGTVXRQHRPSBr5IebZPsdZeoTFazM6nIz_Lmf4v6H7_eA4CIhIH_X_UUUzonNbPjObfzXD95TDJeuwsuLGOhADYSg1OdS4L9dZ1zywGbk5vJGNc5/s900/TCC%20bn.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="741" data-original-width="900" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh94NbqQhDwvVlvsakQr8NgUwjSD7wad-IU_fp_rLwUTUE4MLh-V2u4kZJaeOMbnxsVV5bPtD-ErgvhCGTVXRQHRPSBr5IebZPsdZeoTFazM6nIz_Lmf4v6H7_eA4CIhIH_X_UUUzonNbPjObfzXD95TDJeuwsuLGOhADYSg1OdS4L9dZ1zywGbk5vJGNc5/s320/TCC%20bn.jpg" width="320" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">U</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">na passione che si nutre di
corpo e corporeità, di gesti e movimento nello spazio. Tutto questo a solo, in
coppia, in gruppo, ovvero, in questo ultimi due casi, confrontandosi,
incontrando e scontrando il corpo, la corporeità dell’altro, dunque avventurandosi
sul terreno del <b><span style="color: #fcff01;">corpo a corpo</span></b>.</span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Una pratica che scopre l’ineccepibile verità del corpo e
della corporeità come strumento fondamentale attraverso cui l’esistenza
dispiega le proprie possibilità in relazione a sé stessi e all’ambiente in cui
viviamo. Come ho scritto più volte, ogni postura, ogni gesto mostra il nostro
personale modo di stare al mondo, il nostro personale modo di relazionarci con
le diverse sfumature che ci compongono quanto con la personalità e il carattere
di chi ci sta accanto nel lavoro, a scuola, in famiglia, in tutte le relazioni
sociali.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">D’altronde<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"> <b>il corpo è il luogo ove si realizza ogni
tipo di apprendimento, <o:p></o:p></b></span></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">ogni
tipo di comunicazione</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">.</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPvucB4PHY_oRP0rizm9svBP4B3njSh_DXKu6yg5HsaBz4tQJ_ySbTCZFWKcT-3I5ZT2rFnlstXEmJUha_jTDrccYOGMcOyOQhwlZH3f2kpgeESI8MOgy3a7o0DjY6VKUn0vYfkhOpap4VwSd3Su5Og-kuoFsICQ55zTkYXAtl458mM7293oCxE0ZkDXVg/s1200/combattente%20bn.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="759" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPvucB4PHY_oRP0rizm9svBP4B3njSh_DXKu6yg5HsaBz4tQJ_ySbTCZFWKcT-3I5ZT2rFnlstXEmJUha_jTDrccYOGMcOyOQhwlZH3f2kpgeESI8MOgy3a7o0DjY6VKUn0vYfkhOpap4VwSd3Su5Og-kuoFsICQ55zTkYXAtl458mM7293oCxE0ZkDXVg/s320/combattente%20bn.jpg" width="202" /></a></div><p></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="text-align: left;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">A</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%; text-align: left;">ncora impera, è senso comune,
il pensiero cartesiano mente – corpo (siamo ancor in pochi a leggere il vivere
come <b><span style="color: #fcff01;">corpo – mondo</span></b>) e lo si nota nell’uso di massa del corpo Korper,
oggetto da plasmare e modificare a piacimento e non corpo Leib, corpo vissuto,
corpo abitato; uso di massa non solo nelle pratiche ginniche, sportive e, ahimè,
marziali, ma anche in quella che è chiamata “vetrinizzazione” (<b>1</b>)
dell’individuo e di cui ho già scritto in altri post.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Piano piano, però, si va facendo strada il “<i>Sento dunque
sono</i>” (V. Bizzari, filosofa, si occupa di disordini dell’intersoggettività,
combinando fenomenologia e psicopatologia.) o ancora “<i>Pensare in termini di
movimento</i>” (R. Laban), “<i>Noi siamo emozioni in movimento</i>” (T.
Santambrogio): Io sono questo corpo, essere fisicoemotivo, che ha imparato
dalla propria personale storia a tenere un certo stile relazionale verso se
stesso e verso gli altri. (<b>2</b>)<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">Conoscere,
migliorare, mutare, questo nostro personale modo di stare al mondo è possibile
lavorando a partire e con il nostro essere corpo.</span><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Q</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">ualsiasi altra strada che sia
logocentrica è destinata a fallire. A parte che anche ogni intervento
logocentrico, mentale, in realtà non prescinde MAI dal corpo, con l’aggravante
che, pur investendo il sé corpo, non ne è consapevole: Usa il cervello, che è
corpo, la lingua, che è corpo, le orecchie con l’udito che è corpo ecc.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdH57y_rOM15zVJgXJw9W9S8FrgEizZUCOwGdkh8C67yv5P4n3MHeKgLoSvQcfi1ivKfG_hakiO7tnEnI5edOHQYE1iEnhmubtEj97lNoB-X1T_xbMmCVmijC3EgQWIdvO_z0hjNuOWbP8gv6ppn3mUG0PjMakqVhgpxjIbAbu-f6jUokaLmWi-BAnryvJ/s769/samurai.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="410" data-original-width="769" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdH57y_rOM15zVJgXJw9W9S8FrgEizZUCOwGdkh8C67yv5P4n3MHeKgLoSvQcfi1ivKfG_hakiO7tnEnI5edOHQYE1iEnhmubtEj97lNoB-X1T_xbMmCVmijC3EgQWIdvO_z0hjNuOWbP8gv6ppn3mUG0PjMakqVhgpxjIbAbu-f6jUokaLmWi-BAnryvJ/w400-h214/samurai.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">E la
pratica delle Arti Marziali?</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">N</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">oi <b><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b>
sappiamo e proponiamo “la forza che si espande” (peng) e “la cedevolezza che
attrae (lu) come espressione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>del nostro
personale sostegno, del nostro personale stare più o meno bene in una
situazione critica di confronto e scontro; il cadere al suolo (ukemi), come
disponibilità a lasciarsi andare accettando la momentanea perdita di controllo e
il rovesciamento di ogni nostra abitudine e certezza quanto la capacità di
ridurre il danno; la strategia difensiva mukae come capacità di assorbimento di
ogni possibile intrusione per ridurne l’impatto e come momentanea perdita per
poi guadagnare. Ogni nostro “fare” corporeo, marziale, è terreno di pratica e
ricerca di sé, mai “tecnica” a sé stante.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXUJpJs_uVVVEHoFVVc7YPYFchF6JndGrBOcO1XNqXSujUsTSDzWTPiPXljPYyzL8-tfn_qDEn8YfFKoUd9rz035pzetm-0-4nSvff_28Iih-yk1wSUI2kSOMY87cYYikwZa2Im0_dkAsNt4ts58_SFpLdUJbwuIlkBKqJHMWSXEHc-ul6f1uDYjXjGseK/s259/sawai.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="259" data-original-width="97" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXUJpJs_uVVVEHoFVVc7YPYFchF6JndGrBOcO1XNqXSujUsTSDzWTPiPXljPYyzL8-tfn_qDEn8YfFKoUd9rz035pzetm-0-4nSvff_28Iih-yk1wSUI2kSOMY87cYYikwZa2Im0_dkAsNt4ts58_SFpLdUJbwuIlkBKqJHMWSXEHc-ul6f1uDYjXjGseK/w75-h200/sawai.jpg" width="75" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;"><span style="font-size: large;">T</span><span style="font-size: 10pt;">utto il nostro fare marziale</span></span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;"> </span>è
volto a “<i>aiutare a cambiare le strutture corporee cristallizzate o
stereotipate in processi organismici attivi, e di facilitare l'integrazione
della scissione del sé che vi è alla base. Così lo scopo non è quello di
eliminare le strutture, ma di trasformarle nei processi che esse rappresentano,
e di integrare nel sé ciò che è stato rinnegato o non assimilato</i>” (J.K.
Kepner “Body process – il lavoro con il corpo in psicoterapia”).<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">E</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">cco perché praticare <b><span style="color: #fcff01;">Spirito
Ribelle</span></b> è fare della gestualità a solo e poi nel corpo a corpo autentica ed
efficace pratica di <b><span style="color: #fcff01;">difesa personale</span></b> intesa non solo come capacità di
reggere un’aggressione fisica, ma anche e soprattutto una Via (Do) verso la
salute fisicoemotiva e lo stare bene, stare meglio, con se stessi e con gli
altri in ogni ambito della nostra vita quotidiana.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Mica poco!!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>1</b>. Con “vetrinizzazione sociale” si intende un fenomeno
sociale caratterizzato dalla spettacolarizzazione di sé stessi, della propria
vita e di tutto ciò che è ad essa relativo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>2</b>. Le stesse scienze cognitive stanno abbandonando l’idea del
corpo come periferico per abbracciare, invece: “"<i>Il paradigma della
cognizione incorporata enfatizza il ruolo delle possibilità d’interazione con
l’ambiente associate al possesso di sistemi percettivi e di abilità motorie.
Ciò conduce i sostenitori di questa visione a sostenere che la definizione di
processi come la percezione, il ragionamento e il linguaggio dipendono, da un
punto di vista ontologico ed epistemico, da proprietà corporee collocabili al
di là dei confini stabiliti dal sistema nervoso. Oltre a essere una tesi
teorica, il paradigma della cognizione incorporata fa riferimento a numerose
evidenze empiriche. Studi sperimentali mostrano il sussistere di una dipendenza
tra il possesso di particolari abilità cognitive da parte di un agente e le
caratteristiche morfologiche e dinamiche del suo corpo, suggerendo nuovi modi
di concettualizzare ed esplorare la natura dei sistemi cognitivi</i>."(Cit.
S. Zipoli Caiani in https://www.pensierocritico.eu/intelligenza-incarnata.html)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /><br /><br /><br /></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcqnsEwart8ujTEog7MPuPQ6QTFMWpygsbuCC1WqtR2RYgtboW_o7e_vrc1NeqfFTezjL664oxme0SzDdi8gENMK4lAL3VjfBPD_0tiZOBXN1DCeYV0aEZzgpxywSdMEj5j2FnKT22ILOPL57sj80GkYSVyLYfgqi5leOySxsowrBNcBKdAXy7OkgG4iC3/s200/mon.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="200" data-original-width="197" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcqnsEwart8ujTEog7MPuPQ6QTFMWpygsbuCC1WqtR2RYgtboW_o7e_vrc1NeqfFTezjL664oxme0SzDdi8gENMK4lAL3VjfBPD_0tiZOBXN1DCeYV0aEZzgpxywSdMEj5j2FnKT22ILOPL57sj80GkYSVyLYfgqi5leOySxsowrBNcBKdAXy7OkgG4iC3/w394-h400/mon.jpg" width="394" /></a></div><br /><p></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-36116139440418551752023-12-12T02:49:00.000-08:002023-12-12T02:49:49.026-08:00Le ombre del cuore<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2lQh_3Esug6iHbSCsKNrxA_fJhNk87FEdYZ0CPUoNdv9-mzviHLn5GiL9DmRamMfx3NJlL18wwYheLqsYaKcjA-Sl8de30cHmb5witf6uRD-pugyXxTEjkM-aR3MjEOZ778EBYW99XmZBg35PSAC62Bofa9uICqvTMKG31Sex2H1RaE5YVjRMemYZKmp6/s709/particolare%20vintage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="263" data-original-width="709" height="119" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2lQh_3Esug6iHbSCsKNrxA_fJhNk87FEdYZ0CPUoNdv9-mzviHLn5GiL9DmRamMfx3NJlL18wwYheLqsYaKcjA-Sl8de30cHmb5witf6uRD-pugyXxTEjkM-aR3MjEOZ778EBYW99XmZBg35PSAC62Bofa9uICqvTMKG31Sex2H1RaE5YVjRMemYZKmp6/s320/particolare%20vintage.jpg" width="320" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">O</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">nryo, sono onryo, fantasmi
capaci di abitare il mondo dei vivi in cerca di vendetta; sono ombre celate nel
ventre del cuore. Come in ogni katana, l’impurità al posto giusto è invece una
qualità. Solo così si forgia e poi si tempra l’acciaio tagliente, quello
mordace, quello che trancia di netto.</span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">“<i>Aprite le porte dell’immaginazione</i>” ci esortava
Micaela, la mia docente di Laban Movement Analisys. La sento parlare, la sento
esprimersi e mi sembra me; un me femminile, certo più educato, meno volgare,
meno carnale nelle sue espressioni, ma altrettanto esposto alle pulsioni, alle
emozioni che danzano avvinghiate ad un corpo esperito, corpo abitato.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5Rg0tTNgZBklCXxNjmaVlO0bA9TkGEoQGR94391tRte5Fq9t6eCW8ziOvvupqBV0DxMHM9wvOYXTYaQaUlJwuYnLV4h4dw-92v4pfq6yuv3Uksp_qXs4cVkSYWA1kDcYjptv3TB0PIt9EFxSes9b1eK9KlLbmkY42ES3QwRPoz_YObH13Fn2UZNKryK31/s1460/katana%20vintage.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="458" data-original-width="1460" height="63" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5Rg0tTNgZBklCXxNjmaVlO0bA9TkGEoQGR94391tRte5Fq9t6eCW8ziOvvupqBV0DxMHM9wvOYXTYaQaUlJwuYnLV4h4dw-92v4pfq6yuv3Uksp_qXs4cVkSYWA1kDcYjptv3TB0PIt9EFxSes9b1eK9KlLbmkY42ES3QwRPoz_YObH13Fn2UZNKryK31/w200-h63/katana%20vintage.jpg" width="200" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">S</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">arà che, di questi tempi
frivoli e corrotti, gli uomini non sanno più stare con gli oggetti, farne
sinceri compagni di viaggio. “<i>Le cose del cuore presuppongono un forte
legame libidico</i>” (Byung Chul Han “Le non cose”), ma chi ha mai voglia, ora,
di stabilire legami con gli oggetti? Nemmeno con le persone!!<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Quel “consumo senza uso” che si nutre di macroscopica
proliferazione di oggetti la cui conseguenza è una crescente indifferenza nei
loro confronti; quel diffuso narcisismo che porta ad ostentare, a
“vetrinizzare” oggetti cose, e oggetti che sono corpo / persone.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">ratico di spada, tagliente,
affilata, nel cuore della notte, solo in questa mia piccola dimora, musica
blues di sottofondo, Kalì a dormire e sognare rumorosa nella cuccia. Monica via
per giorni, Lupo via dal mattino rientrerà per mezzanotte.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Mi pare che ogni taglio, ogni falciata, rispecchi il vivere
che è crocevia di abitudini e sorprese. Il vivere ha senso se ha sempre con sé
l’aspettativa di una conferma quanto di un evento inaspettato. Così nei tagli e
nelle falciate che sibilano per la stanza vuota, vive sempre un gioco di
presenze ed assenze, un tessuto di fregi e sfregi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Yakiire, la tempra dell’acciaio, ne è il cuore? Lo scorrere
del tempo è il cuore del vivere? Compresso tra la consapevolezza che, a 72
anni, il tempo che resta è nettamente inferiore a quello che ho alle spalle, e la
certezza che il tempo trascorso non ha dissipato equivoci e dubbi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7dcWIU3xgMoL6eiPOz54MH6CQ0jrTf981Tox_LtNDgX5zHKxOmxqRhqWXRF9PIT2rjqZRORtR9cx9tXAh5lkwouJpmcJEexLte5GgaWjcWzM6Ku8MvbwcBmvTpe0bkvQq4PpclV2Ofl4uJF7c8cOQFvPbXBF6jT1Siq-D2JFszq5X-rMtDsJyDL_4xMVD/s3714/tizi%20estrae%20bn.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3714" data-original-width="1222" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7dcWIU3xgMoL6eiPOz54MH6CQ0jrTf981Tox_LtNDgX5zHKxOmxqRhqWXRF9PIT2rjqZRORtR9cx9tXAh5lkwouJpmcJEexLte5GgaWjcWzM6Ku8MvbwcBmvTpe0bkvQq4PpclV2Ofl4uJF7c8cOQFvPbXBF6jT1Siq-D2JFszq5X-rMtDsJyDL_4xMVD/w66-h200/tizi%20estrae%20bn.jpg" width="66" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">S</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">ento che una via (che sia<span style="color: #fcff01;"> <b>la
Via</b></span>?) di salvezza può essere <b><span style="color: #fcff01;">vitalità ed erotismo</span></b>, e mi chiedo se
non sia la poesia il linguaggio per accedervi. Poesia di corpo, di respiro e
cuore che batte. Poesia di parole trascinate sulle pagine. Poesia di emozioni e
sentimenti.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">“<i>L’erba non è piena di cose, è un filo, un filo che
conquista il mondo con la sua semplicità</i>” (F. Arminio “La cura dello
sguardo”), e i tagli nel vuoto caldo, tra sofferte note di chitarra elettrica e
luci opache ad accarezzare mobili antichi la cui storia è passata tra terre
d’Asia, si fanno stanchi, flebili.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Depongo il katana, unico, forgiato da un Maestro a cui un
incidente ha ormai da anni tolto la possibilità di replicare le sue opere. Sudo
appena sotto il keikogi. Batte il cuore. Riposano, finalmente, i tormenti ed i
fantasmi dell’anima.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Passione</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;"> in ogni momento </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Spirito
Ribelle</span></b><span style="font-size: 10pt;">, da solo o in gruppo, all’aperto, in Dojo o semplicemente a casa, a
mani nude o a mano armata. “</span><b style="font-size: 10pt;"><span style="color: #fcff01;">Passione Botte e Sorrisi</span></b><span style="font-size: 10pt;">”, così ci presentiamo.
Avanti a chi abbia la voglia di condividere. Avanti.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p><br /></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinJboXaBtuF2OwkCo187GkafVmb35CEMEK413TtT0ZbzUHP83Jmt-CogLszUaWQhaL6o2JyvEXmzPYhHo81OU4LEkA-nSXC_YiWfmcCYYnt9vutmuNHnXq_096zDzYB47LJcNRL2_kWayZJIlzT6_FG0Ss1QqaCbCVHhh6iIyE0rNjYdZ9PzZ0tHVlnJpJ/s3820/spada%20aperto%20bn.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1981" data-original-width="3820" height="166" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinJboXaBtuF2OwkCo187GkafVmb35CEMEK413TtT0ZbzUHP83Jmt-CogLszUaWQhaL6o2JyvEXmzPYhHo81OU4LEkA-nSXC_YiWfmcCYYnt9vutmuNHnXq_096zDzYB47LJcNRL2_kWayZJIlzT6_FG0Ss1QqaCbCVHhh6iIyE0rNjYdZ9PzZ0tHVlnJpJ/s320/spada%20aperto%20bn.jpg" width="320" /></a></div><br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiU8DFJ7yn8HRNPq4BCgntexh5rmMxEUEClgi4ACwQA-OMfQd91Cq_kbvAROhutvAR79_Tj-pQ4cbbc2Yjs25bjJo3MOlg6bHZnFHhpSG35kiXOMFXNxlcUjxnO5hL-MaZhEMAhNnGLVAavBcD8wEM6o7WVW-pHwDiXqiE0uThifxzIFIVMEeEHY53gqzZG/s4608/noren.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4608" data-original-width="3456" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiU8DFJ7yn8HRNPq4BCgntexh5rmMxEUEClgi4ACwQA-OMfQd91Cq_kbvAROhutvAR79_Tj-pQ4cbbc2Yjs25bjJo3MOlg6bHZnFHhpSG35kiXOMFXNxlcUjxnO5hL-MaZhEMAhNnGLVAavBcD8wEM6o7WVW-pHwDiXqiE0uThifxzIFIVMEeEHY53gqzZG/w300-h400/noren.jpg" width="300" /></a></div><br /><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-27794493197359393792023-12-05T03:26:00.000-08:002023-12-05T03:26:18.544-08:00L’araba fenice<p><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">D</span></b><span style="font-size: 10pt;">alle ceneri dello </span></span><b style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">ZNKR</span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"> (1980 – 2017), nasce lo </span><b style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Spirito
Ribelle</span></b></p><p><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDVVqAhrqNjdmLXhEpejaS4jE0TSPHBee1XEb6f8MiOdwmGGSph5NJpqfF6hUNCSyocj6UlOgfYylzWkcpId_a7DhUTMu0c5WmTa8gaEpQtyzf1_yZq6Mjprql7EHW5iLI-1sVzKljK89s3one5pbzu07F6AzQuWIs0UVmG0uD8_BhP6w0_Q_AJ_yyu9uj/s1301/ZNKR.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="1301" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDVVqAhrqNjdmLXhEpejaS4jE0TSPHBee1XEb6f8MiOdwmGGSph5NJpqfF6hUNCSyocj6UlOgfYylzWkcpId_a7DhUTMu0c5WmTa8gaEpQtyzf1_yZq6Mjprql7EHW5iLI-1sVzKljK89s3one5pbzu07F6AzQuWIs0UVmG0uD8_BhP6w0_Q_AJ_yyu9uj/s320/ZNKR.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p><b style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">D</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%; text-align: justify;">a una <b><span style="color: #fcff01;">Scuola</span></b>
che era:</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Comunità come luogo fisico e
luogo di cultura condivisa. Casa sempre aperta a tutti i praticanti (chiavi
d’ingresso del locale a disposizione di tutti) e per tutte le esigenze e le
occupazioni (non solo allenamenti a tutte le ore, ma anche luogo di riposo, di
preparazione agli esami universitari, di rifugio notturno in situazioni
delicate di famiglia, di intimità di coppia, di feste di compleanno, ecc.).
Struttura articolata capace di proporsi ovunque, in autonomia o in
collaborazione con Enti Pubblici, circoli culturali privati, università,
federazioni sportive, ecc. e investendo campi diversi come: La pratica sportiva
agonista (Karate, Yoseikan Budo e diversi sport da contatto). Il coinvolgimento
di ragazzi ed adolescenti in difficoltà e grave difficoltà psichica o sociale
come di adulti in difficoltà. Le più diverse espressioni artistiche ed
artigianali (teatro, musica, sartoria, costruzione di maschere) condensate
negli spettacoli autoprodotti di Teatro Marziale, <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">ad un <b><span style="color: #fcff01;">minuscolo gruppo di
“ribelli”</span></b>.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMqb90jH68UqmI49h2vG9Ui7VI-j9GMlfXTrAf3tMbqA0clYPfbkZHIYtpQKonbJkZr51tagfahSBYl5VZkfXv4CbWckaeOIqrtfMe4HgV2vXs9rLnsjfvyqjQfOezXy58DvrxyRK2x7QG8rw8fv7zrqKfPc7k8H_Y-4m2yn0cawpDonDMYrgRD1M6voAe/s200/mon%20SR.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="200" data-original-width="197" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMqb90jH68UqmI49h2vG9Ui7VI-j9GMlfXTrAf3tMbqA0clYPfbkZHIYtpQKonbJkZr51tagfahSBYl5VZkfXv4CbWckaeOIqrtfMe4HgV2vXs9rLnsjfvyqjQfOezXy58DvrxyRK2x7QG8rw8fv7zrqKfPc7k8H_Y-4m2yn0cawpDonDMYrgRD1M6voAe/s1600/mon%20SR.jpg" width="197" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Spirito Ribelle</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;"> non
ha sede fisica ma vive costantemente o quasi all’aperto. La scarsezza numerica
dei praticanti impedisce, di fatto, iniziative fuori dal corso “Mani nude ed
armi povere” e dai Seminari di Kenshindo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">La stanchezza fisica, ma forse
di più quella emotiva, dei praticanti, rende fragile ed incerto anche solo
ipotizzarne la durata nel tempo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiby7EU2z6e-koIBGpSsl3KARR2ptsIRDXwcNRzMkOK1M96eO4DvGgnCPW6K309nrpewqyvCaDPm0CTShfRmPZ19dVxo49LCUeTtxO-FaPTAVTfnuX8VMMB1VYc2XMxGRff7eJMfu-MPYVuL5uvCoJ7uY0WdMWqvYM72N6f2mFciwDcaQc_Bm8c21XzZSRO/s1883/Tizi%20portale.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1883" data-original-width="1080" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiby7EU2z6e-koIBGpSsl3KARR2ptsIRDXwcNRzMkOK1M96eO4DvGgnCPW6K309nrpewqyvCaDPm0CTShfRmPZ19dVxo49LCUeTtxO-FaPTAVTfnuX8VMMB1VYc2XMxGRff7eJMfu-MPYVuL5uvCoJ7uY0WdMWqvYM72N6f2mFciwDcaQc_Bm8c21XzZSRO/w115-h200/Tizi%20portale.jpg" width="115" /></a></div><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">Siamo, ora, un delicato soffio
di vento guerriero. Individui che portano lo sguardo a vedere cose che non si
vedono, a narrare l'alfabeto del silenzio. A costruire, attraverso “</span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Passione
Botte e Sorrisi</span></b><span style="font-size: 10pt;">” un se corpo fisicoemotivo tanto coraggioso e audace quanto
capace di lasciare che quel che va a guastarsi si guasti senza recriminazioni;
tanto coraggioso ed audace da saper affrontare ogni ostacolo, da saper
resistere ad ogni aggressione ma comprendendo anche quando è il momento di
smettere di lottare perché lottare per sempre è, peccando di hybris, di
tracotanza, porsi contro il naturale corso degli eventi.<o:p></o:p></span></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEih43tJMqvzJ3sXQ8qAeTkE0BkW_V-o_3WIXKYgYRZOmTFraBSen3mA_Sz-Y6OLcVMBLeazsrFrbAnImXxOkthdY0X6eEAdAIN9D84ksV_OsF9DnIQIQFDaf-z1munF9qgJMyqILkxXoaZXDyyAJFlylt0auORm6Co6u8U595j-neLfbpjGVRGNcwzC-7zE/s2098/Tizi%20coltello.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2098" data-original-width="1080" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEih43tJMqvzJ3sXQ8qAeTkE0BkW_V-o_3WIXKYgYRZOmTFraBSen3mA_Sz-Y6OLcVMBLeazsrFrbAnImXxOkthdY0X6eEAdAIN9D84ksV_OsF9DnIQIQFDaf-z1munF9qgJMyqILkxXoaZXDyyAJFlylt0auORm6Co6u8U595j-neLfbpjGVRGNcwzC-7zE/w103-h200/Tizi%20coltello.jpg" width="103" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">S</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">iamo </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Spirito
Ribelle</span></b><span style="font-size: 10pt;">, un esiguo gruppo di appassionati ricercatori del corpo e del
movimento, che fanno della forza delle emozioni la capacità di comprendere le
esperienze proprie e altrui che nascono dalla vita interiore, di abitare<span style="color: #fcff01;"> </span></span><b style="font-size: 10pt;"><span style="color: #fcff01;">vitalità
ed erotismo</span></b><span style="font-size: 10pt;">, di vivere</span><span style="color: #fcff01; font-size: large;"> <b>Poteri Potenti</b></span><span style="font-size: 10pt;">.<o:p></o:p></span></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /><br /><br /><br /></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUVmH0Nxz9rZ787g8E83ByZuH0zuXcU72ozzKuNz4tNknrLV1-jdsvz4yiwUGg4AjLSMGUP-ZPobYNwoWxyAHQxTnOiOE2ELcN2f1zUaPHB08-TA-yqiaUe18C_kOFfc1mT6n0ypx-PZ1BOyjygSF5_frOl7C8oVnPorqnGtBNgcA-6TBcKR5eCG6X9lLi/s1440/Dea%20Kali.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1080" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUVmH0Nxz9rZ787g8E83ByZuH0zuXcU72ozzKuNz4tNknrLV1-jdsvz4yiwUGg4AjLSMGUP-ZPobYNwoWxyAHQxTnOiOE2ELcN2f1zUaPHB08-TA-yqiaUe18C_kOFfc1mT6n0ypx-PZ1BOyjygSF5_frOl7C8oVnPorqnGtBNgcA-6TBcKR5eCG6X9lLi/w300-h400/Dea%20Kali.jpg" width="300" /></a></div><br /><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-70312764156255183222023-11-27T07:38:00.000-08:002023-11-27T07:38:08.426-08:00Nell’abisso delle Arti Marziali<p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">I</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">l <b>piacere</b></span>, quello
esperito, quello realizzato, e il <b><span style="color: #fcff01;">desiderio</span></b>, quello che si origina
nell’immaginario, hanno bisogno l’uno dell’altro. Quando questo non avviene,
quando questa società stimola il nostro desiderio con continue lusinghe di
piacere senza mai lasciarci né la possibilità materiale né il tempo di fruirne,
perché il succedersi repentino degli “oggetti del desiderio” vanifica ogni
nostro sforzo costringendoci nel ciclo infinito di competizione, accumulo e
desiderio, lì attecchisce il <b><span style="color: #fcff01;">disagio</span></b>. (<b>1</b>)</span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYx325UL89cKpGB3eNtLdvo2BZeEetGjOEDmSHQUcIRvDzFUVsluI0WEW1T1JXp-ZO6uv8_wU_W0VOR2XzTHP2N-3-Q6fL2g5Krm153kxWxdzfwr5sCOAp8ctyHu0We3OnTKaCcCir2ZZpve70b73yDiA0Fk89YDn9ynShBgnorYtZZmlsd-e_aL06a6S3/s1444/influencer.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1444" data-original-width="1155" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYx325UL89cKpGB3eNtLdvo2BZeEetGjOEDmSHQUcIRvDzFUVsluI0WEW1T1JXp-ZO6uv8_wU_W0VOR2XzTHP2N-3-Q6fL2g5Krm153kxWxdzfwr5sCOAp8ctyHu0We3OnTKaCcCir2ZZpve70b73yDiA0Fk89YDn9ynShBgnorYtZZmlsd-e_aL06a6S3/s320/influencer.jpg" width="256" /></a></div><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Un ciclo alienante in cui gioca un ruolo importante anche
la ricerca di un senso al nostro vivere; senso che ci è facile trovare nel
lavoro, nel lavorare (<b>2</b>). Non a caso chi non lavora è socialmente
considerato “down”, anche quando è un pensionato, uno che ha alle spalle una
vita di lavoro: “<i>Sì ma ora non sei più produttivo, hai solo tempo, tempo da
sprecare</i>”. Per non parlare di chi fa del lavoro un mezzo di dignitosa
facoltà di vita e non uno stressante obbligo, un vanto nella propria cerchia
sociale, un distintivo segno di importanza. Ambedue, chi in pensione e chi non
affoga negli impegni di lavoro, sono additati al pubblico ludibrio, “devono”
sentirsi fuori luogo. (<b>3</b>)<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Allora tocca ad una buona e sana pratica di corpo, di
movimento, permettere all’individuo di sottrarsi a questo subdolo veleno, di
disertare la cultura dominante fatta di bulimia nell’accaparrare, di consumo
senza uso, consumo ostentativo (<b>4</b>), di obbligo a faticare per ottenere
dal mondo quello che ci serve, o meglio, ci fanno credere ci serva e che poi si
mostra caduco, sostituito subito da altro oggetto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;"><span style="font-size: large;">U</span><span style="font-size: 10pt;">na buona pratica</span></span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> che
superi la mancanza di percezione del corpo, ridotto a cosa (Korper), dove al
centro non ci sia più la mente, col corpo costretto ad adattarsi alle sue
astrazioni, ma ci sia un individuo Leib, corpo esperito, abitato, consapevole
di essere individuo proprio perché corpo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo9Gh9YX1xY896bGNxz7-0HYXA6FxibtxXSblPr64erGWulUMAXfGiIQyBNTocmWLD-Ea0M7wNQtX6QEjhXe-xb0IJBTqtxj2ocQq86P9kVpM-lc17P20h1jtzqEOiJwYWx4d6tCCchNhFQw3TifpGQt7bRxv2HIAfZjFWV81qvXE9vgwXBVc7aTceGeXC/s640/poeti%20disadattati.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="525" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo9Gh9YX1xY896bGNxz7-0HYXA6FxibtxXSblPr64erGWulUMAXfGiIQyBNTocmWLD-Ea0M7wNQtX6QEjhXe-xb0IJBTqtxj2ocQq86P9kVpM-lc17P20h1jtzqEOiJwYWx4d6tCCchNhFQw3TifpGQt7bRxv2HIAfZjFWV81qvXE9vgwXBVc7aTceGeXC/s320/poeti%20disadattati.jpg" width="263" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;"><span style="font-size: large;">U</span><span style="font-size: 10pt;">na buona pratica</span></span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> non è
un insieme di esercizi standardizzati, uguali per tutti; nemmeno è un “personal
trainer” che ti accompagna in gesti e movenze di semplice anatomia e fisiologia
meccanica, come se tu fossi una macchina senza una tua personalità, un tuo
carattere, una tua vita emotiva.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;"><span style="font-size: large;">U</span><span style="font-size: 10pt;">na buona pratica</span></span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> è un
viaggio di apprendimento coinvolgente e non solo una raccolta di informazioni
gestuali. E’ un percorso di consapevolezza motoria che, “col” e “nel” fare, incontra
l’ascolto delle pause e degli intervalli, consentendo a varchi di silenzio di aprirsi
per portare “parole” di corpo del tutto nuove ed inaspettate.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;"><span style="font-size: large;">U</span><span style="font-size: 10pt;">na buona pratica</span></span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> ci apre
il contatto profondo con noi stessi e con l’ambiente intorno, in una relazione dinamica
con il reale fatta di eventi concreti e persone e incontri.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">Questa </span><b style="font-size: 10pt;"><span style="color: #fcff01;">buona pratica</span></b><span style="font-size: 10pt;">, io l’ho trovata nelle </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Arti
Marziali</span></b><span style="font-size: 10pt;"> così come da me interpretate e proposte allo </span><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><b>Spirito</b> <b>Ribelle</b></span><span style="font-size: 10pt;">
Un modo del tutto avverso alla massificazione imperante: Piccoli o grandi
supermercati di generiche tecniche ripetute e copiate. Nelle </span><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><b>Arti Marziali</b>
</span><span style="font-size: 10pt;">che sono terreno di incontro e scontro fisicoemotivo (</span><b style="font-size: 10pt;">5</b><span style="font-size: 10pt;">), di carne in
movimento, da cui nasce l’individuo </span><b style="font-size: 10pt;"><span style="color: #fcff01;">vitale</span> </b><span style="font-size: 10pt;">ed </span><b style="font-size: 10pt;"><span style="color: #fcff01;">erotico</span></b><span style="font-size: 10pt;">: Il
guerriero del terzo millennio.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>1</b>. https://www.instagram.com/cosebrutteimpaginatebelle/; </span><a href="https://www.instagram.com/agenziastanca/"><span style="color: windowtext; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">https://www.instagram.com/agenziastanca/</span></a><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">; ecco
due voci interessanti e dissacranti.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>2</b>. “<i>La gente non si ammazza di lavoro soltanto perché vuole
guadagnare di più: questo comportamento nasconde, più in fondo, l’ansia di
produrre senso, di giustificare in qualche modo la propria vita sulla Terra</i>”
(Colamedici & Gancitano “Ma chi me lo fa fare? – Come il lavoro ci ha
illuso: la fine dell’incantesimo”) <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>3</b>. “Il lavoro si trasforma, in questi casi sempre
più diffusi, in una fede religiosa, perché promette identità, trascendenza e
comunità. Identità, perché produce una mission e ti dice chi sei, cosa vuoi,
quali obiettivi devi avere nella vita; trascendenza, perché ti connette con una
vision capace di dare senso (o più spesso offrirne l’illusione); comunità,
perché genera un parco fedeli con cui condividere ed espandere il proprio trust
e rinsaldare la relazione tossica”</span></i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> (ibid)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>4</b>. “<i>Si tratta, quindi, di un “consumo vistoso” non guidato
da obiettivi “utilitaristicorazionali” bensì da motivazioni sociologiche quali
l’ostentazione di uno stile di vita agiato, il riconoscimento di uno status
sociale desiderato o un comportamento meramente emulativo che risponde a
bisogni fittizi di appagamento personale e realizzazione sociale.” </i>(F.
Scudo. Tesi di laurea Anno Accademico 2017/2018)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>5</b>. “Tutti hanno un piano fintanto che non prendono
un pugno in faccia”.</span></i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> (M. Tyson)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /><br /></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimCoHv6B3R333e09DDANlm3VP_QzASHZJU0X42BpaJAjvraMXtwtqP6qN-9CP_-Yf78Tw6pSz-MYiNH7ZsOhyphenhyphenadqJ8QpgUK7Dnz7ejRSDgC8WBAFC1D3m7LV2Scnn4RBGpzwx9GdR2THe-0EIfijmW5_sPNxYuy9XRUGEIQCcAXEQRHdDrPbXmafBLJGsf/s200/mon.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="200" data-original-width="197" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimCoHv6B3R333e09DDANlm3VP_QzASHZJU0X42BpaJAjvraMXtwtqP6qN-9CP_-Yf78Tw6pSz-MYiNH7ZsOhyphenhyphenadqJ8QpgUK7Dnz7ejRSDgC8WBAFC1D3m7LV2Scnn4RBGpzwx9GdR2THe-0EIfijmW5_sPNxYuy9XRUGEIQCcAXEQRHdDrPbXmafBLJGsf/w394-h400/mon.jpg" width="394" /></a></div><br /><p></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-5697035063202205072023-11-18T08:08:00.000-08:002023-11-18T08:08:45.664-08:00Le inquietudini del corpo<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiL3qS9rvvvqrrVz6zK60LNMDVbGkQAD1SguOL59vwENoGgmZTOnSTGvoEyAvdOj91wC8ZVvnojA-D_acFMqODARxL3VWKk5CcSYS0p5BfmPYFKnCj78FJv7D0U4BQInaSC141zQrjgDoR4l5aPuEkqAASNg89ZfOy_PhZ4cYXD8ja2_WkTu2KFiHqE_sHp/s3358/Picsart_23-11-18_16-40-40-916.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="3358" data-original-width="2382" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiL3qS9rvvvqrrVz6zK60LNMDVbGkQAD1SguOL59vwENoGgmZTOnSTGvoEyAvdOj91wC8ZVvnojA-D_acFMqODARxL3VWKk5CcSYS0p5BfmPYFKnCj78FJv7D0U4BQInaSC141zQrjgDoR4l5aPuEkqAASNg89ZfOy_PhZ4cYXD8ja2_WkTu2KFiHqE_sHp/w142-h200/Picsart_23-11-18_16-40-40-916.jpg" width="142" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">ratico corpo, intensamente.
Evito di galleggiare, di restare in superficie e mi lascio calare giù, verso il
fondo. C’è un pizzico di paura di annegare, di non riuscire più a risalire ma
mi incoraggia il reciproco sorridere di chi, accanto, si attorciglia e si
dibatte negli stessi turbamenti.</span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Occorre stare attenti a quello che il me – corpo mi
sussurra. Cura delle sue parole, che sono legamenti e muscoli e articolazioni
in movimento, dosarle e differenziarle per poi di nuovo amalgamarle insieme.
Sono parole di soavità e potenza che mi scorrono dentro, a volte forti altre
discrete, e le sento fin giù nel ventre, cuore disposto ad ascoltarle, sempre.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">I</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">l <b><span style="color: #fcff01;">flusso</span></b> dei gesti, che so
associato al <b><span style="color: #fcff01;">sentire emozionandosi</span></b>, danza e strappa tra movenze libere,
che sanno di abbandono, e movenze trattenute, come impedite. In essi vanta il
suo potere il<b><span style="color: #fcff01;"> tempo</span></b>, che è<span style="color: #fcff01;"> <b>intuire</b></span>, ora dilatato ora accelerato (<b>1</b>)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Più che aggiungere e sforzarmi, sento che ho da prestare
delicata attenzione a quel che scorre, a quel che cade e a come non affaticarmi
là dove ho da sostenere.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ1lW-8aStApXd4V68G_ue_lWNMp4ic97RqqMGuBomrZQbX3qOq6255yv_2Smow4ooPZLRFC62zrlcXGQbp-XHxYdC5OAyk0FNZWRq7dbaDZ0Xrs_q_cbRyc38-SajKmNxTWmrQb5nEm_7KCJJxuRrvyoXKy7vuTLVoGwSsraUUMUarL9oblAL3Fg0nzdk/s1076/Picsart_23-11-18_16-41-02-067.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="655" data-original-width="1076" height="122" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ1lW-8aStApXd4V68G_ue_lWNMp4ic97RqqMGuBomrZQbX3qOq6255yv_2Smow4ooPZLRFC62zrlcXGQbp-XHxYdC5OAyk0FNZWRq7dbaDZ0Xrs_q_cbRyc38-SajKmNxTWmrQb5nEm_7KCJJxuRrvyoXKy7vuTLVoGwSsraUUMUarL9oblAL3Fg0nzdk/w200-h122/Picsart_23-11-18_16-41-02-067.jpg" width="200" /></a></div>Praticare corpo bene, <b><span style="color: #fcff01;">entrare nel benessere e persino
nel bellessere</span> (2)</b> significa togliere, come scriveva Bruce Lee tradito nei
suoi insegnamenti dal business delle Scuole e dei Maestri che accumulano
tecniche e tecniche, e come a suo modo ci ammonisce quel solitario e
irriverente “diverso” di Mauro Corona; significa rallentare lasciando spazio
alla vulnerabilità, alla <b><span style="color: #fcff01;">forza gentile delle emozioni</span></b>.<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">O</span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">ra, appoggiato pesantemente al
muro, corpo rilasciato, avverto come lasciarmi rimbalzare indietro. Freno la
mia irruenza che testimonia di come io viva i distacchi, le separazioni, sempre
come atti bruschi e carichi di pesanti emozioni, e cerco la strada del corpo
che si ripiega, si arrotola su se stesso: Non facile per me.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Poi sperimento anche la presa decisionale che è “onda in
avanti” e mi fa respingere attivamente, mondo capovolto e destrutturazione
dell’altro, poi il “lasciare”, un sottile e infido “tirare” che è l’esatto
opposto di “premere”, di “spingere”. Pratiche di Push Hands, di Suishou del
Taiki Ken alla ribalta, totalmente rivisitate.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXTyW_CDLRh2gWApo1EgyKn1F-B1vRZi2Mo-u8fbdws9zo0f8GO19J5oJOd3e7hamIB5sfwAUDiAbw17aM1VmTO4qx_UUtzD6KC_oNlf9_NFGCv63ZX2bTSnzokgurpm5y38NfdO4AXjsGAqMwIyUPLgOn-yAUZa_CTdb-Oh-rLJbYolrhnipoXgYnNs_P/s778/Picsart_23-11-18_16-41-24-093.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="778" data-original-width="486" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXTyW_CDLRh2gWApo1EgyKn1F-B1vRZi2Mo-u8fbdws9zo0f8GO19J5oJOd3e7hamIB5sfwAUDiAbw17aM1VmTO4qx_UUtzD6KC_oNlf9_NFGCv63ZX2bTSnzokgurpm5y38NfdO4AXjsGAqMwIyUPLgOn-yAUZa_CTdb-Oh-rLJbYolrhnipoXgYnNs_P/w200-h320/Picsart_23-11-18_16-41-24-093.jpg" width="200" /></a></div><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">N</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">el proprio spazio personale,
che è spazio di contatto e conflitto con l’ambiente e l’altro, gioco di
attraversamenti diretti, lineari, di esplorazioni periferiche, a disegnare
contorni sempre mutevoli, infine di gesti trasversali, che sono sinuosi, a
intrecciarsi e sciogliersi senza sosta alcuna. Nella forma di Tai Chi Chuan
quali e quanti di questi? Che senso vogliono esprimere?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Mi stupisco sempre nello scoprire che il centro del mondo
non è dove me lo aspetto ma qui accanto, tra anfratti e distese secondari, dove
non mi aspetto nulla e trovo tanto, trovo di tutto. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">robabilmente poco importa se
la scelta sia giusta o sbagliata; anzi, non esiste “giusto o sbagliato”, esiste
un ininterrotto sbalordirsi di chi e come sono, di come ogni errare, ogni Musha
Shugyo (il cammino del guerriero fatto di prove e verifiche), sia l’essenza del
praticare, del vivere.<o:p></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQzMu3K2dw3F1_RYjflnu-kNJYZmrqj0FFdGmNwBspdm0I9PFuXoArotsbGSGahvot2Zg5IvDZfHGvs65lOgRMupWxedSPuzgTxeFLpz6OstVlEaFnM7SvpaCxgXr7I76nHaHcR5Chf0YDZ7dwMYywF9Q1m17P48KxOxLg2DzDTclTu3fd1i0ZC1AM8-wQ/s1004/Picsart_23-11-18_16-42-58-186.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1004" data-original-width="932" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQzMu3K2dw3F1_RYjflnu-kNJYZmrqj0FFdGmNwBspdm0I9PFuXoArotsbGSGahvot2Zg5IvDZfHGvs65lOgRMupWxedSPuzgTxeFLpz6OstVlEaFnM7SvpaCxgXr7I76nHaHcR5Chf0YDZ7dwMYywF9Q1m17P48KxOxLg2DzDTclTu3fd1i0ZC1AM8-wQ/w186-h200/Picsart_23-11-18_16-42-58-186.jpg" width="186" /></a></div><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p><b>1</b>. Concetti propri del <b><span style="color: #fcff01;">Laban Movement Analysis</span></b> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>2</b>. Secondo <b><span style="color: #fcff01;">Enzo Spaltro</span></b> (medico e psicologo), il
benessere dipende dalla capacità e dalla possibilità di esprimersi nei vari
contesti della nostra vita e, in fondo, il Bellessere è la convinzione di
realizzare in futuro un benessere. Il “cuore” delle Arti Marziali.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /><br /><br /><br /></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggniy9z5U1Z00QKC3WzW9dk-grBCA_scGUYfEAogA2MTPirmmagQQSs7yi-CdFlF_9Hfrihc0g334mad7Tc7jz8Gj2YnapWDP47_gS67g9EqUaDAMI895_kpww1yG7-lVRFjd6dKhthGxC1OwW-h9lhyphenhyphenylMnlEeY2g2GoMhl5jdBTyBAQlowtpDXyAcbFB/s3264/Picsart_23-11-18_16-43-33-918.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2298" data-original-width="3264" height="281" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggniy9z5U1Z00QKC3WzW9dk-grBCA_scGUYfEAogA2MTPirmmagQQSs7yi-CdFlF_9Hfrihc0g334mad7Tc7jz8Gj2YnapWDP47_gS67g9EqUaDAMI895_kpww1yG7-lVRFjd6dKhthGxC1OwW-h9lhyphenhyphenylMnlEeY2g2GoMhl5jdBTyBAQlowtpDXyAcbFB/w400-h281/Picsart_23-11-18_16-43-33-918.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><p></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-36053471401780797322023-11-13T03:23:00.000-08:002023-11-13T03:23:16.717-08:00Il corpo guerriero, corpo combattente<p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">S</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">ussulti di movimento e gesti
che vanno a scemare, mentre lo spazio intorno pare restringersi dentro una
goccia d’acqua. Limpida e trasparente, quest’ultima fatica a trattenere il
residuo fluire di me – corpo in azione.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Ho passeggiato su cerchi infiniti del Pa Kwa, avvoltolandomi
dentro spire e spirali, dentro domande di destino dalle risposte così numerose
da sembrare chicchi di un rosario del tempo. Sono entrato nel corpo di drago
che danza la forma Tai Chi Chuan, nascondendo pugni e calci e leve articolari
sotto il mantello della delicatezza.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Quanto influiscono nella mia trans-forma questi mesi di
assiduo studio su principi e gesti che si devono ad artisti e ricercatori del
corpo e del movimento che nulla hanno a che vedere con le Arti Marziali?<o:p></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMmtZeqD6wnMw16ErqhH44-HUy1ePIdzcRa1RHa0Bob5uGjOqhOeEeIhgd2kAa8A1bkDQRhNNM-GTfAV0NMozrJy5mbSRqjjEv9qcw36JCeGc3qHQRKTccGvUxUZb1penImzMck2Yed_nnXUgR2GyUuGbdJIJt1MsL2MorYn2I68TSoFJ3MMSlMQqM75Vw/s938/Tizi%20solo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="811" data-original-width="938" height="173" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMmtZeqD6wnMw16ErqhH44-HUy1ePIdzcRa1RHa0Bob5uGjOqhOeEeIhgd2kAa8A1bkDQRhNNM-GTfAV0NMozrJy5mbSRqjjEv9qcw36JCeGc3qHQRKTccGvUxUZb1penImzMck2Yed_nnXUgR2GyUuGbdJIJt1MsL2MorYn2I68TSoFJ3MMSlMQqM75Vw/w200-h173/Tizi%20solo.jpg" width="200" /></a></div><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Mi scopro a riflettere che la corposa teoria (e pratica)
sul movimento di Rudolf Laban, generalmente noto per il suo lavoro di danzatore
e coreografo, a onor del vero nasce da una ricerca nel mondo del lavoro.
Ricerca tesa ad ottimizzare le prestazioni dei lavoratori prendendo in
considerazione non solo “<i>i fattori di tempo e velocità del movimento
operaio, piuttosto che favorire l’apprezzamento e la consapevolezza del
movimento. Grazie a questi studi entrambi </i>(Laban e Lawrence) <i>cominciano
a considerare, in aggiunta al fattore tempo, altri elementi che sono necessari
per la manipolazione dei materiali e l’uso degli strumenti e cioè il flusso o
il grado di controllo, la forza o i diversi gradi di pressione da esercitare
sugli oggetti e il percorso rettilineo o flessibile che si richiede al
movimento durante il lavoro</i>” (F. Falcone). Questo avvien prima per indagare
su metodi di lavoro che alleggeriscono dalla fatica le raccoglitrici di
ciliegie; poi, dal 1941 al 1946, applicano le loro sperimentazioni a diversi
operai inglesi, a partire dalle metodiche di incartamento manuale delle
tavolette di cioccolato Mars sino alle operazioni di funzionamento delle gru e
delle macchine di carico e scarico nel porto del canale di Manchester. Facile,
dunque, che la dura realtà della produzione, della ricerca dell’efficacia ed
efficienza nel lavoro, abbia una diretta ed immediata corrispondenza con
efficacia ed efficienza nel combattimento, dove la posta in gioco è <b><span style="color: #fcff01;">la vita
mia per la morte tua</span></b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-9Kr83d5GtZz-HWlsGlgZh0IQn3qmnj0-KAs1rq8DJaqxuhe7uMHQa9zzNKY7UrwQRMBBaZWZ5lGOgURe_m9yqRq62UfqCdfUTHHSgRP2I44GOPxev2xTsAH5kLNMedT7Qj-z5Npq6m2PSHQnFcwU5Yc3IHRqcwm9_N0p1jwgi76TuGbM-LmpKuZ_n4TJ/s2074/tiizi%20vale%20push%20hands.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2074" data-original-width="2001" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-9Kr83d5GtZz-HWlsGlgZh0IQn3qmnj0-KAs1rq8DJaqxuhe7uMHQa9zzNKY7UrwQRMBBaZWZ5lGOgURe_m9yqRq62UfqCdfUTHHSgRP2I44GOPxev2xTsAH5kLNMedT7Qj-z5Npq6m2PSHQnFcwU5Yc3IHRqcwm9_N0p1jwgi76TuGbM-LmpKuZ_n4TJ/w193-h200/tiizi%20vale%20push%20hands.jpg" width="193" /></a></div><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;">E’</span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"> </span></span><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Tanshu, la caccia spietata
del predatore, autentica “non forma” del Taiki Ken, l’interpretazione
giapponese dello ‘I Chuan. Come ho già scritto, quest’ultimo purtroppo letto
come “Pugilato dell’intenzione”, mentre sinologi più attenti traducono “’I”
come spontaneità, in Francia così è chiamata: “<b><span style="color: #fcff01;">Pugilato della spontaneità</span></b>” e
così mi conferma un autorevole Maestro cinese di Neijia Kung Fu.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">D’altronde, nello scontrarsi con un avversario,
l’immediatezza, la tempestività sono fondamentali, sono i veri Hon
(fondamentali) per sopravvivere. L’importanza del fattore tempo è relazionata
alla facoltà cognitiva dell’<b><span style="color: #fcff01;">intuire</span></b>. Il colore interiore consono a
questo fattore di moto è relativo al momento della decisione che si esprime con
<b><span style="color: #fcff01;">un’azione che deve essere presa improvvisamente</span></b>. Altro che “intenzione”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">E qui torno alle mie esperienze di Chi Kung e Kiko, ai
gesti Iron Shirt, la “camicia di ferro”, agli esoterici giochi dell’Healing
Tao, alle pratiche di costruzione di un corpo sano, flessibile, potente. E
praticare di corpo, <b><span style="color: #fcff01;">corpo</span> <span style="color: #fcff01;">Leib</span></b>, è praticare di emozioni e personalità
che agisce; è svelare l’orientamento dell’uomo nel suo mondo interiore, dal
quale sgorgano continuamente <b><span style="color: #fcff01;">impulsi che trovano uno sbocco nell’agire</span></b>, nell’essere
al mondo trasformandolo e venendone trasformati.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKGoQeklYWqHYpji7zEPBobCs4uLHC2wEstDa7jkXyaVGQuE_jqo0ERpv8xgIWr71ao_Ewo7k4uOK4X_ytSna4DfGbRODmQJZfdyiQREot8agzNu9RTFDuamc3dtbV_50PYUK9wAC7_01Gil7KEG_uOnWC_9jENgAbAI5lqjErWRzbHU2EZrkia0f9MRrd/s4608/coltelli.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="4608" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKGoQeklYWqHYpji7zEPBobCs4uLHC2wEstDa7jkXyaVGQuE_jqo0ERpv8xgIWr71ao_Ewo7k4uOK4X_ytSna4DfGbRODmQJZfdyiQREot8agzNu9RTFDuamc3dtbV_50PYUK9wAC7_01Gil7KEG_uOnWC_9jENgAbAI5lqjErWRzbHU2EZrkia0f9MRrd/w200-h150/coltelli.jpg" width="200" /></a></div><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">E’ questo autentico lavoro interno, “Neijia”, dove trovo un
ponte con le mie esperienze di formazione gestaltica, con il pensiero di Carl
Gustav Jung e lo studio dello I Ching.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">A</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">ncora Nami, il movimento ad
onda che ci caratterizza, noi <b><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b>. Un’onda che non solo
nasce dal basso e si propaga avvolgendo le articolazioni tutte, ma, novità
assoluta che scoprii da solo una decina di anni or sono, può nascere “tirando”
invece che “spingendo”, dall’alto invece che dal basso. Fluida potenza esplosiva
in cui intervengono, splendido suggerimento dell’embriologia del Body Mind
Centering, le torsioni delle articolazioni stesse, portando così ulteriore <b><span style="color: #fcff01;">potere
e penetrazione</span></b> a colpi e pressioni.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqUdwpr0TFrzSEQ2EyQppHoJVtvefTTjtJYX32sAQ__XHnFq2VbjKwNwbygUJuYS0m8r8m-47BjcBp3gz9-Ukh9ibH4gfl5zz-N0LW3nib-K47GASeXDGa136UNIZvLvaw9KkiVNO1a_YMk08MKI9TrgdVcaXVxaC4ujF0DX67tEJY-P-yzsMGh0wQn-Bv/s1773/giuseppe%20gio%20bokken.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="934" data-original-width="1773" height="106" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqUdwpr0TFrzSEQ2EyQppHoJVtvefTTjtJYX32sAQ__XHnFq2VbjKwNwbygUJuYS0m8r8m-47BjcBp3gz9-Ukh9ibH4gfl5zz-N0LW3nib-K47GASeXDGa136UNIZvLvaw9KkiVNO1a_YMk08MKI9TrgdVcaXVxaC4ujF0DX67tEJY-P-yzsMGh0wQn-Bv/w200-h106/giuseppe%20gio%20bokken.jpg" width="200" /></a></div><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Ecco “l’indiretto” in cui si esprimono movimenti tridimensionali,
plastici, di contro al “diretto” portatore di movimenti lineari o
unidimensionali. Meglio, più efficace, un trapano o un martello?<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">S</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">ogno di corpi fluttuanti,
capaci di piegare resistenze e forza di gravità alla libertà del movimento
umano. Nonostante la temperatura autunnale, l’umidità di un inverno alle porte,
i miei piedi mi portano ancora nel mondo marziale come se attorno ci fosse il
vuoto a proteggermi. Ancora pochi minuti in cui attraversare lo spazio poi,
cuore che batte profondo, è il tempo della “Respirazione testicolare” a sondare
ed espandere energia vitale, energia erotica. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvfkJewcYJbLZRRfX0jPQjs-He4SoaGcoTdg3t_tzBVhQywCGrK-uemR6AoGIwZi7hBllDr895SdlLoOR_EPzItcl_F1O-uOYCjg1rDAvlxG-AsgOULdil8_AuQTDpUzTmOAo-iFudjmK80Kgka5jxMwadfhUMBTkdUsJeVXNSEwWcWz-C9uAxgbk1F0aP/s3068/maschera%20Bali.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3068" data-original-width="2161" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvfkJewcYJbLZRRfX0jPQjs-He4SoaGcoTdg3t_tzBVhQywCGrK-uemR6AoGIwZi7hBllDr895SdlLoOR_EPzItcl_F1O-uOYCjg1rDAvlxG-AsgOULdil8_AuQTDpUzTmOAo-iFudjmK80Kgka5jxMwadfhUMBTkdUsJeVXNSEwWcWz-C9uAxgbk1F0aP/w141-h200/maschera%20Bali.jpg" width="141" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Q</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">uesta è Arte portatrice di
stati di <b><span style="color: #fcff01;">benessere</span></b> e <b><span style="color: #fcff01;">bellessere</span></b>, dove incontrare il “conosciuto” e lo
“sconosciuto”, dove il nostro agire si offre allo sguardo nostro come sorpresa,
come scoperta, e come tale si relaziona con il compagno di giochi, di spinte,
pressioni, pugni, proiezioni al suolo. Per originare nuove vite, nuovi modi di
essere al mondo e stare insieme.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /><br /><br /><br /><br /></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoBGSxa__6zuEWT5-I9aHmkAKI7MIxrGeJrMFutiuOdeNUY6kkdT5HqBt2KSzU1oDT0CMX8Zvv_5MRb6prV4q-Qa3LmCuNCTNjOYIDLa-fEuI8kv3bIMfixq61SQrH_x08GFGf9t8oR0KOdYqSuWxVvoaMxBVdTKN92yztEJG5KpafDlduAR7ydgUdtmuN/s1021/pelle.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="478" data-original-width="1021" height="188" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoBGSxa__6zuEWT5-I9aHmkAKI7MIxrGeJrMFutiuOdeNUY6kkdT5HqBt2KSzU1oDT0CMX8Zvv_5MRb6prV4q-Qa3LmCuNCTNjOYIDLa-fEuI8kv3bIMfixq61SQrH_x08GFGf9t8oR0KOdYqSuWxVvoaMxBVdTKN92yztEJG5KpafDlduAR7ydgUdtmuN/w400-h188/pelle.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-64760679535101317802023-11-09T01:43:00.000-08:002023-11-09T01:43:05.769-08:00Educazione e violenza: Che palle!<p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">S</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">ì, che palle con queste
esternazioni ed elucubrazioni, con questi saccenti “pistolotti” sull’importanza
dell’educazione per prevenire gli atti violenti o i comportamenti devianti,
sulla violenza e l’aggressività come male da estirpare nella mente e nella
coscienza degli individui.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVxlBAovA7FnktrCiMNwTj1iHvLFBgpR_Phzwfm1F6gNC4edng63Y2wTy3zYNuaRp6GZgWxz82yD2ICtPvJXPHS8AK7ljTA4rJOhUy08ez4H6qI0jKc3aaeyy1hoezVDBaDX1ITC48j50Tbw4VPT7bNtuGvDfS1z_PWFVFOOLVoDO0Rmz2MQp8Pd7Oxj-o/s720/un%20K.O..jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="552" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVxlBAovA7FnktrCiMNwTj1iHvLFBgpR_Phzwfm1F6gNC4edng63Y2wTy3zYNuaRp6GZgWxz82yD2ICtPvJXPHS8AK7ljTA4rJOhUy08ez4H6qI0jKc3aaeyy1hoezVDBaDX1ITC48j50Tbw4VPT7bNtuGvDfS1z_PWFVFOOLVoDO0Rmz2MQp8Pd7Oxj-o/w153-h200/un%20K.O..jpg" width="153" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un K.O. alla violenza sulle donne di G. Mattu</td></tr></tbody></table>Poi, nei salotti televisivi, politici, giornalisti,
intellettuali danno quotidianamente spettacolo di violenza, prevaricazione,
maleducazione: urlano l’uno contro l’altro, alzano la voce interrompendo
l’interlocutore e gli scrivono cartelli offensivi mostrandoli alle telecamere.
Non di meno si comportano gli stessi politici, in camera o senato come nelle
sedi istituzionali di regioni e comuni, arrivando anche a mettersi le mani
addosso. (<b>1</b>)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Se da un lato questi spettacoli grotteschi consentono al
potere di restare tale inducendo gli spettatori a prendere le distanze da un
simile mondo, dunque annichilendo ogni voglia di partecipare alla vita
pubblica, anche solo di votare, dall’altro sono essi stessi portatori e
seminatori di violenza e prevaricazione; inducono e incoraggiano a riprodurre
quegli stessi atteggiamenti nella vita quotidiana di ogni singolo; giustificano
l’uso della violenza e della prevaricazione. Salvo poi censurarli in un cortocircuito
schizofrenico di cui chissà se si rendono conto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN_kiAR_3nqycg2zNGStybxWIm8fOh1nCd2jL8eNztwdFOB35MlYQHMCTvAEUFNXf_QjkciHhqbte52y_xqZ0W00zxwM_OXLuk0COKQHgtrbe3XfVyxMjij7oyNaVW913ssk1OB_98Af2E5TaiFfLcyA4rIh0IXoOpOGI3Zf1dnQq3pUgK8fjuMT9E0Asc/s2000/Tiziano-vecellio-titian-the-punishment-of-marsyas.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2000" data-original-width="1842" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN_kiAR_3nqycg2zNGStybxWIm8fOh1nCd2jL8eNztwdFOB35MlYQHMCTvAEUFNXf_QjkciHhqbte52y_xqZ0W00zxwM_OXLuk0COKQHgtrbe3XfVyxMjij7oyNaVW913ssk1OB_98Af2E5TaiFfLcyA4rIh0IXoOpOGI3Zf1dnQq3pUgK8fjuMT9E0Asc/w184-h200/Tiziano-vecellio-titian-the-punishment-of-marsyas.jpg" width="184" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La punizione di Marsyas di T. Vecellio</td></tr></tbody></table>I dati Eurispes del 2022 (<b>2</b>) e quelli ISTAT sui
crimini violenti come pure quelli di Federfarma sull’abuso di psicofarmaci, quelli
inquietanti sulla crescita della ludopatia e sul consumo di alcool, stanno a
testimoniare lo stato di malessere e violenza che alberga nella società e non
cessa, anzi, cresce!!<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">“Un
secondo importante ambito di esacerbazione della violenza riguarda invece la
zona grigia delle lesioni personali – dai furti violenti alle estorsioni, dalla
gelosia (non solo sentimentale, ma anche in famiglia, tra compagni di lavoro o
tra amici) alle aggressioni per futili motivi, dalle risse al bar o in
discoteca ai litigi tra vicini e automobilisti per precedenze o parcheggi
“rubati”.</span></i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> (Educazione e violenza: parliamone. Alcuni elefanti nella
stanza in ‘Charta Sporca’ Settembre 2023).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">V</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">iolenza e aggressività sono
marchiate come “il male”, qualcosa di estraneo ad esseri umani che si reputino normali
ed equilibrati, una nefasta macchia da sbiancare, da cancellare dal lindo
corredo dell’uomo buono. Come se Freud e chi è venuto dopo di lui, non avessero
spiegato niente; come se gli studiosi di polemologia non avessero ampiamente
messo in risalto natura e funzioni della guerra e della violenza, che piaccia o
meno, che disturbi o meno, le “anime belle” le quali pontificano dall’altro del
loro potere politico o mediatico.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Il corpus delle pulsioni umane non può né essere negato né
essere cancellato: troverà sempre il modo di sfogarsi. Allora la questione è
riconoscerle, accettarle e “sfogarle” in modo consapevole, indirizzarle, fin
dove possibile, verso scopi socialmente accettati quando non utili. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">C</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">hi è al potere lo sa, tanto da
offrirne sfogo e sublimazione in campi che non disturbino più di tanto il
mantenimento dello “status quo” o addirittura convergano sul suo rafforzamento,
in un pericoloso miscuglio di spinte dove convivono la vetrinizzazione e il
narcisismo estetico di corpi ridotti ad oggetti; la bulimia di cose ed oggetti
da comprare, da esibire; la pornografia dei sentimenti esposti in pubblico
ovunque; gli eccessi e l’illegalità coperti e tollerati nei ranghi degli ultras
sportivi; la censura del gioco illegale mentre lo Stato guadagna su quello
legale mietendo migliaia di vittime affette da ludopatia; la spinta a fare del
lavoro il principale se non unico ambito di realizzazione personale (<b>3</b>),
ecc.<b><o:p></o:p></b></span></p>
<p class="MsoNormal"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-xss-Hk53HlObjelY4lFAob_QQxi4LnFZfI_wpLigq-YhaA4bZUDoGMAtwnk3V_nvu7YvX6YSX-HuEE5V3BQDXMuB5F8b68qGjo3SOxCBXnATJf-YK3mUzMNeKnucAIvzPOx4nkg4eab-Kz9TgQ2bp9a8O3gMyLILHxHCfqJCa76_fsXoFj7iv_R2Q4zV/s225/l'uomo%20di%20latta.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="224" data-original-width="225" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-xss-Hk53HlObjelY4lFAob_QQxi4LnFZfI_wpLigq-YhaA4bZUDoGMAtwnk3V_nvu7YvX6YSX-HuEE5V3BQDXMuB5F8b68qGjo3SOxCBXnATJf-YK3mUzMNeKnucAIvzPOx4nkg4eab-Kz9TgQ2bp9a8O3gMyLILHxHCfqJCa76_fsXoFj7iv_R2Q4zV/w200-h199/l'uomo%20di%20latta.jpg" width="200" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'uomo di latta con Dorothy di A- Siviglia</td></tr></tbody></table><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">L’educazione impartita dall’alto non sa o non vuole fare il
salto di qualità: Foraggia questi “sfoghi” perché crede di riuscire a limitarne
la portata devastante di alcuni e ad estendere la portata di quelli funzionali
ad un rafforzamento dell’ideologia e della pratica capitalista.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Già educare, nel suo significato di “condurre fuori”, mi
pare vocabolo fuorviante: stabilisce un’autorità neutra, incontaminata, che
“conduce fuori” l’altro, chi è subalterno, chi giace nell’ignoranza. Visione
rachitica, claudicante. Visione che esclude un qualsiasi coinvolgimento dei
soggetti “alti”, educatori, nella relazione; di più, esclude che i presunti non
– valori degli educati non coinvolgano gli educatori medesimi: Il che, come
scritto sopra, è ampiamente smentito dalla realtà.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Rapportarsi alla violenza, all’aggressività, ad ogni
comportamento considerato deviante, significa invece che nessuno può ritenersi
estraneo alla contaminazione; significa anche riconoscere che violenza,
aggressività e comportamenti devianti, sono intrinsecamente connessi alle
pulsioni e alle istituzioni umane. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">ersonalmente, credo che si
dovrebbe parlare ed operare in termini di <b><span style="color: #fcff01;">formazione</span></b>, che è un percorso
che vede il soggetto stesso come attore principale.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Già Lev Tolstoj, in un articolo del 1862 sulla rivista “
Jasnaia Poljana” scriveva: <i>“La differenza tra il concetto di educazione e il
concetto di formazione culturale risiede solo nell'imposizione, che
l'educazione si crede in diritto di esercitare. L'educazione è la formazione
imposta</i>”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTxLzv80n4T4QYhMAKmCS6YhZFKnZdnXsH0b5e4bTDjSmPvM9hIbF0UrBotK4AAQEf13LySHlmL_WxHeBc0QTi1R-3qF7YBveh3oQl5_IypPFSX9ea1RvDWeV29HPNeq0qZEnfEVuBnV3W5uNEfy368YdNW4Ii2jwsG9BOAAnEJjAfPMf14sobr9wS5crA/s1024/il-silenzio-della-violenza-202891.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="800" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTxLzv80n4T4QYhMAKmCS6YhZFKnZdnXsH0b5e4bTDjSmPvM9hIbF0UrBotK4AAQEf13LySHlmL_WxHeBc0QTi1R-3qF7YBveh3oQl5_IypPFSX9ea1RvDWeV29HPNeq0qZEnfEVuBnV3W5uNEfy368YdNW4Ii2jwsG9BOAAnEJjAfPMf14sobr9wS5crA/w156-h200/il-silenzio-della-violenza-202891.jpg" width="156" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il silenzio della violenza di G. Alberici</td></tr></tbody></table>Oggi ci è ancora più chiaro che perché abbia probabilità di
essere efficace, ogni processo di crescita ha alla base l’affermazione che lavoro
molto meglio se sono io a volerlo fare, non se devo farlo; che se lo voglio
fare, è per me; se lo devo fare è per altri. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Perché “<i>La nostra motivazione interiore
dipende dalla libertà di scelta</i>” (J. Whitmore “Coaching”).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Tutto ciò stronca ogni assunto che l’educando sia
fondamentalmente un passivo ricevitore, che l’oggetto (“la materia”) da cui si
origina lo stimolo è importantissimo, e che l’educando non abbia altra scelta
se non sforzarsi di capire lo stimolo così come esso è. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">ersonalmente, nel mio piccolo
e data la mia, pur modesta, esperienza politica condotta per sola passione
prima e poi professionalizzata che mi ha fatto schifare di quel mondo, nel
1980, con alcuni compagni di viaggio, fondai un gruppo in cui <b><span style="color: #fcff01;">la cultura
della partecipazione e della condivisione</span></b> fosse egemone, e la storia più
che trentennale dello <b><span style="color: #fcff01;">ZNKR</span></b> lo sta a dimostrare (<b>4</b>). Un gruppo in
cui fosse decisivo il processo di conoscenza e trasformazione personale, e
chissà mai che avesse ragione Margaret Mead, antropologa, nello scrivere “<i>Non
dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi e impegnati possa
cambiare il mondo. In effetti, è l’unica cosa che è sempre accaduta</i>.”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Lo feci puntando su una <b><span style="color: #fcff01;">pratica di formazione corporea,
fisicoemotiva, marziale in particolare</span></b>, perché convinto, con la psicologa
Vasudevi Reddy, che “<i>La mente è ciò che il corpo fa</i>”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Mi sono dedicato alla diffusione di un linguaggio corporeo
che assume <b><span style="color: #fcff01;">violenza ed aggressività</span></b> come codice di condotta in un
contesto “protetto” dove ogni praticante, a partire da me, possa riconoscere ed
accettare le sue pulsioni, scoprendo l’importanza della collaborazione quanto
l’assumersi la responsabilità tragica di tagliare di netto tale collaborazione,
fino a tagliare di netto l’altro da sé. Conscio che <b><span style="color: #fcff01;">ogni altro è</span></b>,
volente o meno, <b><span style="color: #fcff01;">una parte di noi</span></b>, che la preda che andiamo cacciando
siamo noi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Per questo, lo <b><span style="color: #fcff01;">Spirito Ribelle</span></b>, nato dalle ceneri
dello ZNKR, le Arti Marziali tra Bujutsu (la pratica efferata dell’uccidere per
non essere uccisi) e Do (la “Via”, il codice di condotta morale). Ovvero un
piccolo clan di uomini e donne che cercano di sé e del proprio miglioramento. <b><span style="color: #fcff01;">Una
minuscola sfida al pensiero dominante</span></b>.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p><br /></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiitrJwgZuXLf25vk8k9ubpp8OHN1OWuZCVFJo-nR5tBJBs2deYeheYIO6_WS0hoYvbCUJol2giadsVGAlhBXhFRdlt_LJuLAqswhvV656XSOcrNRJVYbGc1hMSlPcFWrmKXEmrdU9XkV384Y9K_XwrXd5_jz1zcQWYR-cToVXrad-vd1rCQAllsJZ3zRB8/s1024/cupid-215430.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="991" data-original-width="1024" height="310" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiitrJwgZuXLf25vk8k9ubpp8OHN1OWuZCVFJo-nR5tBJBs2deYeheYIO6_WS0hoYvbCUJol2giadsVGAlhBXhFRdlt_LJuLAqswhvV656XSOcrNRJVYbGc1hMSlPcFWrmKXEmrdU9XkV384Y9K_XwrXd5_jz1zcQWYR-cToVXrad-vd1rCQAllsJZ3zRB8/s320/cupid-215430.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Cupid di G. Sciuto</td></tr></tbody></table><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p><br /></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><b style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;">1</b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;">. Per tacere della sistematica violenza e prevaricazione che
sta nelle decisioni delle istituzioni, del sistema bancario, delle
multinazionali, ecc. Quelle decisioni che spesso si scopre essere corrotte e
delinquenti, ma certo non sono meno esecrabili quelle che usano “legalmente” il
loro potere per soggiogare e violentare classi, ceti ed individui più deboli.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>2.</b> Rispetto al 2021 l’aumento dei reati nel 2022 ha
riguardato, in particolare, i furti (+17,3%), le estorsioni (+14,4%), le rapine
(+14,2%), le violenze sessuali (+10,9%), la ricettazione (+7,4%), i
danneggiamenti (+2,9%) e le lesioni dolose (+1,4%) (fonte Ministero
dell’Interno – Eurispes).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>3</b>. “Oggi non possiamo chiedere al lavoro di
offrire tutto il senso della vita. Non possiamo pretendere che definisca
appieno la nostra identità, perché siamo complessi, mutevoli e abbiamo bisogno
di strumenti molteplici per esprimere ciò che siamo”</span></i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">
(Colamedici e Gancitano “Chi me lo fa fare? Come il lavoro ci ha illuso: la
fine dell’incantesimo”. Chi interessato, troverà una mia recensione su questo
blog)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>4</b>. Sul blog, come negli archivi cartacei e digitali della
nostra <b><span style="color: #fcff01;">rivista SHIRO</span></b>, trovate la storia e le storie di questa splendida
piccola comunità. Ancor più, sono convinto, ne restino tracce indelebili nella
storia personale di ognuno dei praticanti, di ognuno di coloro che, per mesi o
per anni, quella storia ha attraversato.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /><br /><br /><br /><br /></o:p></span></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-26553396339545070502023-11-05T10:35:00.000-08:002023-11-05T10:35:16.031-08:00Le mille vite del corpo<p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">M</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">agari il percorso corporeo, di
consapevolezza corporea è in realtà la fine e non l’inizio del “percorso”, come
potrebbe sembrare.</span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXeSzPbdXKDma6ZKtM0Vkig8lu7VVjgALXpnb5TjFTiZeMfb0-4yz5xY0fKvlcHgY3CCRqUUTwpsn_KYSqSrbND9qd-90CDSJBJ6w1nAug1zIjm_B7-DJWThqHIgMCjZSXzQxd1gl9t7s1lkv9ayb4vXuS0Zsmjvhgu2BRKHnCbVic2Nk7TnXuOR2CSE2q/s1024/IMG-20231102-WA0023.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="1024" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXeSzPbdXKDma6ZKtM0Vkig8lu7VVjgALXpnb5TjFTiZeMfb0-4yz5xY0fKvlcHgY3CCRqUUTwpsn_KYSqSrbND9qd-90CDSJBJ6w1nAug1zIjm_B7-DJWThqHIgMCjZSXzQxd1gl9t7s1lkv9ayb4vXuS0Zsmjvhgu2BRKHnCbVic2Nk7TnXuOR2CSE2q/s320/IMG-20231102-WA0023.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Magari, all’improvviso, si affacciano al praticante delle
forze misteriose, sorta di fata morgana del deserto, un’ombra scaraventata da
un piccolo evento.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">I</span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">n queste settimane, autunno
che si fa avanti prepotente, il mio “sentire” è un campo di battaglia impegnato
a respingere i ricordi petulanti e intrusivi di certezze passate. Questa quasi
ossessione è certo una distrazione, mi protegge dal pensare, dall’ascoltare
qualcos’altro. Ma cosa? Senza questi ricordi, cosa entrerebbe dentro di me –
corpo?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Sono movimenti di leggerezze e pesantezza, di fluidità e contratture.
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">I</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">mparo e reimparo di nuovo che i
nostri sensi esistono solo come potenzialità e successivamente si evolvono in
risposta a stimoli ed esperienze. La percezione tattile e il senso del
movimento sono allocati in ogni cellula del corpo. È attraverso i sensi che
riceviamo informazioni dal nostro ambiente interno, noi stessi, e da quello
esterno, gli altri e l’ambiente in cui viviamo. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDnhxMyLH0_XviqxOGdfsjXk-oO-UZXvsX3VEzevftl_QzX1zWuQUDIvkcfOHUve0CZg-GXbllYof8i_TJEIiGfWWHg7OtNl89ConY2OCmhzHpcSzdSEKLrBzvOOdgzg0fhnUIzqQotnslbsfhilSeynh_c4_R9LbEmL5cAEfN9a_2CaLgs6CCInextA9l/s925/IMG-20231102-WA0029.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="925" data-original-width="685" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDnhxMyLH0_XviqxOGdfsjXk-oO-UZXvsX3VEzevftl_QzX1zWuQUDIvkcfOHUve0CZg-GXbllYof8i_TJEIiGfWWHg7OtNl89ConY2OCmhzHpcSzdSEKLrBzvOOdgzg0fhnUIzqQotnslbsfhilSeynh_c4_R9LbEmL5cAEfN9a_2CaLgs6CCInextA9l/w148-h200/IMG-20231102-WA0029.jpg" width="148" /></a>Il modo in cui distilliamo, modifichiamo, stravolgiamo,
accettiamo, respingiamo e utilizziamo tali informazioni fa parte della
percezione. La percezione è un’esperienza totale. E’ un processo fisicoemotivo
di interpretazione delle informazioni basato sulle esperienze passate, sulle
circostanze presenti e sulle aspettative future.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">oi c’è la sfida di saper
trasferire quello che incontro ed imparo in questi seminari nel mondo fuori da questi
gruppi, fuori da queste mura.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Comincio a dare poca importanza a come le cose siano,
quanto piuttosto a essere in uno stato di stupore per il fatto che le cose
siano, esistano. Mi muovo da solo, in coppia, nel gruppo; trovo le distanze, le
separazioni che si sono cristallizzate nel sospiro in cui ha fatto irruzione la
chiusura. Riesco a sentirmi, a diventare completamente vivo e ad aprire il
getto della mia energia a pieno volume. Gioco, danzo, fluttuo, a volte stregone
altre bambino, a volte guerriero altre amante. Muscoli del corpo rilasciati e
rapidi, per quanto consente l’età, certo. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Ogni pensiero disordinato che mi distrae e mi disturba si
presenta come sintomo dello squilibrio con il mio ambiente abituale; se la
mente resiste allo scorrere della vita, sorgono i pensieri dissonanti,
infidi.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">O</span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">rmai da decenni ho appreso che
per sapere chi si è, occorre sapere cosa si sente, ed ognuno è il suo
personale, non omologabile, corpo senziente.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Tanto più siamo noi - corpo, più siamo a contatto con la
realtà, perché è <b><span style="color: #fcff01;">solo la percezione del nostro corpo l’unico modo di farci
esistere nel mondo</span></b>. Là dove è intralciata, quando non interrotta, questa
unità esistenziale tra il sé e il corpo, si manifesta il germe della nevrosi,
del cosiddetto “mal di vivere” e le sue espressioni più disturbanti e malsane.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFyv_AQcXrYSxVS0YZCLTbz7ZYwrfYDae1SdD9e6YDw0Gqt-APWLDg1x6ZsyYAYARFiL9J1aWDZBlsnAlycgnAg6uQbLx44n-1DiEJ7UMHE_FlDM2YzOPJOrxvjHtThWYXUXE_BK8EuFvZMIWrYv0Dp5sMOJy0_erPPHJaM3NtIYE4II44Ns2X0GowZ4SN/s707/IMG-20231102-WA0013.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="557" data-original-width="707" height="158" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFyv_AQcXrYSxVS0YZCLTbz7ZYwrfYDae1SdD9e6YDw0Gqt-APWLDg1x6ZsyYAYARFiL9J1aWDZBlsnAlycgnAg6uQbLx44n-1DiEJ7UMHE_FlDM2YzOPJOrxvjHtThWYXUXE_BK8EuFvZMIWrYv0Dp5sMOJy0_erPPHJaM3NtIYE4II44Ns2X0GowZ4SN/w200-h158/IMG-20231102-WA0013.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Si tratta di imparare il potere magico ed ipnotico
dell’arte del corpo, del movimento, e con essa raccontare storie; quelle storie
che non si possono insegnare, si possono solo sentire in noi, nella nostra
interiorità e nella nostra immaginazione più profonda e poi condividere tra
gesti e respiri e balzi e scarti e avvitamenti.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Ogni esistenza è traboccante di silenzi e misteri, di
nascondimenti ed occultamenti, dove si gioca la dicotomia tra vita interiore,
emozioni autenticamente provate, e vita esteriore.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">E</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">cco, tra momenti intensi di
Danzaterapia nel gruppo condotto da <b><span style="color: #fcff01;">Arianna</span></b> e <b><span style="color: #fcff01;">Marina</span></b>, incontri
sul terreno flessibile del Laban Movement Analysis, esplorazioni accurate di
Body Mind Centering, dallo sfondo emerge in figura prepotente il carro delle
Arti Marziali. Volteggi ed avvitamenti dell’esoterico Pa Kwa, figure sinuose
del Tai Chi Chuan, letali assalti del primitivo Taiki Ken, contatto estremo,
invadente del Kali filippino, corpo energetico e possente del Chi Kung… lo <b><span style="color: #fcff01;">Spirito
Ribelle</span></b> sale alla ribalta.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQXPdy6U9N48j3qts9UpRoc8Ya698qWvg8froPW_JPimllljvk4pRkfOOm41Fv1jOBkXYRoaeZ0CyKmZjIC1DQY-_gqwm5TBZr8T6_jGg6wGQOLVhA7am9UuCZFW5VYmzbs5BpUgelq8nVS4U7xiyDhEpGxlShnyUmmMMb-h1a5kuLvRQ3YqcinNXJa-QS/s503/IMG-20231102-WA0090.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="503" data-original-width="434" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQXPdy6U9N48j3qts9UpRoc8Ya698qWvg8froPW_JPimllljvk4pRkfOOm41Fv1jOBkXYRoaeZ0CyKmZjIC1DQY-_gqwm5TBZr8T6_jGg6wGQOLVhA7am9UuCZFW5VYmzbs5BpUgelq8nVS4U7xiyDhEpGxlShnyUmmMMb-h1a5kuLvRQ3YqcinNXJa-QS/w173-h200/IMG-20231102-WA0090.jpg" width="173" /></a>Tutto ciò ora lo metto al servizio del mio percorso
marziale, al servizio dei miei compagni di viaggio verso <b><span style="color: #fcff01;">Poteri Potenti</span></b>.
Da subito.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">PS</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">) </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Mostra di Rodin</span></b><span style="font-size: 10pt;">, al
Mudec. Le sculture avvolgenti, flessuose e potenti insieme, richiamano
apertamente il danzare ed il suo linguaggio. Anni or sono lessi di </span><b style="font-size: 10pt;"><span style="color: #fcff01;">Isadora
Duncan</span></b><span style="font-size: 10pt;"> e di come fu spartiacque tra danza classica e danza moderna; lessi
degli esercizi tecnici come “</span><i style="font-size: 10pt;">mezzi e non un fine</i><span style="font-size: 10pt;">” (R. Garaudy “Danzare
la vita”); lessi del suo ispirarsi ai fenomeni naturali quali onde e vento e nuvole.
Qui, in queste sculture, emerge chiaramente come l’incontro tra lei e Rodin
abbia fortemente influenzato lo scultore e le sue opere. Sugli schermi, poi,
scorrono le immagini di coreografi a loro volta ispiratisi a Rodin. Tra loro,
vedo Anna Halprin e le sue performance. Qualche attimo di commozione
ricordando, molti anni addietro, quando con lei entrai in contatto, lo scambio
di parole e di materiale didattico, i miei primi faticosi passi in un mondo di
corpo e movimento che non era il mio. Sono proprio contento di aver proseguito
e di fare del mio percorso marziale terreno di semina anche del patrimonio
corporeo che va sotto il nome di “danza”.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYfA0MxS40zp2JN-tIdAFXQxps9S2D6qfjNYunLylJr2T-hiq7aPInp9Dgs0oxKF59aWDhD7bvDvT8Xnh-maqtLExXY1ch3ACq1IYBENN2noIRdQIBnOuuR7R-lXfaCezNx7V_81vTyoFs07KWCaP53nOjd8Dy6m6jxzdGsT-wRMxLjj1EBK01PtOfbkHT/s763/IMG-20231102-WA0018.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="763" data-original-width="694" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYfA0MxS40zp2JN-tIdAFXQxps9S2D6qfjNYunLylJr2T-hiq7aPInp9Dgs0oxKF59aWDhD7bvDvT8Xnh-maqtLExXY1ch3ACq1IYBENN2noIRdQIBnOuuR7R-lXfaCezNx7V_81vTyoFs07KWCaP53nOjd8Dy6m6jxzdGsT-wRMxLjj1EBK01PtOfbkHT/s320/IMG-20231102-WA0018.jpg" width="291" /></a></div><br /></div><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><p></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-9695646289654650482023-11-02T08:58:00.000-07:002023-11-02T08:58:03.735-07:00Una Paola Cortellesi strapompata e per “anime belle”<p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">C</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">erto non è facile entusiasmarsi
per una pellicola dopo aver visto, nel giro di poche settimane,</span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Felicità</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">scritto,
diretto ed interpretato da Micaela Ramazzotti</span><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Autentica e forte storia di forza e fragilità femminile,
dove una magnifica Ramazzotti giganteggia nel degrado umano maschile e sociale.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQH-OgW3a6_1Q9G5vHBGBnKzE6uYD3WF9FWj1Im0JkVBZDbAL0BKhnCyduuGQ1omkpNuzGvDqOey42w72YV1Pr7bz9M42v3gnJLb7v4HsIUnVlGdd4t0KfOUrHWl7ecjKYrsHWjGNMXqLwUgOaPa-Y0jt0QW3Ysj93GkCHsDUHlb-6RIrJ5HfiFihggn6s/s268/Felicit%C3%A0.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="268" data-original-width="188" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQH-OgW3a6_1Q9G5vHBGBnKzE6uYD3WF9FWj1Im0JkVBZDbAL0BKhnCyduuGQ1omkpNuzGvDqOey42w72YV1Pr7bz9M42v3gnJLb7v4HsIUnVlGdd4t0KfOUrHWl7ecjKYrsHWjGNMXqLwUgOaPa-Y0jt0QW3Ysj93GkCHsDUHlb-6RIrJ5HfiFihggn6s/w140-h200/Felicit%C3%A0.jpg" width="140" /></a></div><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">The
Palace</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">diretto
da Roman Polański.</span><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Favola realistica e grottesca di cui ho scritto qui nel
blog<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirMk6LOpsG2VvBGwmrTsIe5BnSou4O2lu65og_xYQ-ptnsLBohYYp2wGSjcD3HRRXZfDCs96VIxSNukfEVe7guPGptkdtr06D8RarA3TAp28u95G450g5Cv9iiW5_wORPLh9-IJvcBL2NFTmfYGl4OsH9ewmPQ1ohNA3d2WEXinClxHUJVAIJruxxuTMv7/s268/the%20palace.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="268" data-original-width="188" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirMk6LOpsG2VvBGwmrTsIe5BnSou4O2lu65og_xYQ-ptnsLBohYYp2wGSjcD3HRRXZfDCs96VIxSNukfEVe7guPGptkdtr06D8RarA3TAp28u95G450g5Cv9iiW5_wORPLh9-IJvcBL2NFTmfYGl4OsH9ewmPQ1ohNA3d2WEXinClxHUJVAIJruxxuTMv7/w140-h200/the%20palace.jpg" width="140" /></a></div><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">(https://tiziano-cinquepassineldestino.blogspot.com/2023/10/the-palace.html)<o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Dogman</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">scritto
e diretto da Luc Besson</span><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgExmff-njSDVXdGrLAsE75LWadasLp7A4uEmFa_vtluGk5Z6g4HR2olwz1oh1ChmyfsEldmghHz925h7p5wBnu3s5tOCR4s1Elz3A4SJgJ6KmI5-Kan1cTwmtQOS_MU6Fq_5WQhLhgJjyW3fE20QfXc4t4Sz9blVKzSgOUeyMHhm17mYvtpk7_mNGVfp58/s268/dogman.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="268" data-original-width="188" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgExmff-njSDVXdGrLAsE75LWadasLp7A4uEmFa_vtluGk5Z6g4HR2olwz1oh1ChmyfsEldmghHz925h7p5wBnu3s5tOCR4s1Elz3A4SJgJ6KmI5-Kan1cTwmtQOS_MU6Fq_5WQhLhgJjyW3fE20QfXc4t4Sz9blVKzSgOUeyMHhm17mYvtpk7_mNGVfp58/w140-h200/dogman.jpg" width="140" /></a></div><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">Capolavoro di forza e umanità, trasgressione e
orgoglio</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">. Film che ho visto da solo ed è stato bene così, perché ho
potuto lasciar danzare dentro di me emozioni urlanti e strani rivoltamenti del
“passeggero oscuro” che mi abita da sempre. Film che avrei potuto vedere solo
avendo accanto quel mio caro amico che ben conosce il dramma ed il potere delle
forze oscure e, con lui solo, avremmo scambiato parole di sangue, forza e
vendetta, parole vere e crude.</span><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"> <b>Un film imperdibile</b></span><span style="font-size: 10pt;">.<o:p></o:p></span></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">er<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">C’è
ancora domani</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">diretto
ed interpretato da Paola Cortellesi</span><o:p></o:p></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuH78MQQHwOb8KjHvamhIPOSLGNX9vbMDwPxuXGt8Sj2bb1_AN2iMeeJTooEGY_9wHN30z9FWhzedPYSqduDB5nbe7lq7UBK1niZ3R11XwLqY68cIhFxClhyphenhyphenBd0b9VUN-MVwuDCa07qRNlv9ftfY-e6ZjMPQWh9Q9HRUUwL94OpkzfIOEq99WIlIMhbocg/s268/c'%C3%A8%20ancora%20domani.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="268" data-original-width="188" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuH78MQQHwOb8KjHvamhIPOSLGNX9vbMDwPxuXGt8Sj2bb1_AN2iMeeJTooEGY_9wHN30z9FWhzedPYSqduDB5nbe7lq7UBK1niZ3R11XwLqY68cIhFxClhyphenhyphenBd0b9VUN-MVwuDCa07qRNlv9ftfY-e6ZjMPQWh9Q9HRUUwL94OpkzfIOEq99WIlIMhbocg/w224-h320/c'%C3%A8%20ancora%20domani.jpg" width="224" /></a></div><b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;"><br /></span></span></b><p></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; text-align: left;">si sono entusiasmate, fino al parossismo totale, intere
schiere di critici.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">“Mai retorico, mai banale”. “Universale, necessario,
commovente e battagliero”.” Necessario, provocatorio e attualissimo” sono solo
alcune delle sperticate lodi che i critici cinematografici dedicano alla
pellicola. Solo alcuni riservandosi, nel corpo dell’articolo, di accennare ad
un certo atteggiamento “piacione” che strizza l’occhio al perbenismo ed al politicamente
corretto ora in auge, ad una scrittura divulgativa fatta apposta per
solleticare i gusti di un pubblico (femminile) alla costante ricerca di
assicurazioni in stile Me Too, di consolazioni per una loro vita privata
sentimentale e familiare probabilmente lontana dai sogni coltivati in gioventù
e di cui incolpano i maschi ed il maschile sempre “brutto e cattivo”, di un
femminismo di copertina (<b>1</b>).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">ersonalmente, ho trovato la
pellicola gradevole, ben recitata da tutto il cast di attori. Gradevole e nulla
di più.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Forse i critici che l’hanno osannata sono tutti under sessanta
e non hanno mai visto né sentito parlare di “Il cappotto” (certo, qui ci si
poggia sul libro di Nikolaj Gogol) o “Ladri di biciclette” e “Sciuscià”, in cui
si sente la mano di Vittorio De Sica (Il De Sica bravo, non il figlio p…a), o
“Miracolo a Milano” (l’indimenticabile Paolo Stoppa), vere testimonianze della
società italiana del dopoguerra.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Forse il pubblico (femminile) che si entusiasma così tanto
per la Cortellesi non ha mai visto l’Anna Magnani di “Roma città aperta”, o di
“Assunta Spina (qui, alle spalle, ci sta il lavoro teatrale di Salvatore Di
Giacomo).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Probabilmente ha ragione chi costantemente mi ammonisce
che, in ogni palcoscenico dell’arte, accanto ai grandi, ai capaci, c’è posto
anche per i meno grandi, e pure per i meno, molto meno grandi e capaci. Ed io
ne convengo, ma mi riservo, come ho fatto anche in questi mesi, di andare ai
concerti di Petra Magoni e Bob Dylan e Lakecia Benjamin, non certo di Ligabue,
Mengoni e carrozzoni vari e di schifare, anche solo per ragioni musicali, X
Factor e il festival di San Remo!!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">So che qualsiasi film ha lo scopo di piacere e vendere,
trarre profitto economico e di notorietà per gli autori, e, in questo, “C’è
ancora domani” riesce pienamente.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">In una società ormai assuefatta e piegata sul linguaggio ed
i tempi televisivi ci sta apprezzare la pellicola, saltando a piè pari su belle
fanciulle con le ascelle perfettamente depilate, cosa del tutto irrealistica in
quegli anni, ma la cui visione avrebbe probabilmente disturbato le signore e
signorine bene del pubblico rendendo loro difficile immedesimarsi nelle eroine,
o lo stonato ed impossibile intervento “esplosivo” del soldato USA nella
vicenda: Tra scrittori e sceneggiatori non c’era nessuno in grado di risolvere
la questione in modo meno forzato e ridicolo? Vogliamo generosamente chiamarla “licenza
poetica”?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">I</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">nsomma, un film tutto sommato
gradevole, con qualche bella intuizione (su tutte, la violenza manesca
interpretata a ritmo di tango) figlio dei tempi consumistici e ruffiani di
oggi. Quelli dove Tiziano Ferro raccoglie consensi ed applausi per il suo coming
out ma continua a scrivere e cantare dedicando i suoi pezzi alle fanciulle: Si
sa mai di perdere fans e soldi!! Quelli dove ognuno spara certezze e giudizi su
tutto e tutti senza sapere nulla dell’argomento o solo quello orecchiato in
qualche programma TV. Quelli dove nessuno legge più libri arrotolando la
pigrizia mentale sui podcast.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Q</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">uelli dove una <b><span style="color: #fcff01;">brava e bella
Cortellesi</span></b>: Sa cantare, sa recitare, sa essere spiritosa, ed è pure bella!! ha
tutto il diritto di emergere, visto anche quanti e quante raccomandati calcano
immeritatamente la via del successo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>1</b>. Con i fiumi di inchiostro sparsi sul femminismo e le valanghe
di pubblicazioni sul tema, come mai non esiste alcuna traduzione in lingua
italiana dei libri di Camille Paglia, omosessuale e femminista storica? Sarà
per le sue idee del tutto avverse al trito conformismo dilagante che certo non
può tollerare affermazioni quali: “<i>L'attivismo nero si è ispirato alle
profonde tradizioni spirituali della chiesa a cui la retorica politica gay è
stata ostile in maniera infantile. Stridulo, egoista e dottrinario, l'attivismo
gay è completamente privo di prospettiva filosofica</i>.“ “<i>Nulla definisce
meglio la decadenza dell'Occidente che la nostra tolleranza dell'omosessualità
aperta e del transessualismo</i>.“ “<i>La natura esiste, piaccia o no; e nella
natura, la procreazione è una sola, regola implacabile</i>”. “<i>Lasciare il
sesso alle femministe è come andare in vacanza lasciando il tuo cane ad un
impagliatore</i>”. Che dire, poi, del femminismo radical chic italiano che fiancheggia
attivamente le più ignobili campagne golpiste al servizio dell’imperialismo USA
e della borghesia compradora latinoamericana? “NON UNA DI MENO” e “Se Non Ora
Quando” che elogiano Maria Corina Machado, la golpista di estrema destra amica
personale di George Bush. Movimenti femministi che si definiscono genericamente
“Movimento delle Donne” abbandonando ogni visione rivoluzionaria del mondo per
dedicarsi anima e corpo alla guerra agli uomini. Movimenti femministi che hanno
abiurato il pensiero di donne rivoluzionarie come Clara Zetkin, Emma Goldman e
Alexandra Kollontaj per riferirsi a “personaggi deteriori, grotteschi e auto-caricaturali
come Donna Haraway, Naomi Wolf o Maria Galindo”. (in “Marx21” 28.11.2019)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /><br /><br /><br /></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-91834797954963577502023-10-27T02:23:00.001-07:002023-10-27T02:26:06.846-07:00Poveri in tutto e di tutto<p> <i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01;">“<b>Come la povertà di parole impoverisce
l’intelligenza</b>.</span></span></i></p>
<p class="MsoNormal"><i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Il rapporto fra ricchezza delle parole e
ricchezza di possibilità è dimostrato dalla ricerca scientifica, medica e
criminologica: i ragazzi più violenti possiedono strumenti linguistici scarsi e
inefficaci, sul piano del lessico, della grammatica e della sintassi.<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal"><i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Non sono capaci di gestire una conversazione,
non riescono a modulare lo stile della comunicazione – il tono, il lessico,
l’andamento – in base agli interlocutori e al contesto, non fanno uso
dell’ironia e della metafora. Non sanno sentire, non sanno nominare le proprie
emozioni. Spesso, non sanno raccontare storie. Mancano della necessaria
coerenza logica, non hanno abilità narrativa: una carenza che può produrre
conseguenze tragiche nel rapporto con l’autorità, quando è indispensabile
raccontare, descrivere, dare conto delle ragioni, della successione, della
dinamica di un evento.<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal"><i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">La povertà della comunicazione, insomma, si
traduce in povertà dell’intelligenza, in doloroso soffocamento delle emozioni.
Questo vale a tutti i livelli della gerarchia sociale, ma soprattutto ai gradi
più bassi. Quando, per ragioni sociali, economiche, familiari, non si dispone
di adeguati strumenti linguistici; quando le parole fanno paura, e più di tutte
proprio le parole che dicono la paura, la fragilità, la differenza, la
tristezza; quando manca la capacità di nominare le cose e le emozioni, manca un
meccanismo fondamentale di controllo sulla realtà e su se stessi. La violenza
incontrollata è uno degli esiti possibili, se non probabili, di questa carenza.
I ragazzi sprovvisti delle parole per dire i loro sentimenti di tristezza, di
rabbia, di frustrazione hanno un solo modo per liberarli e liberarsi di
sofferenze a volte insopportabili: la violenza fisica”.<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">(G. Carofiglio in “La nuova manomissione delle parole” cit.
https://bodythinking.com/it/linguaggio/piu-parole-piu-possibilita/)<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6DnrXSAaehDUNQc2E5hx0v4CnU1ZPjXFxBQA9xTIe-wk8_RyrZhEdrPDes6Ms4Q0SrajwS3DcrXgS0x_qakIhi719P_n1NvyODh1ARXKzZZOpph1ZVvPviEqGhzCh3CL7NYYYsaz_4V7ufgjQ1B-Vcpq5ko-zFsiXjqPadpimtITV3pybCNnvrYirrc0u/s1561/Atteggiamento%20libero%204%20P.%20Masserini.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1561" data-original-width="1545" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6DnrXSAaehDUNQc2E5hx0v4CnU1ZPjXFxBQA9xTIe-wk8_RyrZhEdrPDes6Ms4Q0SrajwS3DcrXgS0x_qakIhi719P_n1NvyODh1ARXKzZZOpph1ZVvPviEqGhzCh3CL7NYYYsaz_4V7ufgjQ1B-Vcpq5ko-zFsiXjqPadpimtITV3pybCNnvrYirrc0u/s320/Atteggiamento%20libero%204%20P.%20Masserini.jpg" width="317" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Atteggiamento Libero 4 P. Masserini</td></tr></tbody></table><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">E la
povertà, la stereotipia del corpo,</span></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">del
movimento?</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">E</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgps0HfVD-Wa5qrL_jgN0kGhjiq3yuzsSWA3NxBQngoybkUFVBVnXJ3F20XLr4ZJDp4czU9rfJUprhkLd7CgFDRhn8gXjniJb9AQGSqvWuedwLo8txFIAnSoAxhjE7kZWv67T5fwzj4ZQH2OCdJN0P82mvpeBeo5mqAXsHqKQNX41pKis1yLxCUG87X9fLe/s396/Senza%20titolo%20G.%20Baglieri.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="396" data-original-width="300" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgps0HfVD-Wa5qrL_jgN0kGhjiq3yuzsSWA3NxBQngoybkUFVBVnXJ3F20XLr4ZJDp4czU9rfJUprhkLd7CgFDRhn8gXjniJb9AQGSqvWuedwLo8txFIAnSoAxhjE7kZWv67T5fwzj4ZQH2OCdJN0P82mvpeBeo5mqAXsHqKQNX41pKis1yLxCUG87X9fLe/w151-h200/Senza%20titolo%20G.%20Baglieri.jpg" width="151" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Senza titolo G. Baglieri</td></tr></tbody></table>sseri umani che sono
“incarnati”, che <b><span style="color: #fcff01;">sono sempre e ovunque corpo</span></b>, come si riducono reiterando
gesti quotidiani, di lavoro o di studio, sempre uguali e ripetuti nel tempo?
Come si riducono reiterando gesti di palestra o di sport ciclici? Reiterando
gesti che imitano sequenze fisse di altri gesti copiati da uno schermo di
computer o da un docente “in cattedra”? Come si riducono pedalando forsennati
su biciclette fisse, ferme o camminando rapidi su pedane che li lasciano sempre
lì, nello stesso posto?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Che ricchezza ed intelligenza e plasticità di relazioni
sono in grado di offrire, di affrontare? Che pochezza di “<i>stili di
comunicazione</i>” (ibid) sanno portare nella società, nelle relazioni
affettive, sentimentali?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">La vetrinizzazione dei corpi, il narcisismo dilagante e
sfrontato, che c’azzeccano con il benessere e il bellessere? L’alienazione
insita in queste pratiche di corpo oggetto, dove sta portando?<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">“Il
corpo è l’oggetto psichico per eccellenza, il solo oggetto psichico”</span></i></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">(J.P.
Sartre in "L’essere e il nulla")<o:p></o:p></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggGReRu72hCBRzntzQ5XOlGyZe6F5liiQfDPZxg7Jh_c-a_-ZZ4DA4a6GfykLMV_NTLz2QMCo_ebB1uca7F8yLw6af0zW-0J9wx3g2iiRsUtxCtjPFmze31XRVu39I64rB_Ucgm9Knh6g-mzwyQVzQY63-ySfVqDcAdA0NEC0L8CCyed-fMKz88UyD2cqD/s550/Corridori%20R.%20Delaunay.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="427" data-original-width="550" height="248" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggGReRu72hCBRzntzQ5XOlGyZe6F5liiQfDPZxg7Jh_c-a_-ZZ4DA4a6GfykLMV_NTLz2QMCo_ebB1uca7F8yLw6af0zW-0J9wx3g2iiRsUtxCtjPFmze31XRVu39I64rB_Ucgm9Knh6g-mzwyQVzQY63-ySfVqDcAdA0NEC0L8CCyed-fMKz88UyD2cqD/s320/Corridori%20R.%20Delaunay.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Corridori L. Delaunay</td></tr></tbody></table><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; text-align: left;">Occorre, allora, riferirsi a quelle poche isolate voci che
praticano di corpo vissuto, esperito, </span><b style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; text-align: left;"><span style="color: #fcff01;">di Leib di contro a Korper</span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; text-align: left;">, per
contrastare l’allenamento, l’addestramento, di stampo ginnico-fascista
verniciato di modernismo e cultura USA, quello per animaletti da circo, quello
povero perché uguale per tutti, non rispettoso dell’individualità, dell’unicità
del soggetto. E anche quando ci sia il personal trainer a seguirti, lui segue
un corpo oggetto, un corpo macchina, non un corpo olistico che si emoziona,
ama, odia, che</span><span style="color: #fcff01; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; text-align: left;"> <b>ha dentro di sé</b> </span><b style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; text-align: left;"><span style="color: #fcff01;">un passato che lo ha plasmato
fisicoemotivamente ed aspira ad un futuro che lo plasmerà fisicoemotivamente.</span></b></p>
<p class="MsoNormal"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLakgk0XeZziUhS_4MTEY0Sx0ye287284NTQLCkSalTSic7725jbA1M9KH2SC3K9bBWTNgkEsihUMvz9rV6eigrgxwSlvBent4OsuHmABxOnh_t0lULR2NjV3vUmMJ0I-ggy7OP8Fq5mtaJxv-VQWZ4KX3-z1wXeH5iIlmG2wm4951b_xeQVkHFlsPQHF3/s500/La%20lotta%20bretone%20P.%20S%C3%A9rusier.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="397" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLakgk0XeZziUhS_4MTEY0Sx0ye287284NTQLCkSalTSic7725jbA1M9KH2SC3K9bBWTNgkEsihUMvz9rV6eigrgxwSlvBent4OsuHmABxOnh_t0lULR2NjV3vUmMJ0I-ggy7OP8Fq5mtaJxv-VQWZ4KX3-z1wXeH5iIlmG2wm4951b_xeQVkHFlsPQHF3/w159-h200/La%20lotta%20bretone%20P.%20S%C3%A9rusier.jpg" width="159" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La lotta bretone P. Sérusier</td></tr></tbody></table><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">A</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">ttenzione, perché l’individuo
è corpo in azione e la mancanza di una cultura del corpo, di una consapevolezza
di sé corpo, “<i>si traduce in povertà dell’intelligenza, in doloroso
soffocamento delle emozioni</i>”, e “<i>La violenza incontrollata è uno degli
esiti possibili, se non probabili, di questa carenza</i>” (ibid)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Una consapevolezza dei transiti e delle corrispondenze tra
eventi motori, psico-emotivi e relazionali è l’unica strada percorribile per
arricchire l’intelligenza e la cultura umana, forti del sapere che un corpo
soggettivo, ogni corpo soggettivo, “<i>postula il corpo sociale</i>” (V. Bellia
in “Se la cura è una danza”).<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">“Stiamo
assistendo ad una trasformazione nel mondo dell’allenamento. Dal coaching
militare, basato sulla disciplina, all’approccio olistico e sensibile,
l’imposizione e il dolore cedono il passo al dialogo e all’ascolto”</span></i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> (in
Natkedmovement)<o:p></o:p></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaoP-aiAhGd1sRrsH-5rXiDjEzr_Wk1q3W7QtCnQv71yxLUPwBPkBkmgnHVbKmGJ5dZ2fuXK_N1MJDeRTKhe2KBqEoFBfItwQ5jU1drRx8vhp7z1iJPyOMOKyWP5rBPcJ8tNsTJ_Az7tyW3kTsiGO0xIUjI2EDe-_453P_u-P1Ju326AB7KaxzeHKYvurC/s700/L'ultimo%20tango%20J.%20Machado.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="496" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaoP-aiAhGd1sRrsH-5rXiDjEzr_Wk1q3W7QtCnQv71yxLUPwBPkBkmgnHVbKmGJ5dZ2fuXK_N1MJDeRTKhe2KBqEoFBfItwQ5jU1drRx8vhp7z1iJPyOMOKyWP5rBPcJ8tNsTJ_Az7tyW3kTsiGO0xIUjI2EDe-_453P_u-P1Ju326AB7KaxzeHKYvurC/s320/L'ultimo%20tango%20J.%20Machado.jpg" width="227" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'ultimo tango J. Machado</td></tr></tbody></table><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; text-align: left;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><b>A</b></span></span><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; text-align: left;">llora, accanto alle altre voci solitarie che sanno di
corpo, di soma, di movimento, di individuo persona, che canti forte anche la
nostra voce, voce </span><b style="font-family: Arial, sans-serif; text-align: left;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Spirito Ribelle</span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; text-align: left;">: Pochi, ma buoni.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1-FGSAgI3d0SqrExiTP6ioFVYYQOTL4OfdvgvvMlW76TlJHKBioplu9b52_bEkNuTFWZ2KIpxGlEqZ_RvARHyv9bXd6NN3Ej-yqVEYzGQDjB-mf3zo5AYkrZAkLwTKbOkBVBLtB-JU5CD3eNGvBYGPFs-rrGGRUZSV7_iwU9rgb67K3DU-OHibxFBLcwF/s268/Pugili%20A.%20Seguri.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="268" data-original-width="188" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1-FGSAgI3d0SqrExiTP6ioFVYYQOTL4OfdvgvvMlW76TlJHKBioplu9b52_bEkNuTFWZ2KIpxGlEqZ_RvARHyv9bXd6NN3Ej-yqVEYzGQDjB-mf3zo5AYkrZAkLwTKbOkBVBLtB-JU5CD3eNGvBYGPFs-rrGGRUZSV7_iwU9rgb67K3DU-OHibxFBLcwF/w224-h320/Pugili%20A.%20Seguri.jpg" width="224" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pugili A. Seguri</td></tr></tbody></table><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /><br /><br /><br /><br /><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYPBfkJB7ip4tBAo-eFWngE29Ai1Nw26b2IFP8xkGoKEgfo4jZcILNmP98jUv4jpZshJfVGrqrAdd2CPMCsgBj10OXQ9V4jL-1RCJ9hmctsV83-aWb1V3RtEjsUAZK94s99beKbm9KLVDcXnzHd3cLe92_vuX6_CqTyhsXEPmQ7gtabZrlM1BxGNhOlgEY/s1024/Studi%20di%20un%20corpo%20umano%20U.%20Boccioni.webp" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="878" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYPBfkJB7ip4tBAo-eFWngE29Ai1Nw26b2IFP8xkGoKEgfo4jZcILNmP98jUv4jpZshJfVGrqrAdd2CPMCsgBj10OXQ9V4jL-1RCJ9hmctsV83-aWb1V3RtEjsUAZK94s99beKbm9KLVDcXnzHd3cLe92_vuX6_CqTyhsXEPmQ7gtabZrlM1BxGNhOlgEY/s320/Studi%20di%20un%20corpo%20umano%20U.%20Boccioni.webp" width="274" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Studi di un corpo umano U. Boccioni</td></tr></tbody></table><br /></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><p></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-35492079760206597402023-10-23T02:37:00.001-07:002023-10-23T02:37:58.196-07:00Così semplici<p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">S</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;">emplice, che non vuol dire
facile.</span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">ratico ininterrottamente </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Arti
Marziali</span></b><span style="font-size: 10pt;"> <b><span style="color: #fcff01;">dal lontano 1976</span></b></span><b style="font-size: 10pt;">, </b><span style="font-size: 10pt;">e da tempo è ridotta al lumicino la
speranza di trovare occasioni di formazione e approfondimento marziale davvero
di qualità, tra pratiche a volte ridondanti e altre del tutto scorrette;
Maestri e Sifu magari di per sé capaci ma sempre più spesso incapaci di
condurre un gruppo, di stimolare le potenzialità dell’allievo, di usare una
didattica efficace, ovvero maieutica e libertaria. Allora mi rivolgo, come
faccio da decenni, a pratiche motorie fuori dal mondo marziale (</span><b style="font-size: 10pt;">1</b><span style="font-size: 10pt;">) alle
quali prima dedicavo una piccola parte delle mie attenzioni, e che ora sono
diventate un potente strumento di conoscenza e crescita.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">L’autunno si prospetta straordinariamente ricco di
occasioni di formazione e aggiornamento. Così, eccomi, nel giro di un paio di
mesi, a cimentarmi con: <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEginXqtTb78Yz0LryXdx8gOdaKUfHc_f208glNcNMVYuLM4ctWHh759Lyl_O5dfhANMcSD1L9m2XoArjGgdDGVGA-E9cqC1dK5aY2u1pG_L5CA6zuuNNX-n0_HJWU0uttJON-cK9wEpIRqDdl8G2fOl1NRg8NYd0_Tcg1JopU1JEVHvePT8idPBcEi6l-hf/s293/Laban.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="293" data-original-width="172" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEginXqtTb78Yz0LryXdx8gOdaKUfHc_f208glNcNMVYuLM4ctWHh759Lyl_O5dfhANMcSD1L9m2XoArjGgdDGVGA-E9cqC1dK5aY2u1pG_L5CA6zuuNNX-n0_HJWU0uttJON-cK9wEpIRqDdl8G2fOl1NRg8NYd0_Tcg1JopU1JEVHvePT8idPBcEi6l-hf/w117-h200/Laban.jpg" width="117" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Rudolf Laban</td></tr></tbody></table><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">- La novità delle pratiche <b><span style="color: #fcff01;">Laban - Bartenieff</span></b>, in
particolare “Teoria e pratica delle Qualità di Energia-Efforts”, “Teoria e
pratica dello Spazio”, “Teoria e pratica della Forma”, docente Micaela
Sapienza.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">La ripresa <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">- del mio percorso <b><span style="color: #fcff01;">Body Mind Centering</span></b>, in particolare
“Embodiment dello sviluppo, con un focus sull’embriologia in relazione ad
alcuni sistemi corporei (scheletro, organi e fluidi)”, docente, che seguo da
cinque anni, Eleonora Parrello.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">- del mio percorso di <b><span style="color: #fcff01;">Danzamovimentoterapia Espressivo Relazionale</span></b>,
avviato tre anni or sono, con il gruppo delle insegnanti lombarde e, come ogni
anno, con l’appuntamento alla presenza del fondatore, lo psichiatra e
psicoterapeuta Vincenzo Bellia.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbvuCdbWc_nOuECVulXvRIPUplE7uMnqr5RE7T9TL-Vmw5rrJVDQd6mzgork2GoI6fgL1S9iSqAVdumwnF8Wam0jGsxo60LGQH6a0u5JD7StI0SBCrwmxWVK7OsbL_XQt1fJzxe7dRYJqpwVnJ47VoDJo4a_3qxhFuASZm0DNwL7iRzAFe6mjzA3kCutDx/s1008/uomo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1008" data-original-width="567" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbvuCdbWc_nOuECVulXvRIPUplE7uMnqr5RE7T9TL-Vmw5rrJVDQd6mzgork2GoI6fgL1S9iSqAVdumwnF8Wam0jGsxo60LGQH6a0u5JD7StI0SBCrwmxWVK7OsbL_XQt1fJzxe7dRYJqpwVnJ47VoDJo4a_3qxhFuASZm0DNwL7iRzAFe6mjzA3kCutDx/w113-h200/uomo.jpg" width="113" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">R</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">icercatore che ignora la certezza
di ogni sapere, ecco che il desiderio di approfondire, anche a costo di
cambiare rotta, da decenni si è radicato in me, inficiato ogni pretesa di
verità che sia data e per sempre, occupato il mio percorso di corpo e movimento.
Insomma, la “pancia piena”, lo sfoggio opulento ed egoriferito non mi
appartengono, sono invece attraversato da quello che i samurai chiamavano Musha
Sugyo (il pellegrinaggio del guerriero alla ricerca di saperi e confronti), in
cui mi godo il viaggio più che la meta, sempre incerta, sempre in divenire. E
questo, chi mi accompagna da decenni o da pochi mesi, lo sa, lo apprezza, anche
se l’equilibrio difficile tra sapere e non sapere, non offrendo certezze
immutabili, granitiche, chiedendo sempre attenzione, passione e autocritica, ha
allontanato, in questi anni, più e più allievi.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">Una ricerca di corpo e movimento che, purtroppo, non trova
soddisfazione nel panorama marziale, a parte il profondo tesoro che è l’</span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Healing
Tao</span> </b><span style="font-size: 10pt;">del Maestro Mantak Chia, tesoro in cui da cinque anni circa affondo a
piene mani grazie alla docente Angela Chirico. Ricerca che, invece, incontro,
sempre desta e curiosa, nei corsi e seminari con il corpo e il movimento di
Arti e discipline fuori dal campo marziale le quali, ohibò, vado scoprendo
avere più di un contatto, di una somiglianza, con le Arti del combattimento.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Il corpo è sempre movimento, mutamento, e “<i>Il movimento
è cambiamento</i>” mi dice Micaela, docente di “<b><span style="color: #fcff01;">Laban Movement Analysis</span></b>”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Noi non siamo mai fermi, immobili, nemmeno siamo costretti
a stare fermi, immobili, se non da morti!!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Anche se la mente dimentica, il corpo ricorda, esso è la
mappa della vita, palcoscenico di ogni incontro, di ogni avvenimento, che lì
lascia sempre tracce perché il corpo, ogni corpo, porta addosso quel che ha
passato e muta, cambia ad ogni nuovo incontro.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Addirittura, con Eleonora ed il Body Mind Centering,
torniamo alle prime otto settimane di vita, alle memorie cellulari che
costituiscono il mistero della vita e che giacciono ancora in noi. <o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">“… le
strutture embrionali non esistono più in noi, ma i processi che le hanno
generate <o:p></o:p></span></i></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">continuano
a darci informazioni”</span></i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> (B. Bainbridge Cohen)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">I</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">l benessere, di più: Il <b><span style="color: #fcff01;">bellessere</span></b>,
è l’equilibrio tra <b><span style="color: #fcff01;">corpo, desiderio e piacere</span></b>. Nel benessere /
bellessere ci sentiamo come toccati dalla leggerezza di una mano invisibile
che, nel farci fare pace con i demoni interiori senza per questo dimenticarli,
ci dona il piacere dell’essere consapevolmente vivi.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">“Il
corpo che danza – o che attraversa il processo terapeutico – è l’immagine
spesso incoerente, a volte sfrontata e ribelle, di un soggetto che attraversa
l’avventura del cambiamento”</span></i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> (V. Bellia)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">I</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">l mio percorso di formazione prosegue,
mai si ferma e sempre si offre, in un vivace mescolare ed amalgamare di Arti e discipline
marziali e non, ai miei compagni di viaggio, compagni di <b>Spirito Ribelle</b>.
Un autunno ricco di pratiche entusiasmanti è appena iniziato e… continua nei
prossimi mesi!!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><b>1</b>. Tra le discipline extra le Arti Marziali che più mi
influenzarono ci furono <b><span style="color: #fcff01;">Feldenkrais</span></b>,<b><span style="color: #fcff01;"> Danza Sensibile</span></b> e tutto ciò che gravita
attorno alla <b><span style="color: #fcff01;">Gestalt Therapy</span></b>; ma non mi sono fatto mancare <b><span style="color: #fcff01;">Expression
Primitive, Trager, Teatro Sociale, Kinesiologia Emozionale, Danza Psichica,
Anatomia Esperienziale </span></b>e altro ancora!! <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /><br /></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2Zn4-g0lYXE51xqsxU44J2TnRpankmVzjFI7poxl-XBV33s2QvDEIcBElDa74z2c3pJyTQ1aOOM1K5ICm0y91n0j8uhzYjcs3IRDmmnzMQ2DvznLB5TngFQozAnv5XmsKX2MuCCuq045vj1yFX9YS89iUiSJkXHbCmJaSxj2zrt4DYydfDdSaxD4tsB3b/s1631/donna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1631" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2Zn4-g0lYXE51xqsxU44J2TnRpankmVzjFI7poxl-XBV33s2QvDEIcBElDa74z2c3pJyTQ1aOOM1K5ICm0y91n0j8uhzYjcs3IRDmmnzMQ2DvznLB5TngFQozAnv5XmsKX2MuCCuq045vj1yFX9YS89iUiSJkXHbCmJaSxj2zrt4DYydfDdSaxD4tsB3b/s320/donna.jpg" width="212" /></a></div><br /><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-63787939903273989782023-10-12T08:07:00.000-07:002023-10-12T08:07:17.159-07:00La posta in gioco<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlTwvXwlhwerR4cmDXlNptfMrtKkzx8zvPa11oMq8594_V17HrCsaIdFJrL83kzjdA06mFkGFsbwZ-LwnNL9i-fZoCCjdDxez5yrdo4W3oS1QdBvc_nPCO1vuW1j6e1uOLQubS3Way_JWjwc-fu3B5nsr9kPCBh_mudoDpSsEch_P9eo-GOPIfEAu05Zf4/s2406/mani.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1223" data-original-width="2406" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlTwvXwlhwerR4cmDXlNptfMrtKkzx8zvPa11oMq8594_V17HrCsaIdFJrL83kzjdA06mFkGFsbwZ-LwnNL9i-fZoCCjdDxez5yrdo4W3oS1QdBvc_nPCO1vuW1j6e1uOLQubS3Way_JWjwc-fu3B5nsr9kPCBh_mudoDpSsEch_P9eo-GOPIfEAu05Zf4/w400-h204/mani.jpg" width="400" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b><p></p><p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;"><br /></span></span></b></p><p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">I</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">l movimento, </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">noi corpo</span></b><span style="font-size: 10pt;">
in movimento, ecco il fattore indispensabile per la vita umana, per la crescita
olistica e relazionale di ogni individuo.</span></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Un
movimento che sia <b><span style="color: #fcff01;">consapevole</span></b>. Consapevole, nell’ottica che “<i>Nessun
uomo è un’isola</i>” (J. Donne), significa conoscere di sé, ma anche <b><span style="color: #fcff01;">conoscere
ciò che non si è</span></b> e provare a conoscere qualcosa dell’altro da sé. Insomma,
una buona pratica di Suishou, Maki, Chi Sao, Sujin Te, Lubud, ecc. (quegli
incontri di coppia che arricchiscono Arti quali Taiki Ken, Wing Chun, Tai Chi
Chuan, Kali, Yoseikan Budo, Pa Kwa ecc). è la strada fisica, fisicoemotiva, per
dare contenuto totale ed equilibrato all’aggettivo “consapevole”<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">”Se
sono consapevole solo di ciò che sono, ma ignoro ciò che non sono, la cosa non
funziona: non c’è equilibrio, non c’è distinzione. Io direi che si può parlare
di un embodiment ben equilibrato quando si può dire: “fino a qui sono io, da
qui in poi comincia qualcosa d’altro” <o:p></o:p></span></i></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">(B.
Bainbridge Cohen, fondatrice del Body Mind Centering)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">P</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">erché, nei corsi e seminari
che conduco”, privilegio la parola “gioco” ad esercizio? <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Ne ho già scritto in precedenti occasioni, qui mi limito a
scrivere che il giocare è una necessità fisiologica, fisicoemotiva,
fondamentale dei bambini, ma anche degli adulti; adulti che non vogliano
perdere la gioia del fare e dello scoprire.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfFhCkSkll5tP33fj8PYAT6IA4nkfFSWMo7y2_XnaTWr1B6gDvW7bbedrqitPmz-zLoBrtJxlZL8NG_e9mDBCBENyvKOENfh8lG-cc2urFcpJB50SotLG5HpIWC6ezAegt7VpF3SdvDs7nULMygJl_FCOWB0zi9Qbod0zNrZ29K8ju16aB9_D-khnOHE6L/s3532/guantoni.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2277" data-original-width="3532" height="129" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfFhCkSkll5tP33fj8PYAT6IA4nkfFSWMo7y2_XnaTWr1B6gDvW7bbedrqitPmz-zLoBrtJxlZL8NG_e9mDBCBENyvKOENfh8lG-cc2urFcpJB50SotLG5HpIWC6ezAegt7VpF3SdvDs7nULMygJl_FCOWB0zi9Qbod0zNrZ29K8ju16aB9_D-khnOHE6L/w200-h129/guantoni.jpg" width="200" /></a></div>Infatti giocare è un eccezionale strumento di apprendimento
perché implica tutte gli aspetti della personalità e si pone dentro numerose
situazioni del vivere: l’io, l’altro, le regole, il piacere, la vittoria, la
sconfitta, la lealtà, la prevaricazione, l’errore, l’egoismo, lo spirito di gruppo,
la guida, la sfida, il rischio, la paura, ecc.<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">L’incontro, che è sempre, in diversa misura, scontro
(scontro tra le mille e mille parti di sé ed anche con l’altro da sé)
caratterizzante la pratica marziale, che ne è il fulcro, gioca (eh!!) un ruolo
chiave nella crescita dell’individuo praticante: Esso è probabilmente il
miglior “gioco” possibile e praticabile!!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3dwFIQZsM-05TA8g86t-Tr-cu6w03xuWqEbZjPS5WJNw5wD-lWgMz00aFiI8RBZTToCNIkWPMSaT6XvX083iju0_r464VUYP-AIqYLyQHHBmGVaUvt0cIygvZONYGc9UJ5xNNLa12C1eLzjnLZV0_s8ZZsyEyZjN0YhaYGhJX8k9PH1TlBqVPRPoHclzc/s4608/gruppo%20Besana.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4608" data-original-width="3456" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3dwFIQZsM-05TA8g86t-Tr-cu6w03xuWqEbZjPS5WJNw5wD-lWgMz00aFiI8RBZTToCNIkWPMSaT6XvX083iju0_r464VUYP-AIqYLyQHHBmGVaUvt0cIygvZONYGc9UJ5xNNLa12C1eLzjnLZV0_s8ZZsyEyZjN0YhaYGhJX8k9PH1TlBqVPRPoHclzc/w150-h200/gruppo%20Besana.jpg" width="150" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">Q</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">uando sentiamo profondamente
il nostro <b><span style="color: #fcff01;">essere corpo</span></b>, i nostri processi percettivi si acuiscono. <b><span style="color: #fcff01;">Ascoltare
di e col corpo</span></b> è un modo per differenziarsi dagli altri nel senso che chi
ascolta <b><span style="color: #fcff01;">di e col corpo</span></b> riconosce la propria esperienza interiore e, come
tale, si offre empatico alla relazione con l’altro.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Per questo, la pratica marziale, il <o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">nostro
praticare Spirito Ribelle</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">,<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: 10pt;">è tanto ricco, appassionato e avvincente, quanto fertile di
conoscenza e trasformazione dell’individuo. E’ </span><b><span style="color: #fcff01; font-size: large;">unico</span></b><span style="font-size: 10pt;">, nel panorama
marziale italiano.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO9vC3rYrJbkgSkxJk60EBFBFiRElFOvuESeZNLddNwaG8nzuUQaW7Jdo04dqGdSb6bJL3lfvY9HEbl3SwEXx3qaIC12uA8iAC4qbliC54yBr0fVSCUcuDsUiVxYAhPUFcGl1tJdz_0rZWH4TR5YGJtwPs0eYJ-kkWUjPlK6KSP6i-0WXqnsk-claijDwd/s3131/protezioni.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2003" data-original-width="3131" height="128" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO9vC3rYrJbkgSkxJk60EBFBFiRElFOvuESeZNLddNwaG8nzuUQaW7Jdo04dqGdSb6bJL3lfvY9HEbl3SwEXx3qaIC12uA8iAC4qbliC54yBr0fVSCUcuDsUiVxYAhPUFcGl1tJdz_0rZWH4TR5YGJtwPs0eYJ-kkWUjPlK6KSP6i-0WXqnsk-claijDwd/w200-h128/protezioni.jpg" width="200" /></a></div><br /><br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuEWab3ZsX9hsT8WqHNQzZ30vgX2CuYfmj8HNnQf0GtFKH4VOjjkyYVLIvgThHi7-eMjJPFYYOZEyZGwlsYaEv6IQzMQdo330r_oxqbGr96AdM5BKs28yTlxwRbP2jSZK8ulUz-o3JIL7zKKTX5E85ZBtSHE9n5XqadkkZt9L4UWuMxpJDAHh3M9VzU9Rc/s4608/Tizi%20Brenta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="4608" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuEWab3ZsX9hsT8WqHNQzZ30vgX2CuYfmj8HNnQf0GtFKH4VOjjkyYVLIvgThHi7-eMjJPFYYOZEyZGwlsYaEv6IQzMQdo330r_oxqbGr96AdM5BKs28yTlxwRbP2jSZK8ulUz-o3JIL7zKKTX5E85ZBtSHE9n5XqadkkZt9L4UWuMxpJDAHh3M9VzU9Rc/w400-h300/Tizi%20Brenta.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-38031304662223928952023-10-09T02:36:00.004-07:002023-10-09T02:36:55.934-07:00The Palace<p><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">I</span></span></b><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 107%;"> lavori lungo la stazione
costringono i passeggeri a percorrere un tragitto che è una strettoia, tra case
e cinta di protezione dei lavori medesimi</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Li vedo, mi vengono incontro in fila indiana; volti tesi,
sguardi incupiti: Automi di carne. Molti hanno lo sguardo fisso sul cellulare,
oppure hanno cuffiette a incorniciare loro il volto, chissà se si rintronano di
musica o subiscono la nenia di un podcast, che è la versione per adulti pigri e
passivi delle favole che la mamma o il papà raccontava al suo bimbo: Non vorrai
mica fare la fatica di leggere, che è riflettere su quanto stai leggendo e
prenderti delle pause per comprendere? No, ingurgitano parole e parole in una
melassa di emozioni indistinte. Pochi, eccezioni meravigliose, si guardano
attorno;</span> <span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">nel momento che mi passano accanto paiono vivere e non
dormire, non sopravvivere: Probabilmente, notano quanto accade loro accanto,
annusano gli odori diversi che si succedono, discernono le diverse colorazioni
della luce del giorno, ascoltano la sinfonia di rumori della strada, si
relazionano con lo sguardo, la presenza di chi incontrano. Vivono, appunto. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">L</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">upo, fuori con gli amici,
Monica con amiche, eccomi seduto in platea a vedere<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: x-large;">The
Palace</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">di
Roman Polanski</span></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhopIblXXuLIQILGo1mZZP3CJva0D_nHFQ_PWpCycxQ0NELkqiqQ8o3cOQ491EQ-2erLe-gSxnKg5Gc_fqlf3-7MIHEc9AvGHn6PZ4O2d_GEp_lW8Q6NG51kjzRY8M0gLonqYvjGiK5V4YDUGi6K6pIXr-bBDNiBFFPVf7ZniGM0vNRo6Rsq60uiPWSdyT3/s268/locandina.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="268" data-original-width="188" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhopIblXXuLIQILGo1mZZP3CJva0D_nHFQ_PWpCycxQ0NELkqiqQ8o3cOQ491EQ-2erLe-gSxnKg5Gc_fqlf3-7MIHEc9AvGHn6PZ4O2d_GEp_lW8Q6NG51kjzRY8M0gLonqYvjGiK5V4YDUGi6K6pIXr-bBDNiBFFPVf7ZniGM0vNRo6Rsq60uiPWSdyT3/w281-h400/locandina.jpg" width="281" /></a></div><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">S</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">iamo alle soglie del nuovo
anno, il temuto 2000, quello del “millenium bug”, della crisi informatica, per
alcuni persino della fine del mondo. E siamo anche in un lussuoso hotel montano
per vip.<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Un piccolo mondo di persone che sono personaggi, un’umanità
corrotta e viziata, futile e ignorante, che si affolla, si incontra e si
scontra tra eccessi e stranezze, capricci e ingenuità.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Una pellicola scoppiettante, vivacissima. Non c’è la poesia
di Fellini, non c’è la follia visionaria di Bunuel ma, col tanto divertimento
che le scene suscitano, c’è un continuo succedersi ed incastrarsi di
avvenimenti sconclusionati, perversi, che sono un inarrestabile eruttare di
emozioni a scontrarsi con la voglia di riflettere, di comprendere.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Chissà se lo zelante manager dell’hotel, nel suo reggere
quello strabordante circo di mostri, sia in realtà quello che dà loro un senso,
addirittura il perno che consente alla volgarità e all’ostentazione di potere e
ricchezza dei clienti di continuare ad esistere, esistere senza soluzione di
continuità?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Chissà se l’umile e umiliato personale dell’hotel starà
sempre sottomesso? Se una ribelle canzoncina cantata sommessamente e insieme da
guardie del corpo ed inservienti non sia il preludio ad una rivolta? O finirà
lì, in una minuscola stanza senza alcuna voce potente?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Che effetto vedere lo stormo di ex giovani e belle
mostruosamente rifatte, ristrutturate, dal noto medico della chirurgia
plastica, affannarsi attorno a lui mentre è alle prese con una moglie, lei
aspetto fisico normale, affetta da Alzheimer e dunque abitante di un mondo
tutto suo, che non c’è. La normalità non può abitare e tanto meno pretendere
dignità in questo mondo di predoni dell’arricchimento, dell’ostentazione,
dell’eterna giovinezza, della pretesa libertà di soddisfare ogni voglia?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Davvero la tentazione della ricchezza facile e dunque
illecita, del lusso sfrenato, fa presa anche sul notabile di banca, su quella
piccola borghesia che dovrebbe custodire l’osservanza di disposizioni e leggi?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Le domande, sorte durante la proiezione, ora possono
sgorgare libere. Ceno da solo, in un locale tranquillo, mentre nelle vie
adiacenti brulica la gioventù chiassosa di questo terzo millennio.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Ah, che c’azzecca,</span> <span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">con questo mio commento alla
pellicola, l’ordinata e mesta fila di supini addomesticati di cui ho scritto ad
inizio? Secondo te che mi leggi?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial, sans-serif; line-height: 107%;"><span style="color: #fcff01; font-size: large;">PS</span></span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">) Leggo che molti (non tutti)
i critici cinematografici hanno stroncato la pellicola: Chi l’ha definita un
“cinepanettone, chi “commedia molto leggera e inattesa, di poche pretese”, chi
“troppo spuntato nei suoi riferimenti e grossolano nelle sue scenette”. Sono
molto contento di non essere un “critico cinematografico”, uno che con le
critiche ci porta a casa la pagnotta, ma solo un semplice appassionato. Questo
mi ha permesso di godere un’ora e mezza di grande cinema, senza quelle “seghe
mentali” e la loro … capacità (?!) di ignorare lo stile Zakopane e Stanisław
Witkiewicz o il paradosso e le ossessioni di Witold Gombrowicz, insomma di
ignorare come una certa cultura polacca possa aver influenzato il lavoro di
Polanski e Skolimowski (co sceneggiatore del film) aiutandoli a sfornare una
pellicola tanto godibile quanto (a chi interessi) di cultura alta. Altro che “cinepanettone”!!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> <br /></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVdeOmqRuJ9lxo7l3aOKK837IwlwWqf1teLYQSxYQacTBwCDkKDGGJWDzASKB_b4m47yx0c9R7uDBoOOUmFjIL4FtTT5AnpIUdxIe-uw1kitQfGaQiKeScQAC4Y0Oq8UtRIuW4jd-cCxtW4xSp01y6mwAZWLtEc6po8iK2b3liktoYT9Vrl1eRt7D5LGgx/s300/notabile.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="168" data-original-width="300" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVdeOmqRuJ9lxo7l3aOKK837IwlwWqf1teLYQSxYQacTBwCDkKDGGJWDzASKB_b4m47yx0c9R7uDBoOOUmFjIL4FtTT5AnpIUdxIe-uw1kitQfGaQiKeScQAC4Y0Oq8UtRIuW4jd-cCxtW4xSp01y6mwAZWLtEc6po8iK2b3liktoYT9Vrl1eRt7D5LGgx/w400-h224/notabile.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>Tizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.com0