tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post6514239999159379639..comments2023-10-13T00:02:36.300-07:00Comments on cinque passi nel destino: Residenziale KenshindoTizianohttp://www.blogger.com/profile/13182785091698295303noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-1550997975715271642011-10-21T01:28:18.310-07:002011-10-21T01:28:18.310-07:00Un silenzio innaturale.
O, altri suoni minimi e n...Un silenzio innaturale.<br /><br />O, altri suoni minimi e naturali, di cui noi, uomini del 2000 abituati al caos cittadino, abbiamo come perso memoria? Un ritorno all’essenza.<br /><br />Passeggio stringendo la mano di Francesca, è quasi sera e stiamo perlustrando un po’ il posto. Attorniamo il monastero e un albero lascia cadere un suo frutto al nostro passaggio. Un omaggio? Mi volto e la raccolgo, è una noce.<br /><br />La noce, che deve prima marcire affinché poi se ne possa degustare il frutto.<br /><br />E noi scendiamo nell’Ombra per poter risalirne con nuovi semi da piantare.<br /><br />Spogli di ogni maschera, con una fiaccola dinanzi a noi per far luce nel nostro profondo. Tocca a me tagliare, nel tameshigiri ed ecco, un ragno. Mi si pone davanti come a salutarmi, gli porgo il mio dito facendogli sentire la mia presenza e lui si arresta, per poi riprendere il suo cammino. Io mi alzo, riprendo il mio.<br /><br />La mia luce è spenta. La candela si è consumata.<br /><br />Nel respiro ho scoperto il mio fuoco, non ho bisogno di fiammelle, il fuoco è in me.<br /><br />Nuova consapevolezza.<br />Come il bambino appena uscito dal feto, che respira l’aria per la prima volta e gli brucia come il fuoco nei polmoni..così scopro che l’aria può danzare assieme al fuoco..un ritorno all’essenza.<br /><br />http://ilviaggiodigg.blogspot.com/Giovannihttps://www.blogger.com/profile/01610696559021900524noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-73389972403073593712011-10-18T20:40:38.836-07:002011-10-18T20:40:38.836-07:00l'acciaio come specchio e il non riconoscermi ...l'acciaio come specchio e il non riconoscermi in esso, l'estraneità di me che nasce dalla non accettazione di ciò che tale specchio mi rimanda. Si, più perturbante della tigre, del serpente, del confronto col mio emotivo magari esasperato e sofferente e sopra le righe ma almeno in parte accettato.....ma questo? quest'estraneo che mi guarda dall'altro lato dello specchio e che non capisco? e da cui non posso difendermi perche senza filtri nel mio sbattermi contro?celsohttps://www.blogger.com/profile/12401271564241672738noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8154202832701454991.post-58388909971191912982011-10-15T07:17:42.356-07:002011-10-15T07:17:42.356-07:00Ha ragione Celso, è stato proprio più duro del sem...Ha ragione Celso, è stato proprio più duro del seminario di Tai Chi! Ed è stato più duro rendersi conto che nella mia sicurezza di agire nel Gekken pensando di tagliare, in realtà avevo solo ferito e gli altri mi stavano penetrando e colpendo nel segno.<br />E nello spogliarmi di vecchi vestiti, del proprio io nel Kinorenma è stato devastante e spiazzante perchè l'incontro con l'acciaio, di cui ho fatto fatica a riconoscere il suo odore e il suo contatto, ho trovato solo il freddo della lama.<br />...OSS!chendichendi12https://www.blogger.com/profile/05977491582288149896noreply@blogger.com