“…
e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia”
(dal
film “Blade Runner”)

A volte esagerato e generoso, altre spiacevolmente
superficiale, il tutto, però, come si conviene ad una narrazione condensata in poco più di cento pagine.
Mi permetto di consigliarne la lettura … a tutti, ai
quarantenni / cinquantenni, ovvero i coetanei di Cazzullo, ma anche a chi, come
me, è un over sessanta e a chi, invece, di decenni ne ha solo un paio, o poco
più, sulle spalle. E, perché no, a quei genitori che vogliano leggere ai loro
giovanissimi figli di un passato appena prossimo ma che, per certi versi,
appare “preistoria”.
Lo consiglio perché, di agile lettura, consente uno
sguardo complessivo, attento e divertito, su mondi, avvenimenti e “culture”
dagli anni ’60 ai giorni nostri.


Su questi avvenimenti, per inciso, Cazzullo, da buon
cattolico di destra, scivola lieve e candido …
Dunque, un bel libretto che aiuta “grandi e piccini” a
ripercorrere decenni di storia, grande e piccola, del nostro “Belpaese”.
Del libro, condivido appieno l’invito al rischiare in
prima persona, all’unirsi in gruppo, in collettività, per cambiare, privato e
pubblico, del nostro vivere, del nostro ambiente, ovvero la società in cui
viviamo.
Come ben ricorda Cazzullo, per quelli come me,di cui
scrive “Quelli che vengono comunemente chiamati ‘sessantottini”, al nostro
confronto, sono una falange macedone. Chi è rimasto comunista e chi è andato a
lavorare per Berlusconi (magari dicendo di essere rimasto comunista) sono
comunque uniti da un vincolo cementato nel tempo in cui si affidava alla
comunità la vita e la morte” fare gruppo ed operare in gruppo, ha un senso
profondo che affonda nell’adolescenza e nelle esperienze intense, appunto, del
’68. La vita dello Z.N.K.R. sta lì a
mostrarlo.
Per chi è venuto dopo, la sbornia individualista ha
lasciato scorie che è certamente dura trasformare in forza piena di cambiamento
collettivo.

Preferisco sottolineare il piacere e le emozioni legati
ai ricordi che il bel libro mi ha suscitato: Anche tu hai voglia di emozionarti
?
“Trovo
che la televisione sia molto educativa, ogni volta che qualcuno l’accende vado
in un’altra stanza a leggere un libro”
(Groucho
Marx)
Post illustrato con foto scattate in un sereno pomeriggio
all’Idroscalo di Milano, con famiglia ed amici.
Nessun commento:
Posta un commento