Una “vetrina”, un sito, il nostro, che già parla, al primo sguardo, un linguaggio diverso.
Immagini e parole che sono simboli e segni, che, illusione dentro altra illusione, apparenza
che nasconde mistero, sono già una storia senza finale certo, assicurato.
E non sta a me svelare arcano ed oscuro: sta a chi vi si
imbatta.
Qui, ora, solo qualche spunto, qualche indizio.
E già apriamo con il bosco,
luogo di natura che rappresenta lo scenario ideale di ogni esperienza
iniziatica e la strettamente connessa rappresentazione fiabesca. E’ luogo
simbolico di seduzione e primitivismo, contrapposto alla nostra terra edificata,
lavorata e controllata; un luogo in cui dettami e regole, subalterni a quelli
apparentemente caotici della natura, perdono ogni valore.


E ci sono io:
non il Maestro che sa e dispensa il suo sapere, ma il “Sensei”, “colui che è nato prima”, colui che solo
mette a disposizione la sua esperienza, il suo tratto di strada, il suo essere
già stato nel bosco tra pericoli e misteri, e starà poi all’allievo camminarci
dentro e fare il suo di personale ed unico viaggio.


Il fumetto, sorta di tendenza romantica al simbolismo,
rimanda al sogno, in cui ognuno di noi riesce a vedere le realtà assimilate dall'inconscio
e a comprendere la vera natura del nostro Io.
Un’immagine “fumettata” compone, al tempo stesso, una
comunicazione diretta ed una comunicazione indiretta o metacomunicazione.
La comunicazione diretta è quel che la persona lì fissata
nell’immagine fa: tira un pugno o un calcio; la metacomunicazione, invece, sollecita
messaggi differenti che possono (o non possono) essere colti dal lettore e che
emergono insieme dai colori, dalle sfumature, dalle “scritte” sovrapposte,
dalle distorsioni cromatiche delle immagini e dalla sensibilità, dall’apertura
al sogno, all’imprevisto, di chi guarda.


La pratica artistica, in particolare quella della lotta,
dello scontro, dei pugni e dei calci, ovvero delle cosiddette “Arti Marziali” costituisce il respiro
della psiche e consente l'avvio di un lavoro di elaborazione e di
trasformazione dei materiali psichici grezzi perché, come è per sogni e
fantasie, esse sono latrici di elementi inconsci universali. Così impariamo,
attraverso il confliggere, i movimenti a solo nello spazio e il contenderci lo
spazio uno contro uno, uno contro molti, a mani nude o impugnando coltelli e
bastoni e financo la regina delle armi d’acciaio: il katana dei samurai, a
stare in piedi con le nostre gambe, ad assumerci le nostre responsabilità, a
fare dono di noi stessi al mondo.
E c’è lo Spirito
Ribelle, quello che travalica e travolge, quello sfrontato che conosce la
paura ma osa affrontarla, che conosce la fragilità e se ne fa forza, che
combatte per ogni respiro, che osa sempre.
E c’è molto altro ancora, in questa nostra semplice
vetrina. Sta a te scoprirlo.

www.spiritoribelleznkr.weebly.com
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