giovedì 7 novembre 2024

Il mio pensiero di Novembre 2024

 


L’autunno porta sempre con sé un sentore di raccoglimento, sottili lingue di introspezione, una lieve malinconia che odora di abbandono.

Miti itinerari affettivi, indulgenti abitudini solitarie vissute con garbate intenzioni. Un equilibrio precario tra l’abbagliante ricordo dell’estate e la consapevolezza che il “generale inverno” chiama al riposo, al letargo.

O, almeno, a grandi linee è così per l’artista guerriero che, anche quando stritolato nelle fauci dei convulsi “tempi moderni” di chapliniana memoria, evita con cura di esserne fagocitato e trova spazi affrancati per godere della sua libertà.

Nella nostra pratica marziale, pratica Spirito Ribelle, i mesi autunnali sono il riesumare percorsi passati, lontani o vicini, su cui innestare nuovi e diversi impulsi di crescita, di formazione a quel corpo marziale, sano di vitalità ed erotismo, che contraddistingue chiunque si prepari al periglio del combattimento.

Sono mesi che affondano a piene mani nelle più antiche pratiche taoiste ed energetiche provenienti dalla Cina e dal Giappone. Tra queste Iron Shirt, la “camicia di ferro” (“Con il Chi Kung della camicia di ferro, si acquisisce la capacità di aumentare il flusso degli ormoni prodotti dalle ghiandole endocrine, rafforzare il sistema immunitario e dare un senso di benessere generale” Maestro Mantak Chia); Shoshuten, il “piccolo circuito” come studiato dal Dr. Yayama, primario della divisione di oncologia dell'ospedale generale della prefettura di Saga, e diffuso dal Maestro Tokitsu Kenji, integrate da moderne pratiche occidentali sul respiro che, oltre bronchi, polmoni, bronchioli e alveoli, investigano la respirazione di ogni cellula (“nei mitocondri, il nutrimento in forma di O2 viene utilizzato per produrre l’energia di cui abbiamo bisogno” E. Parrello, docente di Body Mind Centering); sulla consapevolezza motoria e fisicoemotiva attraverso cui leggere” i tratti costitutivi ed il meccanismo che lega la forma del movimento alle sue proprie leggi naturali così come alle spinte interiori, alle pulsioni e ai significati interni” (https://associazioneref.org/event/lanalisi-osservazione-del-movimento-in-danzaterapia-secondo-il-metodo-laban-kestenberg/).

Consapevole che tutto è vano se e quando non si vogliono aprire gli usci, lasciar cadere le maschere, questi sono mesi di costruzione Hon, “fondamentale”, del corpo fisicoemotivo e delle sue prime esplorazioni anche di contatto e scontro.

Per questo Suishou, “premere e tirare”, Maki, “avvolgere”, Sujin te, “la mano che cerca.

L’autunno e poi l’inverno come mesi di pratica profondamente formatrice di esperienze motorie atte a comprendere cosa e come io sarò dopo, cosa e come tu sarai dopo e costruirne le fondamenta.

 

Netta la percezione che è presente, sta per emergere, segreta ancora perché ancora solo intuita, la figura adulta, autodiretta, del guerriero ribelle. E sarà l’accoppiata sincronia e armonia gestrice di atti motori tanto efficaci quanto belli da vedere.

Con la primavera, vecchi e nuovi giochi, strategie lineari del Wing Chun, strategie circolari del Pa Kwa e Hakkeshou, poi Hakkei e Kumite dal Taiki Ken: Nuovi colorati fiori verranno a sbocciare. Ma c’è ancora tanto lavoro da fare, tanta passione e gioia da spandere a piene mani. Come ogni anno, come sempre.

 

 


Nessun commento:

Posta un commento