No, non è che ogni giorno, a tutte le ore, stai lì tra Neri e Yuri, tra schivate di busto e percosse, tra leve articolari e Shadow Boxing su avversari immaginari.
Piuttosto, forte della tua formazione marziale nelle ore a cui specificatamente ti dedichi all’arte, nel quotidiano muoversi o fare qualsiasi gesto come allontanare, tirare, spingere, afferrare, camminare su lisci marciapiedi o sull’acciottolato, scansare il solito idiota appeso al cellulare o salire le scale di casa, lo fai attingendo ai modi, a posture e atture, alle catene cinetiche, scoperte ed apprese proprio in quelle ore “marziali”Hai praticato imitando gesti e stili e modelli? Ti hanno
addestrato come un animale da circo obbedendo pedissequamente ai comandi? Sei
il praticante tipico dei tipici corsi di questa o quella Arte Marziale a cui
hanno insegnato tecniche ed esercizi? Allora, se fosse così e ne fossi pure
soddisfatto, puoi anche smettere di leggermi.
Nel caso, invece:
- Da questa trista catena di obbedienze e modeste ripetizioni (sarà mica l’anticamera di un disturbo ossessivo compulsivo di ripetizione?) ti volessi finalmente affrancare
oppure
- Come qui allo Spirito Ribelle, ti abbiano formato attraverso esperienze motorie alla capacità di sentire e comprendere come stai facendo quel che stai facendo (che è il dettame hon, “fondamentale”, di ogni buona pratica marziale)
allora sei pronto ad una connessione e presenza con te -
corpo, il corpo Leib, in contatto con ogni area e fascia che sia
articolare, muscolare, tendinea, oltreché con il tuo modo di respirare, in
ogni gesto della tua giornata.
“Corpo
Intelligente è la miglior definizione che ho trovato per descrivere l’individuo
con una mente calma, un corpo libero di muoversi e un subconscio virtuoso” (A.
De Maria)
“Il
cultore del Jeet Kune Do -ma possiamo
intendere Arti Marziali- affronta la
realtà, non schemi fissi (cristallizzazione della forma), lo strumento è uno strumento
che ha una forma senza forma” (B. Lee)
Per inciso, ecco perché nei testi classici, negli
insegnamenti Tradizionali c’è che il lento è meglio del rapido, e l’immobile è
meglio del lento!! Questo perché i movimenti lenti e la (apparente) immobilità
consentono un ascolto attento e profondo di te e di come e cosa stai facendo.
Il che non esclude una verifica nella rapidità; una “verifica”, non un costante
stare nella gestualità rapida che, spesso, nasconde frettolosità ed
imprecisione!!
Torniamo alla tua giornata quotidiana. Ogni azione che
svolgiamo durante la giornata, proprio ogni azione: Dal lavarsi il viso ad
allacciarsi le stringhe delle scarpe, dallo scendere le scale all’aspettare il
bus, dall’aprire una porta a tirare a sé la scrivania, dal sollevare una
valigia al riporla in alto, dall’affrontare un colloquio di lavoro allo
stendersi in un prato, dallo spolverare i tuoi amati katana a rifare il letto,
è una sfida a riconoscere le diverse forze in atto, le catene cinetiche
impegnate, la ridda di emozioni in gioco, il tutto in ambienti e contesti
sempre diversi tra di loro: Pensa un po', è quell’hon (fondamentale) su cui ti formi un paio
d’ore, un paio di volte la settimana, durante la tua pratica marziale.
Ecco, abbandona le modalità abitudinarie e inconsapevolmente apprese nel corso degli anni sull’uso delle catene cinetiche; quelle abitudini motorie che negli anni quando non originano disfunzioni o atrofizzazioni portano però ad una limitazione nella fluidità dei gesti, unitamente ad una non – presenza consapevole per cui agiamo pensando intanto ad altro. Appigliati, invece, alla consapevolezza fisicoemotiva appresa durante la formazione marziale, utilizzando ciò che serve di te - corpo per ottenere la massima efficacia con il minimo sforzo: Regola aurea di ogni buona pratica marziale, il “Wu Wei” taoista del “Non tirare troppo la corda”.
Ti troverai ad abbracciare un amico, scolare la pasta,
scrivere al computer, pedalare, parlare in pubblico ecc. in modo totalmente
nuovo e con risultati eclatanti.
Con naturalezza, porterai quel che impari di corpo e movimento nelle ore di formazione marziale dentro il tuo quotidiano, ricavandone salute e benefici immensi. E guarderai con distacco e sufficienza chi si vanta di allenarsi otto ore al giorno (ma sarà vero?), perché tu praticherai Arti Marziali, il loro senso profondo (neijia), ogni ora, ogni momento, della tua giornata e per sempre.
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