Esagramma sopra Kkann, l’Abissale, Acqua, sotto Kkienn, il Creativo, Cielo.
L’I King / I Ching,
l’antico Libro dei Mutamenti, in
questo esagramma narra che tutti gli esseri necessitano di un nutrimento che
viene dall’alto, ma il dono arriva solo in un certo momento ed allora tocca
aspettare. Il segno si mostra come nuvole in cielo che portano la pioggia per
rinfrescare ciò che di acqua abbisogna per crescere e per dare agli uomini cibo
e bevande. Un aspettare necessario, fatto dentro di forza e davanti di
pericolo.
Per Giovanni “Vanni” e Matteo, dopo oltre un
anno di pratica, arriva la consegna di diploma di Quinto Kyu.
Perseveranza, entusiasmo e voglia di comprendere. Non è mai
mancata la curiosità, le domande, durante il corso e prima e dopo, come nei
piccoli momenti conviviali, gambe sotto un tavolo.
Giovani capaci nel loro vivere quotidiano e professionale. Giovani così diversi da quelli che si ubriacano di narcisismo, di like e cuoricini sui social, dove accampano pretese di dire sempre la loro e in modo sprezzante su qualsiasi cosa accada in prossimità o nel vasto mondo (1).
“Gli stupidi sono sicurissimi e gli intelligenti
pieni di dubbi” (B. Russell), espressione che io condivido appieno.
Io però sto con lo scrittore Hans Magnus Enzesberger,
secondo cui il monaco cistercense aveva trecento nozioni, sapeva collegarle tra
di loro e dunque aveva cultura, mentre la parrucchiera di Hannover aveva tremila
nozioni tra nomi di tinture e di cantanti, ma non aveva cultura.
Insomma, “Ogni alba ha i suoi dubbi” scriveva
Alda Merini, e mi pare una buona compagnia.
Vanni e Matteo condividono
il percorso Spirito Ribelle, quello intessuto di dubbi, di ricerche, di
avanzamenti ed arretramenti. Condividono il lavoro sul corpo come Leib,
corpo vissuto, abitato, dove l’intelligenza sensibile del corpo si misura con
l’altro, dove dinamiche percettive e senso – motorie sono emozioni in azione.
Confido vivano ancora per tanto tempo il clima culturale,
fisicoemotivo, dello Spirito Ribelle. Comunque andrà, un grazie di cuore
per quanto ci stanno donando.
I shin den shin
1. “Sono una gran tifosa dei social come sfogatoio di disadattati
che in loro assenza accoltellerebbero i parenti o i passanti, e invece possono
cantargliele a gente che non hanno mai visto ma che, essendo appunto
disadattati, percepiscono come parte delle loro vite”. Ed ancora “E’ la stessa generazione che pubblica i
propri penzierini contro gli aerei privati sui social i cui server inquinano
ben più degli aerei privati, e quando si sente sola parla con Chat Gpt, ogni
risposta della quale consuma e inquina molto di più delle macchine diesel, con
la differenza che quelle puoi discriminarle non facendole entrare in centro, ma
ai ventenni mica puoi dare dei coppini ogni volta in cui chiedono a Chat Gpt
come risolvere il fatto che la migliore amica non è empatica coi tuoi problemi
di universitaria” (G. Soncini, dai suoi articoli in L’Inkiesta).
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