Sabato 9 Luglio. Agriturismo “La Sorgente ”. Varzi (PV)
La ricchezza di Kenshindo sta proprio nella sua versatilità, nel suo essere contenitore di corpi ed emozioni vivi, di pulsioni (eros e thanatos) in relazione continua. Essa è modo per affrontare il confliggere interiore, per fare esperienza di sé attraverso la scarna nudità dell’acciaio, quanto per confliggere con l’altro attraverso il duellare che non ha né da scampo.
Poi, il Tameshigiri, la verifica pratica nel tagliare un bersaglio.
Tameshigiri, per la nostra Scuola, non è né un vanto, né una gara a chi lo taglia più grosso (ci sono, ci sono anche queste gare e relativi trofei e gradi di abilità “dan” ….) né la pretesa esatta ripetizione di stili e gesti codificati (impossibili reificazioni museali), né variopinta decapitazione di ortaggi e bottiglie di Coca Cola.
Tameshigiri è un gesto unico, immerso nel “qui ed ora”, che non lascia scampo né ripensamenti: esso uccide. Un gesto che, perciò, è appannaggio solo di individui adulti autodiretti. Guerrieri, insomma, che sanno stare nel confliggere.
All’ultimo stage estivo della Scuola, a Giugno, ho condiviso con i praticanti questa espressione: “Non c’è alcuna gioia in nessuna morte. Ciò è tanto più vero, quando sono io a darla”.
Al nostro 4° Seminario Residenziale, Sabato 9 Luglio, tutti noi abbiamo esperito Tameshigiri. Ognuno con il suo travaglio interiore. Vissuto o allontanato per paura, per vigliaccheria ( per superbia ?) Ma, comunque, impossibile da negarsi.
Complimenti allo staff de “La Sorgente ” (http://www.lasorgenteagritursimo.it/) . Di sicuro, ci torneremo !!
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