giovedì 13 marzo 2025

“Su” che è l’attesa, il nutrimento ed il rapporto con il passaggio di grado

 Esagramma sopra Kkann, l’Abissale, Acqua, sotto Kkienn, il Creativo, Cielo.


LI King / I Ching, l’antico Libro dei Mutamenti,  in questo esagramma narra che tutti gli esseri necessitano di un nutrimento che viene dall’alto, ma il dono arriva solo in un certo momento ed allora tocca aspettare. Il segno si mostra come nuvole in cielo che portano la pioggia per rinfrescare ciò che di acqua abbisogna per crescere e per dare agli uomini cibo e bevande. Un aspettare necessario, fatto dentro di forza e davanti di pericolo.

Per Giovanni “Vanni” e Matteo, dopo oltre un anno di pratica, arriva la consegna di diploma di Quinto Kyu.

Perseveranza, entusiasmo e voglia di comprendere. Non è mai mancata la curiosità, le domande, durante il corso e prima e dopo, come nei piccoli momenti conviviali, gambe sotto un tavolo.




Giovani capaci nel loro vivere quotidiano e professionale. Giovani così diversi da quelli che si ubriacano di narcisismo, di like e cuoricini sui social, dove accampano pretese di dire sempre la loro e in modo sprezzante su qualsiasi cosa accada in prossimità o nel vasto mondo (1).

Gli stupidi sono sicurissimi e gli intelligenti pieni di dubbi” (B. Russell), espressione che io condivido appieno.

Ah, piccola digressione: Non credo sia altrettanto per i vari Maestri e Sifu che affollano il nostro piccolo mondo marziale. Propugnatori di verità assolute e certezze, non coltivano dubbi e dunque lungi da loro instillarne negli allievi. Posizione legittima, certo, non fosse altro perché in sintonia con questa società tracotante delle verità vere ed assolute, urlate ad alta voce.

Io però sto con lo scrittore Hans Magnus Enzesberger, secondo cui il monaco cistercense aveva trecento nozioni, sapeva collegarle tra di loro e dunque aveva cultura, mentre la parrucchiera di Hannover aveva tremila nozioni tra nomi di tinture e di cantanti, ma non aveva cultura.

Insomma, “Ogni alba ha i suoi dubbi” scriveva Alda Merini, e mi pare una buona compagnia.

Vanni e Matteo condividono il percorso Spirito Ribelle, quello intessuto di dubbi, di ricerche, di avanzamenti ed arretramenti. Condividono il lavoro sul corpo come Leib, corpo vissuto, abitato, dove l’intelligenza sensibile del corpo si misura con l’altro, dove dinamiche percettive e senso – motorie sono emozioni in azione.

Confido vivano ancora per tanto tempo il clima culturale, fisicoemotivo, dello Spirito Ribelle. Comunque andrà, un grazie di cuore per quanto ci stanno donando.

I shin den shin





1. “Sono una gran tifosa dei social come sfogatoio di disadattati che in loro assenza accoltellerebbero i parenti o i passanti, e invece possono cantargliele a gente che non hanno mai visto ma che, essendo appunto disadattati, percepiscono come parte delle loro vite”. Ed ancora  E’ la stessa generazione che pubblica i propri penzierini contro gli aerei privati sui social i cui server inquinano ben più degli aerei privati, e quando si sente sola parla con Chat Gpt, ogni risposta della quale consuma e inquina molto di più delle macchine diesel, con la differenza che quelle puoi discriminarle non facendole entrare in centro, ma ai ventenni mica puoi dare dei coppini ogni volta in cui chiedono a Chat Gpt come risolvere il fatto che la migliore amica non è empatica coi tuoi problemi di universitaria” (G. Soncini, dai suoi articoli in L’Inkiesta).

 

mercoledì 12 marzo 2025

Laban Movement Analysis

 


Quando danzo, come credo succeda a tutti, mi sento libero di corpo, libero di Leib: Corpo abitato, corpo vissuto. Io che vivo di emozioni e non mi trattengo nell’esplicitarle, danzando le esprimo di corpo tutto, non solo con le parole. Danzare consente di entrare in contatto con il mondo emozionale dell’altro e lo fa apertamente e profondamente.

 

Se, poi, il danzare scorre negli argini e nelle correnti di un metodo, quello creato da Rudolf Laban, che analizza il movimento umano dentro il contesto quotidiano definendo ciò che già è proprio nell’uomo: corpo, azioni, dinamica di un movimento, spazio utilizzato e creato dal movimento e relazioni che si vengono a creare con se stessi, con gli altri e con l’ambiente, il danzare diviene importante strumento di conoscenza e trasformazione del “come” agisco di corpo nello spazio e nell’interazione con l’altro da me.

 

(omissis)

Scegliere di entrare nella guardia dell’avversario (quella che Laban chiama chinesfera) secondo percorsi centrali, diagonali, periferici; amalgamare nella forma Tai Chi Chuan flusso libero e flusso controllato; Giocare di peso forte e peso leggero negli scontri corpo a corpo; meditare attraverso uno “stato calmo”, sono solo una minuscola parte del tesoro che il Laban Movement Analysis mette a disposizione di un praticante Arti Marziali che voglia migliorarsi e perfezionare la sua gestualità e la sua resa in termini di salute ed efficacia / efficienza.

 

 (omissis)

                                                           Vuoi saperne di più su questo metodo

                                                    particolarmente affascinante ed utile

                                                  ad ogni praticante di corpo e movimento,

                                                     ad ogni praticante di Arti Marziali?

A fine mese, torna sul mio blog e tieni d’occhio l’uscita di SHIRO Febbraio - Marzo, la rivista del clan Spirito Ribelle.

 

 

sabato 8 marzo 2025

Il mio pensiero di Marzo

 

Sono flussi diversi: esterocettivi, propriocettivi, vestibolari, visivi, uditivi, palatali, olfattivi, sessuali. Il loro amalgama consente una vita equilibrata e serena. (1)

Quali sono i modi per affinare gli stimoli particolarmente deputati al movimento?

E’ sufficiente cimentarsi in esercizi ginnici, sollevare pesi, fare cardio?

E’ sufficiente applicarsi nell’esecuzione di esercizi e tecniche di Arti Marziali, qualunque essi siano?

Quanto importante è, con il “cosa” fare, il “come”? Un come che comprenda il corpo fisicoemotivo (2).

Investiti come siamo da stimoli che attivano parti e funzioni evolutivamente più recenti del nostro cervello (le aree corticali), come possiamo non perdere, di più, riattivare quelle aree più antiche, quelle che sanno di gestione del movimento, dell’equilibrio?

Come farlo attivando la rete emozionale, perché nessuno di noi è un automa?

Il corpo di ogni individuo, a prescindere ed ancor prima che pratichi calistenia, ginnastica in acqua, yoga o qualsiasi sport, come pure Karate, Judo, Sambo, Kali, Tai Chi Chuan o qualsiasi arte marziale, è sempre il corpo vivente (Leib), la persona stessa. E’ dunque un corpo intersoggetivo, sempre in relazione con le diverse parti di sé che lo compongono come pure dell’ambiente in cui opera.

“Se passiamo un certo tempo all’interno di un determinato assetto motorio, questo determinerà le sfumature (o il tono di base!) del nostro sentire, pensare, interagire” Scrive Vincenzo Bellia, (psichiatra e psicoterapeuta, fondatore della DanzaMovimentoTerapia nella sua corrente Espressivo Relazionale che ho il piacere di praticare da un quinquennio circa) in ‘Dove danzavano gli sciamani.

Significa essere consapevoli che muoversi, agire di corpo nello spazio, modifica sempre pensieri ed emozioni, così come lo scorrere delle emozioni, le modulazioni dell’attività psichica, i diversi processi relazionali, si esprimono attraverso eventi psicomotori: aprirsi e chiudersi, tendere a ed allontanarsi da.

Da oltre un paio di decenni ho modificato la mia impostazione di corpo e movimento 

da quella delle origini, 

nel lontano 1976, prendendo la direzione succitata.

Così, coinvolgendo gli allievi che mi accompagnano, mi preme, in me ed in loro, stimolare l’impiego soggettivo fisicoemotivo degli stili motori abituali confrontandolo con nuove esplorazioni motorie. Questo percorso diviene così esperienza, perché uno corpo non “abitato” (Korper) e una pratica di movimento non interiorizzata non vanno oltre una dimensione meccanica della pratica motoria, che sia “calistenia, ginnastica in acqua, yoga o qualsiasi sport, come pure Karate, Judo, Sambo, Kali, Tai Chi Chuan o qualsiasi arte marziale” non fa alcuna differenza. Restano pratiche alienate per attori manichini.

Va beh, “la vera camera ha l’entrata occultata, l’altra (la prima) resta vuota per deludere coloro che la visitassero” (Alessandro Ceni). E tu, stai cercando la ‘vera camera’ o sei appisolato sulle secche dell’abitudinario?

 

1.         Per saperne di più: ‘Sensazione Emozione Azione’ e ‘Pattern neurocellulari di base’ di B. Bainbridge Cohen, fondatrice del metodo Body Mind Centering che io pratico da circa sei anni; ‘Ghepardi da salotto’ di D. Riva, laureto in Medicina e Chirurgia, specialista in Pediatria e Medicina dello Sport, esperto di propriocezione ed entropia del movimento.

2.         Per saperne di più: ‘ Il corpo matrice di segni’ di G. Stefani e S. Guerra Lisi, fondatrice, quest’ultima, del metodo della Globalità dei Linguaggi.

 

 

lunedì 3 marzo 2025

Pa Kwa / Hakkeshou. Primo vortice e animale Il Drago.

 


“Ogni anima è terra di draghi, 

ogni fiore trema alla loro ombra”

(C. Parisi)


Il primo vortice, a disegnare con una mano il numero otto perpendicolare al suolo e con l’altra una percossa. A volte l’avvitamento e la spirale si avviano dal dito mignolo, il cuore, altre dal dito pollice, il polmone.

L’otto è il numero fortunato cinese per eccellenza perché la sua pronuncia “Ba” (Pa) suona molto simile alla parola “fa” che significa “fare fortuna”.

Anche nella nostra cultura il numero otto ha un posto di rilievo. Nella lingua italiana è palindromo: Da qualunque parte si inizia a leggerlo, è sempre uguale. È il numero atomico dell’ossigeno, l’elemento che rende possibile la vita. Otto sono i pianeti del nostro sistema solare e otto sono le direzioni della Rosa dei Venti. il suo segno grafico, ruotato di 90 gradi, diventa il simbolo dell’infinito.

Ci sono otto trigrammi (Ba Gua / Pa Kwa), cioè combinazioni di gruppi di tre linee continue e spezzate, alla base dei 64 esagrammi utilizzati in Cina per la divinazione fin dai tempi più remoti e descritti nell’antico testo noto come Yijing (trascritto a volte I Ching / I King), il Libro dei Mutamenti.

Ad esso fa riferimento l’Arte della salute e del combattimento che va sotto il nome di Ba Gua o Pa Kwa in Cina (in Giappone è Hakkeshou).

Arte di eterno movimento e di traiettorie circolari, ellittiche, spiraleggianti. Una volta iniziata, ci si ferma solo quando si è finita la pratica, ovvero ogni cambio di direzione, ogni passaggio da un animale all’altro, non contempla MAI il fermarsi sul posto. Se ti fermi, interrompi il ciclo Pa Kwa, non stai praticando Pa Kwa!!

Questo vale sia per i movimenti a vuoto nello spazio che per i push hands, le combinazioni e i cambi di direzione come il passaggio da un animale all’altro, le “applicazioni” di base e il combattimento libero.





Il primo vortice 

si accompagna all’animale Drago del Pa Kwa

Il Drago è animale imprevedibile; salta, si torce e ondeggia. Il suo organo è l'intero centro dell'addome e gli organi associati. Il suo membro della famiglia è il figlio maggiore e il suo attributo è Tuono. Poiché rappresenta il "centro", il drago rappresenta anche l'intero corpo che unisce lo spirituale (shen) con la terra.

Tradizionalmente è il custode della Perla della Saggezza ed è di sostegno alle persone coraggiose, che hanno visione e desiderio di portare cambiamento nel mondo.

Zhen / Cenn, l’Eccitante che è mobile e tuono: Una linea Yang cresce sotto due linee Yin e si erge forte verso l’alto. Movimento così prepotente da suscitare terrore. E’ il tuono che erompe dalla terra sconvolgendo tutt’intorno.

Il Pa Kwa è un’Arte di combattimento potente e collaudata nel tempo, le cui origini si fanno risalire all’addestramento delle guardie imperiali della dinastia Ch'ing. Comprende percosse a mani nude, calci, leve articolari, proiezioni al suolo ed uso di diverse armi, corte e lunghe.

La formazione marziale, proprio perché incentrata sul movimento continuo, porta abilità nello scontro non solo contro un avversario ma contro più avversari che attaccano da tutte le otto direzioni che ti circondano.






Allo Spirito Ribelle, in abbinamento alla pratica circolare del “Drago” Pa Kwa, pratichiamo anche diversi movimenti di salute ed energia (Chi Kung / Qi Gong in cinese, Kiko in giapponese) a lui ispirati, come “Le spire del Drago” e “Il Drago sinuoso”.

Sono movimenti atti a conservare forza e vitalità, agiscono sulla colonna vertebrale, riuscendo a migliorare l’efficienza dei muscoli spinali (i rotatori, i flessori e gli estensori), e più nel profondo, del tessuto connettivo e delle trentatré vertebre spinali.

Quando sostenuti da un attento lavoro sulla “Respirazione Testicolare”, influenzano positivamente la salute sessuale sia negli uomini che nelle donne. I movimenti sinuosi favoriscono l’energia sessuale e la circolazione del sangue e dell’energia interna.

“Le scaglie del drago più non risplendono;

Le ali della fenice qui sono state tagliate.

Nel passato com'era tutto elegante;

In quest'epoca com'è tutto così tortuoso!”

(Jiang Ge)