sabato 22 giugno 2019

Un Idraulico o un Esperto di uomini e vivere?




Scarto subito, come amo fare, la parola Maestro o professore, per abbracciare, come già sa chi mi legge da un po’,
Esperto: colui che ha esperito;
Sensei: colui che è nato prima.
Uno, a mo’ di sciamano (1), che “si è fatto il culo”, che “ha tenuto botta” nelle difficoltà e, bene o male, ne è uscito in piedi ed ha imparato di sé abbastanza per fare una robusta autocritica e ricostruirsi una autentica vita privata e sociale.
Uno così, esperto, sensei, è quello che realmente ti può accompagnare, sostenere.
Perché uno così, esperto, sensei, non ti dà un sapere precostituito, asettico, neutro, studiato nelle regole della palestra o al “corso istruttori”, ma ti dà un sapere di vita che origina da una sua esperienza e ricerca personale, vissuta.
Nessuno ti può accompagnare nella tua ricerca marziale se non è sintonizzato con la propria di storia personale. Altrimenti è come un idraulico che ti aggiusta la lavatrice!!
E, infatti, l’idraulico / Maestro o professore, mette e ti dà tecniche e spiegazioni di un manuale / di uno stile, esercizi per pomparti il fisico (2)

L’autentica pratica marziale, nel suo completo e complessivo significato, è salute fisicoemotiva, (3)

si prende cura di te per evitare che tu debba curarti.

Praticare autenticamente ti farà conoscere equilibrio e salute, sapendo rintuzzare attacchi ed aggressioni che vogliano minare la tua integrità in ogni ambito della tua vita personale e sociale.

Provare a difenderti da questa 9x21?
Dunque, se ti affidi al Maestro / professore Tizio per difenderti da una coltellata, assicurati che Tizio,  nella vita reale, abbia messo in gioco la sua vita tirando di coltello.
In caso contrario, non vale nulla che giri con un coltello in tasca, che urli malamente come il sergente Hartman di “Full metal jacket”, che ostenti diplomi federali, che citi ripetutamente quella volta che stava per estrarre il coltello ma poi…

Provare a difenderti da questo Recon Tanto?
Lo stesso dicasi per il Maestro / professore Tizio che ti promette equilibrio e saggezza e salute ma ancora vive sotto la comoda protezione dei genitori o che dalle rovine di relazioni familiari fallimentari o da disgrazie di salute mentale / psicofisica è uscito solo grazie ad un intervento esterno e nulla ha saputo, o ancor peggio voluto, cambiare di sé e del suo proporsi agli altri, al mondo; nulla, con le sue mani, ha saputo ricostruire.  
Scegli invece chi, tenendosi ben lontano dall’insegnare tecniche e “manuali”, incoraggia la tua curiosità, la tua passione, perché tu ti impegni a conoscere e a riorganizzare te stesso, ad apprendere di te e di come stai al mondo.

Sempre che a te non interessi semplicemente sfogarti con due cazzotti al sacco, prendere a pugni un tuo pari in un contesto protetto come una gara sportiva ambendo alla medaglietta al collo, scolpirti gli addominali da esibire in spiaggia, imparare a difenderti da un coltello di plastica o da una pistola di plastica (!?!?), imitare gesti e movenze senza mettere in discussione, senza ristrutturare, la tua postura, il tuo portamento, il tuo registro emozionale, riversare / proiettare sul tuo Maestro / professore quell’immagine di forza e superiorità che tu non hai e a cui tanto ambisci: se è forte lui, lo sono anch’io!!
Allora sì che il Maestrone o il professore (l’idraulico!!) fanno per te.


1. Sciamano, non certo una brava persona, forse anche un figlio di puttana, ma uno che sotto la tempesta non è fuggito, è rimasto bagnandosi fino alle ossa ed è sopravvissuto. Uno che nel bosco è entrato, cadendo, ferendosi, rialzandosi a fatica, tremando dalla paura, ma lo ha attraversato. Uno che, per questo, può accompagnarti nel tuo di bosco.

Da "La Gazzetta dello Sport"
2. “La muscolatura rappresenta soprattutto la forza che fa da tramite tra il cervello che programma globalmente i gesti o le azioni (dunque l’intelligenza), e lo scheletro che ci veicola e ci sostiene. Non è necessario rinforzarla a priori, con esercizi localizzati o con stimolazioni meccaniche, perché ciò servirebbe principalmente a cambiare la forma esteriore, ma non la qualità dei movimenti, né le abitudini disfunzionali acquisite. (omissis) E’ invece importante ‘parlare’ all’intelligenza del sistema nervoso e offrirgli molte nuove informazioni per eliminare o tramutare ciò che non è più funzionale” (M. Della Pergola, docente e formatrice metodo Feldenkrais).

3.Il corpo non può essere inteso come una macchina da riparare: esso esprime una complessità più grande che racchiude tutte le sfere che sono importanti per la vita di una persona” (A. Saponaro, psicologa e psicoterapeuta)










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