“Aprite le porte dell’immaginazione” ci esortava
Micaela, la mia docente di Laban Movement Analisys. La sento parlare, la sento
esprimersi e mi sembra me; un me femminile, certo più educato, meno volgare,
meno carnale nelle sue espressioni, ma altrettanto esposto alle pulsioni, alle
emozioni che danzano avvinghiate ad un corpo esperito, corpo abitato.
Quel “consumo senza uso” che si nutre di macroscopica
proliferazione di oggetti la cui conseguenza è una crescente indifferenza nei
loro confronti; quel diffuso narcisismo che porta ad ostentare, a
“vetrinizzare” oggetti cose, e oggetti che sono corpo / persone.
Pratico di spada, tagliente,
affilata, nel cuore della notte, solo in questa mia piccola dimora, musica
blues di sottofondo, Kalì a dormire e sognare rumorosa nella cuccia. Monica via
per giorni, Lupo via dal mattino rientrerà per mezzanotte.
Mi pare che ogni taglio, ogni falciata, rispecchi il vivere
che è crocevia di abitudini e sorprese. Il vivere ha senso se ha sempre con sé
l’aspettativa di una conferma quanto di un evento inaspettato. Così nei tagli e
nelle falciate che sibilano per la stanza vuota, vive sempre un gioco di
presenze ed assenze, un tessuto di fregi e sfregi.
Yakiire, la tempra dell’acciaio, ne è il cuore? Lo scorrere
del tempo è il cuore del vivere? Compresso tra la consapevolezza che, a 72
anni, il tempo che resta è nettamente inferiore a quello che ho alle spalle, e la
certezza che il tempo trascorso non ha dissipato equivoci e dubbi.
“L’erba non è piena di cose, è un filo, un filo che
conquista il mondo con la sua semplicità” (F. Arminio “La cura dello
sguardo”), e i tagli nel vuoto caldo, tra sofferte note di chitarra elettrica e
luci opache ad accarezzare mobili antichi la cui storia è passata tra terre
d’Asia, si fanno stanchi, flebili.
Depongo il katana, unico, forgiato da un Maestro a cui un
incidente ha ormai da anni tolto la possibilità di replicare le sue opere. Sudo
appena sotto il keikogi. Batte il cuore. Riposano, finalmente, i tormenti ed i
fantasmi dell’anima.
Passione in ogni momento Spirito
Ribelle, da solo o in gruppo, all’aperto, in Dojo o semplicemente a casa, a
mani nude o a mano armata. “Passione Botte e Sorrisi”, così ci presentiamo.
Avanti a chi abbia la voglia di condividere. Avanti.
Nessun commento:
Posta un commento