Il
katana è come una bella donna
Lei
è bellissima, i lunghi capelli neri le scivolano ondulati sulla schiena, occhi
profondi, tormentati, occhi di chi ha vissuto, intensamente.
“Nel cuore aveva un volo di gabbiani
ma un corpo di chi ha
detto troppi sì.”
Cantava il poeta
L’incedere
elegante e impreziosito da una felinità scattante.
Lei
è bellissima.
Il
katana, acciaio affilato e denso; kissaki, la punta, urla la sua voglia
affamata di squarciare.
L’impugnatura
è solida ed insieme rassicurante nel suo esserci.
L’hamon
disegna sulla lama onde e chiaroscuri avvolgenti che ti invitano alla porta del
mistero. Eppure dietro tutto questo,
sotto tutta questa leggerezza … la forgiatura, la tempra, sanno di lavoro
intenso e di partecipazione emotiva, di fatica nel maneggiare e piegare e dare
forma. Come il suo carattere, carattere di donna assertiva che, insieme, sa
sognare, sa incantarsi, sa stupirsi di fronte ad un sorriso e ad un colore. Sa
ridere senza un perché.
Il
katana è come una bella, bellissima donna. La corteggi , le dedichi del tempo,
tempo di attenzioni, di premure, di accoglienza. Le stai vicino, mai
assillandola, ma sempre presente quando lei lo vuole, anzi, anticipando di un
attimo prezioso la sua richiesta. Lei sa che tu ci sei, che su di te può
“contare”.
“I look at the
world and I notice it’s turning
While my guitar gently weeps
With every mistake we must surely be learning
Still my guitar gently weeps”
Che
la stuoia cada al suolo, tranciata di netto: schizzo e lampo di morte
improvvisa.
Che
il trancio di stuoia si afflosci e penzoli, macabra offerta di goffaggine e
lento strazio.
Che
il trancio strappi dal corpo stuoioso, moncherino sbrindellato ed appassito.
Insieme,
tu e lei. Sempre
Il
katana è come una bella donna. Non puoi possederla, non puoi pretendere di
conoscerla a fondo e per sempre. Lei, con te, è in grado di stupirti ad ogni
momento.
Ecco,
gli stupidi muscolari tranciatori di stuoie e pali; ecco gli agonisti che
gareggiano a chi lo taglia più grosso.
Ecco,
gli impotenti collezionisti che ne ammirano la bellezza senza mai sfiorarla,
senza mai cavalcarla.
Nessuno
di loro potrà mai amarla ed esserne amato. Nessuno di loro ne conoscerà le
pulsioni profonde, ne toccherà il cuore rosso o i seni rotondi
Il
katana è come una bella donna. La vita e tu, sai che non sarà “per sempre”. Ma,
finché lo sarà, sarà tremendamente bello ed intenso. Insieme.
“Non mi sentirò
limitata
a guardarti mentre ti
fai del male
non posso farci
niente
è più di quello che devo
dare”.
“Beautiful Tango, take me by the hand
Beautiful Tango, until you make me dance
How sweet it can be if you make me dance?
How long will it last, baby if we dance?”
Ora, adesso, impugno "Lama Danzante" e con lei condivido i passi del mio vivere. Ma questo è il mio presente. Ora c'è lei con me ed un'altra donna accanto.
.
Anche "la mia" katana è una bella donna, nonostante impugnandola senta ancora una forza maschile.
RispondiEliminaLei non riesce ad essere fluida e scattante, non sa giocare o danzare nella paura. Lei sa solo irrigidirsi e difendersi come può.
Ha paura di accettare la sua natura,nel donare o nell'uccidere una vita.
…Bella donna…
RispondiEliminami fa pensare alla “Belladonna“ una pianta usata nella medicina chimica e omeopatica.
Un tempo le donne la usavano per dare risalto e lucentezza agli occhi mediante le capacità dilatative della pupilla.
La pianta contiene atropina che agisce direttamente sul sistema nervoso parasimpatico.
E mi fa anche ricordare che la bellissima Nicole Kidman nel film “Amori e Incantesimi”; Lei interpretava una strega: dava da bere di nascosto al suo lui; un uomo forte e possessivo, un po’ di “belladonna”, per calmare il suo spirito impetuoso.
Il che è tutto dire… se penso al filo della Katana …