mercoledì 15 ottobre 2014

E si festeggia ancora !!


Una dozzina di volti “vecchi” ed uno “nuovo”, Sandro, appena entrato nel nostro clan.
Quando c’è da festeggiare … il Dojo si riempie. Sempre.
A festeggiare i passaggi di grado di Giovanni, Roberto ed Annalisa.
A festeggiare, con ciò, un tratto di strada percorso insieme.

Festeggiare è tanto ribellarsi all’esistente: fatichiamo e sudiamo e ce le diamo in pedana ? E noi ora si fa “comunella” e si gozzoviglia in totale relax; quanto riaffermazione dell’esistente: siamo individui che fanno gruppo, che stanno insieme.
Festeggiare è compiere un rito, è connettersi  con gli scopi profondi dell’esistenza umana ( la rinascita, il cambiamento, il rinnovamento, la rigenerazione) ovvero, qui celebrare un cambiamento rappresentato dal passaggio di grado, quanto riaffermare il ripetersi di un appuntamento, ancorarsi alla Tradizione: ogni passaggio di grado va festeggiato, ne va fatto segno e simbolo con una festa.
Festeggiare è  coniugare il senso della vita con i sensi del corpo, dare libero impulso all’istinto della fame ed ai sensi del piacere.
Fame e piacere, per andare su un piano prosaico, abbondantemente saziati da una succulenta torta salata, da focacce, da un affettato direttamente giunto dai contadini della Calabria e da un pezzo di formaggio grana e poi le torte dolci, il tutto abbondantemente innaffiato da vino e birra.
Chiacchiere a volontà, pacche sulle spalle, abbracci.

Il viaggio marziale, pugni, calci, leve articolari e proiezioni al suolo e lotta a terra, tirar di coltello e menare di bastone, sfoderar di spada e lanciare falciate letali, archi cruenti di morte, questo nostro viaggio continua. Continua dentro ognuno di noi: per essere ed esistere consapevolmente.






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