Cena sociale Z.N.K.R.
23 Luglio. Agriturismo “Il Bivacco”
Lo so, me ne rendo conto che con il tempo nessuno può
barare, nessuna “Bella Addormentata” ed intorno, tutti immobili, come se le
stagioni, gli anni potessero fissarsi in una fotografia che tuttalpiù
sbiadisce.
Così mi emoziono a guardare un bimbetto di sei anni, davanti a me, la
barba a incorniciargli il viso e la potente motocicletta lasciata sul
cavalletto. E ci sono le striature di grigio sulla barba di Giuseppe approdato
alla Scuola appena conclusa l’esperienza militare tra i parà; ci sono i
vent’anni di vita vissuta e trascorsa dal nostro primo incontro, nel sorriso di
ombre e chiaroscuri di Valerio.
Così mi emoziono, sensazione lieve ed appena percettibile
tanto che il cuore fatica a coglierla, per quelli che sono nella Scuola da un
pugno di anni, quelli che la Scuola hanno lasciato e, con loro, le compagne ed
i compagni degli uni e degli altri che hanno voluto esserci a festeggiare
insieme. Questa sera, tutti insieme.
Sono loro a togliermi il respiro, in questa tavolata
comunque lunga.
Mi guardo parlare,
mi guardo scartare i loro regali, generosi e d’affetto sincero. La mia mano sul
petto, a sfiorare l’immancabile acciaio appeso al collo, a sentire che gli
anni, i decenni, sono passati ed io sono ancora lo stesso.
Non nel corpo, infiacchito dagli anni, non nel cuore
fattosi più largo tra ferite di battaglie, strappi di pianto ed incontri dal
sapore del miele denso.
Ma lo stesso nell’entusiasmo di un bicchiere di vino
alzato a brindare per un altro anno, e quanti sono ormai !!, di pugni e calci e
fendenti di spada e sudate in Dojo e nei boschi.
Ancora avanti, ancora, in un modo o nell’altro, insieme,
allievi ed amici carissimi.
Gran bei momenti, di cui è sempre un piccolo (ma grande) onore far parte
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