giovedì 19 luglio 2018

Un gruppo di cuore



C’è la Tradizionale “cena sociale”, che raccoglie, attorno a un tavolo del “Pepe Nero”, l’intera famiglia
Spirito Ribelle ZNKR.

C’è Davide, appena arrivato dopo un anno passato in India e prossimo a tornarci, in un viaggio di mistero e formazione adulta.
C’è Andrea, ad attenderlo l’Australia e il progetto di là trasferirsi e là costruire il suo destino.
C’è un guerriero, o una guerriera? (dopo pochi giorni sapremo che sarà “guerriero”),  che si prepara ad affacciarsi alla vita quotidiana, intanto si crogiola nel ventre di Ellis.
Ci sono Paolo, sempre vicino all’acciaio della Scuola con consigli e suggerimenti, ed il figlio Amos, sguardo vivace e un sorriso per tutti.
Con loro, ci sono gli allievi praticanti, chi ai corsi in Dojo, chi solo per i Seminari, chi al corso all’aperto nei giardini Marcello Candia.

Appunto, l’intera famiglia, l’intero clan Spirito Ribelle ZNKR.
Ognuno racconta, ognuno chiacchiera. Ognuno porta del suo a questa che è la festa di fine stagione.
Carni, pizze, birra e dolci.
Tante cose da raccontarci, che è sincera amicizia anche fuori dal Dojo.
E il gradito, alcolico, regalo che scarto emozionandomi, perché ne sento il sentimento che tutti i presenti vogliono comunicarmi.

Ma c’è anche la serata, voluta fortemente da alcuni, in cui trovarci tra praticanti a discutere di come stiamo praticando, di dove stiamo andando in questo nostro particolare percorso, unico nel variegato panorama marziale italiano.
Così, giorni dopo, siamo ancora insieme, al “Birra e Polpette”, e qui pensieri e parole vertono tutti sulle Arti Marziali.

Le domande sono tante, come le aspettative.
Le risposte sono ancor di più, percezione fertile di un terreno di caccia enorme ed abbondante, in cui la consapevolezza comprende cosa stiamo facendo, come lo stiamo facendo e cosa sta succedendo nell’insieme.
Si fondono gli elementi base per forgiare un corpo marziale ed un agire marziale, a partire dall’aprire (articolazioni, tessuto connettivo, muscolatura profonda), rilasciare ma non rilassare, sprofondare accettando la gravità terrestre per poi emergerne senza sforzo, riempire …
Un fluire che ha del magico e lascia scorrere, in cui ogni movimento è parte integrante del successivo.

La proposta dei Neri, in cui ognuno di essi può essere liberamente svolto con una “trasmissione” diversa, con un una serie di spirali che avvolgono il corpo proiettandolo nello spazio lungo diversi tragitti e dunque diverse applicazioni della stessa forza,
Le posizioni statiche, Ritsu Zen, lavorate sempre con l’immaginazione dentro e lungo il corpo.
Le strategie di base, quattro fondamentali e quattro secondarie, del Tai Chi Chuan.
Il gioco di scambio ed amalgama tra Terra, Acqua ed Aria.
Il lavoro sugli animali che, dopo gli anni in cui era racchiuso solo nel Chi Kung della “Scuola Improvvisa” come strumento terapeutico, è divenuto, ampliandosi ed arricchendosi di altri elementi, anche un lavoro di contatto con il terreno quanto di contatto con l’animalità presente in ognuno di noi; è divenuto stimolante fase di apertura per ogni incontro, in cui fluire, rotolare, strisciare, balzare, gattonare.
Qualche accenno, poi, sulla pratica con l’acciaio del katana, la spada dei samurai.
Ora che l’incontro a due con ritmo, spazio e tempo è divenuto prassi comune e già ci siamo avventurati nei combattimenti uno contro due, ci attendono esplorazioni nell’estrazione con la mano sinistra, nella pratica Nitten Ryu, spada lunga (Katana) e spada corta (wakizashi), nei duelli armi povere come jo (bastone corto) e sai (i piccoli tridente) contro katana. Sono gli allievi a scegliere  Nitten Ryu, allora, da Settembre, impugneremo due spade !

Domande e suggerimenti si rincorrono, tra gustose polpette e birra a volontà.
La Scuola, ancorché piccola, da tempo mostra grandi e forti segnali di rinascita, eccellente polo di pratica.

La qualità del fare, nei suoi indissolubili aspetti di
efficacia ed efficienza gestuale, autentico saper combattere;
come ineludibile preludio a
terapia e individuazione, autentico percorso di crescita e trasformazione;
salute fisicoemotiva, autentico equilibrio psicofisico;
è certa e sempre alla ricerca del meglio, tra Tradizione e contemporaneità.

Libero ed indomabile 
Spirito Ribelle.


“Imponi la tua sorte, tieni stretta la tua felicità e procedi verso il rischio”
(René Char)







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