“Lo
spazio che accoglie il respiro, espandendosi o via via riducendosi,
non si
limita a farci respirare meglio o peggio.
Coincide,
fino a fondersi, con stati d’animo e atteggiamenti posturali”.
(M Della Pergola)
Sul serio quando, messo spalle al muro, le mani bloccate
dietro la schiena, le parole ti escono vuote e non ti resta che scegliere se
cedere fino a dissolverti o tentare la sorte, ribaltare un’impresa sapendo già
che non vedrai la vittoria. Forse solo prolungherai il tempo dell’agonia.
E scorri, per come puoi, le mani dentro l’aria, quella
stessa aria che ti riempie il ventre, il torace. La senti persino sotto le
ascelle.
E inanelli movimenti e giravolte, lenta danza Tai Chi
Chuan che si fa impetuosa per un attimo, un attimo solo, prima di tornare
alla riva accarezzata da timide onde.
E’ Spirito Ribelle.
E’ lo strumento adatto a trasformare il nostro linguaggio
abituale, quello di parole e di gesti abitudinari; è il modo che ci permette di
fare esperienza diretta, incarnata, corporea, dentro la vita.
E’ una esperienza piena, che ci riempie di dolorosa tenerezza e struggente bellezza. Sentimenti semplici, che continueremo a portarci sempre appresso, nella intimità della nostra anima come nelle espressioni delle nostre relazioni.
Sentimenti che di faranno apparire estranei, fuori moda. Del
tutto incongruenti al disastro emotivo e sentimentale che gira tutt’intorno,
alle incontinenze che si ergono a pretese; al consumare che è portare al nulla
le cose nel tempo più rapido possibile quando, addirittura, non è “consumo
senza uso”; all’assenza di ogni risonanza emotiva dei propri comportamenti e
mentire è cosa ovvia e naturale in quanto utile a nascondere lo scopo; a fare
spallucce per ogni sgarbo e azione vigliacca che tanto non ci si sente mai in
colpa e nulla si ha da scusarsi.
Eppure in questo, tra dolorosa
tenerezza e struggente bellezza, si muove il guerriero. Flessibile
anche quando spiaccicato contro il muro, forte e potente anche quando, le mani
legate e il cuore avvilito, il corpo danza il potere potente del minuscolo, del
piccolo, e chissà che non sappia poi farsi onda gigantesca, bufera
inarrestabile. O invincibile sconfitta.
Soli,
o a coppie
Quelli
che davvero ti amano
Camminano
su e giù fuori dal il muro
Qualcuno
mano nella mano
Qualcuno
si riunisce in band
I
cuori sanguinanti e gli artisti
Resistono
E
quando hanno dato tutto ciò che potevano
Alcuni
barcollano e cadono
Dopo
tutto non è facile
Sbattere
il tuo cuore contro uno stupido fottuto
Muro.
(Pink
Floyd)
Di Poteri Potenti
che sciolgano le mani in un abbraccio.
Dicono dei giovani che a loro
spetti la magia del mondo, tocchi loro in sorte l’avventura di ogni viaggio.
Io so che pure da anziani, da vecchi, nonostante le ferite e gli acciacchi, i tradimenti e le coltellate al ventre e al cuore, dentro di noi possiamo ritrovare e far crescere i misteri del mondo e le passioni del viaggio.
Vitalità ed erotismo autentico e selvaggio. Umano, molto umano,
nonostante tutto.
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