sabato 3 aprile 2021

Come una forza

 

Guerriero anziano, saggio degli errori e delle mancanze, fragile dei saperi e delle esperienze.

Perché il male non è mai là dove appare.

Allora grida forte quel che resta dell’istinto animale, l’unico a starmi accanto, l’unico che conosce il mio animo stanco.

E’ un'arma che so adoperare, quando decido di dare cose agli altri, quando gli altri non decidono di dare cose a me.

E se dentro resto opaco io non mi accontento del 

danno, anche se conosco la profondità di superficie di tutti quelli che incontro e so che non ce l’hanno.

 

Ogni mio gesticolare, ogni mio agire nello spazio è scegliere e collocare accenti ed organizzare frasi, in un sabotare ancora caotico di energie muscolari.

Ogni cosa che confondo per quello che cerco è novità, è poesia di movimenti del corpo nell’ambiente ed oltre, dove immagini evocative sanno portarmi anche quando è sconveniente.

 

Riesco a perdonarmi ogni volta che ci immergo le mani ed il cuore, ma non riesco a dimenticare gli artigli del vigliacco e lo schifo del mentire che porta dolore.

Guerriero anziano, mi prendo cura di me, come mi suggerisce la voce dolce ed i riccioli morbidi, sono gentile con me come lei vuole.

Interrogo il corpo trovandolo là dove danza e combatte un linguaggio simbolico, dove sta e fa spazio a quel sapere vivente che non smette mai di sussurrarmi altri “come” e “quando” in un alternarsi diabolico.

 

Nessuno è un fiore al buio in una serra, nessuno dorme per forza tra le lenzuola poste sulla aspra terra.

Hai solo da scegliere tu chi sei e come sei.

Costa fatica? Perdio, se è vero. Ma vivere è l’unica cosa che hai, che ti resta.

Sono Poteri Potenti, se ti basta.

 





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