martedì 21 marzo 2023

Le virtù sottovalutate

L’arte dell’attendere, è una virtù sottovalutata. Tutto quel che apprendiamo, lo apprendiamo gradualmente, passo dopo passo, gesto dopo gesto e micro movimenti dopo micro movimenti dentro ognuno di quei gesti. Questo porta, come nelle migliori filosofie di vita, a godere del “viaggio”, di “quel” e, soprattutto, “come” lo stai facendo. Così impariamo a non focalizzarci sul risultato finale e a dedicarci, corpo e cuore, al fluire dei gesti e a quelle emozioni che ci attraversano mentre noi – corpo agiamo nello spazio.

 

L’arte del sorprendersi, è una virtù sottovalutata. Tutto quel che studiamo faticosamente e generosamente, che ci sembra di capire, improvvisamente ci si rivolta contro ed assume forme e contorni e… contenuti del tutto imprevisti ed imprevedibili. Inaspettata visione interna, improvvisa intuizione, ispirazione inconscia. Ci appare una comprensione e consapevolezza improvvisa di una relazione causa-effetto, di una sequenza cinetica, che ci era passata inosservata o, addirittura, che avevamo interpretato diversamente, e che ci permette di risolvere un problema gestuale o analizzare una situazione tattica da un punto di vista diverso, originale, vincente.

 

L’arte del cacciare, è una virtù sottovalutata. Ad ogni nuova comprensione non corrisponde un appagamento; ad ogni nuova comprensione, ad ogni nuova sorpresa, corrisponde una spinta ad andare oltre, a volgere sguardo e corpo verso nuovi orizzonti, nuove prede di conoscenza da cacciare. Consapevoli che il sapere gestuale, fisicoemotivo, che sostanzia ogni conflitto, ogni scontro, si rinnova sempre nel fluire dei gesti, suscitando nuove domande, inducendo nuove conoscenze. Come una spirale, ogni ritorno non è mai lo stesso, ogni ritorno è un approfondimento inatteso, ogni ritorno è insieme sviluppo ed espansione quanto riflessione e contrazione.

 


Queste sono alcune delle virtù che fanno lo Spirito Ribelle, il nostro praticare di corpo, il nostro praticare Arti Marziali.

 

“Vir è la parola latina per ‘uomo’. La parola virtù viene dal Latino ‘virtus’. Per i romani delle origini, virtus significava virilità e virilità voleva dire valore guerriero”. (J. Donovan)

 

Le immagini: Fiori, acciaio, libri e ninnoli nella mia casa.







 

 

 

 

 

 

 

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