L’inverno si stempera a fatica in una primavera riottosa ad aprirsi. Immote le ombre del tardo pomeriggio mi guardano, mi osservano.
Il ritmo di ogni mio movimento è di una lentezza dolce in
cui porre, a piacere, l’abisso forte di una pausa o l’enfasi scalmanata di
un’accelerazione improvvisa.
Le
Arti Marziali tra violenza e dolcezza
Stupefazione esistenziale che richiede la capacità di
lasciar andare le ombre tangibili della violenza per abbracciare l’altra
faccia, sensibile, dell’Arte, che è emozioni intense di vulnerabilità e
sensibilità. Arte di flessibilità ed apertura alle cose del mondo, di
comprensione anche dell’incomprensibile.
Il Tao, gioco di chiaroscuri, sostanzia ogni mia movenza,
come sostanzia ogni pratica marziale autentica, che sappia di Tradizione. Il
Tao che non esclude, ma tutto comprende, abbraccia. E trasforma.
Ikigai Kiko (esercizi
di vitalità / energia) e Hakkei (forza esplosiva), Mukaete
che è assorbire per infilzare in silenzio e Sashite che è
investire da subito, senza possibilità di replica. Queste e altre le pratiche
marziale che esprimono violenza e dolcezza, dolcezza e violenza in un mare
senza confini, armonia di opposti.
Improvvisazione
e / o regolamentazione?
Cosa è improvvisare? E’
lasciarsi andare ed ascoltare, è camminare sul precario equilibrio tra
inconscio e conscio. E’ esperienza concreta e carnale di sé. E’ gettarsi oltre
il recinto delle abitudini e degli schemi imposti per incontrare pulsioni e istintualità.
La pratica attraverso sorpresa e
imprevedibilità richiede l'allentamento della presa della comprensione. Ciò che
si capisce può solo condurre a un'ulteriore comprensione, ovvero un futuro
prevedibile. Allo Spirito Ribelle, l'improvvisazione accetta di buon
grado la conduzione senza comprensione. Comprensione che arriverà solo ed
unicamente percorrendo la personale strada del lavoro interno, il neijia
kung fu, in cui scavare attraverso la personale strada della propria
libera e liberata corporeità. Se uguali per tutti sono alcuni, pochi principi,
che so: In tutti, l’avambraccio si flette sul braccio; inspirando, il diaframma
scende ed espirando il diaframma sale, l’interpretazione e la consapevolezza di
ogni gesto motorio sono personali, perché solo fare qualcosa di diverso
conduce a una esperienza che a sua volta può essere soggetta a comprensione
autentica, autentica perché personale.
Il
corpo vivo
“Il
nostro carattere (schema fisso di comportamento) è strutturato nel corpo sotto
forma di tensioni muscolari croniche, la maggior parte inconsce, che limitano e
a volte bloccano gli impulsi verso l’esterno”
(A.
Lowen, psichiatra
e psicoterapeuta)
Una formazione che è movimento
senza limiti imposti, calati dall’alto, movimento funzionale alla costruzione
di un individuo vitale ed erotico: Uno spirito ribelle.
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