venerdì 15 febbraio 2013

La festa di Biagio


“Nessuno può vivere senza il piacere”
(san Tommaso d’Aquino)

Sì, proprio il nostro Biagio. L’allievo che, con Claudio, mi accompagna nel percorso marziale dai tempi dell’Umanitaria. L’allievo che, giunto allo Z.N.K.R. alle soglie dei cinquant’anni, ne ha compiuti ottanta a Febbraio. E li ha voluti festeggiare insieme a noi, a noi tutti suoi vecchi e nuovi compagni di viaggio. Così ci ha invitato alla “Taverna degli amici”, godibilissima trattoria in zona, perché insieme facessimo festa.
Una bella ed allegra tavolata. Discorsi seri e “cazzeggio” si sono intrecciati; praticanti di lunga data come i Maestri Giuseppe e Massimiliano e praticanti da un paio d’anni come Luigi e Roberto; Angelica, ovvero la nipotina di Biagio, e mio figlio Lupo; compagne dei praticanti, come Monica e Carla, insieme alla famiglia di Biagio e Michele, suo figlio, anche lui praticante di “lungo corso”, dal 1984.
Grazie Biagio, cintura nera 3° dan. Grazie di esserci stato e di esserci tutt’ora, col tuo immancabile gi bianco ed i piedi scalzi, i tuoi pugni ficcanti ed imprevedibili, la tua voce seria e la tua passione profonda. Sempre presente, sempre attento ed impegnato: esempio ferreo per chi è arrivato ed arriva in questi anni. Nuovi praticanti che portano con sé, spesso, una gracilità d’intenti ed una presenza discontinua la quale stona con l’impegno che una radicale pratica marziale chiede per offrire, in cambio, crescita e maturazione adulta.
Grazie di cuore, allievo ed amico Biagio.













Nessun commento:

Posta un commento