lunedì 9 aprile 2018

Pronto alla lotta



Giochiamo la nostra piccola avventura nei giardini di un lembo della Milano che si dibatte tra il degrado e la microcriminalità di una lenta onda limacciosa e la resistenza che oppone la Milano vecchia, quella dove si intrecciano le arie e le case popolari della classe operaia con le spinte radical chic del mondo modaiolo e culturale.
Insolita alleanza, unica ed ultima difesa dal limo che pretende di imporre suoi usi e costumi, in famiglia e fuori, e che tanto facilmente si presta a culture e pratiche illegali.

Tre uomini, ancora vivi, perché cercano di sé e del senso del loro destino; tre uomini che, nello spirito di “Incontrami”, stanno a difendere anche la vita di una Scuola, di un’utopia che sfida le leggi di mercato e ogni conformismo inetto.
Ogni bersaglio centrato, giravolte attorno ad un albero o Neri sparsi sul terreno, guantini ad incocciare o bastoni a sibilare, riempie corpo e cuore.
Nessun rumore può essere più silenzioso.

Ognuno combatte mescolando Aria, Acqua e Terra, gli elementi primordiali.
Ognuno sa che lo scorrere di questo tempo, di ogni tempo, è come il consumarsi di una candela: per quanto a lungo possa la fiamma danzare, forte o tremula, andrà a finire, buio che irrompe ad inghiottire la luce, ogni luce.

Le ore a disposizione, erba, sole e bambini ed adulti intorno, sono scivolate via rapide.

Mi lascio andare di momento in momento, mi perdo e mi ritrovo, per di nuovo perdermi dentro me stesso.
Gli occhi allegri di Marco e Giovanni mi indicano una direzione in cui sono l’entusiasmo della fatica, la passione della ricerca, a farci sentire liberi.

E’ vero, le cose non sono più come negli anni passati e la forza e l’entusiasmo di questo nostro formidabile Kenpo Taiki Ken, spirale vorticosa, onda gigantesca, preludono ad una nuova alba.
Ed io sono ancora io. Persino più forte.

Che sia esistito un grande e vivace ieri, è certezza che si fa romantico ricordo.
Che io possa addentarmi in un provvido e fertile domani, è la sfida ardua che vado, che andiamo a vincere.

Che vinciamo, evento dopo evento, lezione dopo lezione, io e chi mi sta a fianco, “Incontrami e non solo.
Oggi per domani,

Spirito

Ribelle

 

Grazie Giovanni. Grazie Marco.

 

“Non c’è migliore dimostrazione di forza che esibire la propria debolezza (…) un essere umano con le sue cicatrici è come te: questo è precisamente ciò che io sono di fronte a te, per te. Ora puoi sentirti a tuo agio”.
(M. Rampin)

 

Il prossimo “incontrami”,

Sabato 5 Maggio ore 16,30 – 18,30

giardini l.go Marinai d’Italia

davanti alla palazzina Liberty




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