Come l'essenza della terapia
della Gestalt è mantenere la nostra consapevolezza mentre lavoriamo con il
cliente, allo stesso modo, l'essenza della pratica marziale, energetica e di
combattimento, per immagini è proporre all’allievo come prendere coscienza
e affrontare le continue interazioni reciproche, dentro e fuori di sé creando un
clima accogliente.
Pigro, quasi indolente, volto al Wu Wei (1)
che è non eccedere, “non tirare troppo la corda”, che è il potente felino
addentrarsi calmo nella giungla, il sinuoso serpente scivolare lento tra le
rocce, l’agile falco imboccare ogni corrente d’aria per solcare il cielo, ognuno
a proprio agio nel suo ambiente.
Pigro, quasi indolente, come uno spicchio di luna inspiegabilmente
sospeso nella notte stellata, tra piccoli piaceri della tavola e parole in
disuso, a danzare di corpo e respiro tra cose e volti che gli occhi guardano
con distacco o appassionatamente.
Ci immergiamo in una confusione che è frutto di un incontro / scontro; un vitale compromettersi, un vento di traverso (giakufu) mentre incontrando mani e corpi e respiri ognuno dei due sentenzia una saggezza incerta, sempre in mutamento.
Polverose e dissestate sono le
strade che tutti gli altri battono fino alla noia, sorta di bambini che chiedono,
sera dopo sera, sempre la medesima storia raccontata sempre nei medesimi
particolari: Bisogno di qualcosa che duri per sempre? Bisogno di rassicurante
protezione?
Eccitazioni peripatiche sono le
scazzottate furibonde, il sudore profuso generosamente nell’anestesia dei
sensi, devastate e deformate da un malessere generale a cui manca il coraggio
di guardarsi dentro e metterci le mani.
Di qua ci siamo noi, pochi,
ribelli nella specie. Di là c’è il mondo che grida di venir fuori ed adeguarci.
Allora… veniteci a trovare, venite
con le vostre idee e le vostre certezze, venite che da tempo ho smesso di
provare a trattenere ogni istante, da tempo ho lasciato andare ogni orgoglio
che odori di verità assoluta e permanente. Venite dentro Poteri Potenti.
Post illustrato con foto di murales sulle rive del Brenta.
1. “il principio di non-azione suggerisce che il miglior modo
di affrontare una situazione sia quello di non forzare alcuna soluzione, bensì
di lasciare che le cose accadano naturalmente, accettando il fatto di essere
piccole entità connesse a tutto il resto e sincronizzando le nostre azioni con
il naturale fluire degli eventi” (https://cinainitalia.com/2019/09/23/il-wuwei-larte-taoista-del-lasciar-andare/)
2. “(…) il tono muscolare, che rappresenta il prender corpo
delle emos – azioni, cioè dei moti d’animo propulsori di qualunque movimento,
compreso quello di contrattura frenante o difensiva”. (S- Guerra Lisi & G.
Stefani)
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