Da poco a Milano, ultimo di una “catena” con esposizioni in diverse città europee, ecco il
Museo
delle Illusioni
https://milan.museodelleillusioni.it/
Dal sito del Museo |
Rotazioni impossibili, giocare a carte con altri cinque me,
alterazioni del senso dello spazio, la testa che rimane mentre il corpo
scompare, prospettive e profondità che si alterano e si confondono.
Scenari impossibili che stravolgono i vincoli della mente:
magie che scaturiscono da manipolazioni dei nostri schemi mentali e percettivi.
Un’ora circa a perdermi, ritrovarmi e di nuovo perdermi tra
visualizzazioni del tutto impossibili di situazioni e figure che appaiono
ovvie, scontate. Fino a farmi riflettere sulla possibilità di interpretazioni
molteplici di quel che normalmente viene considerato dotato di un significato
univoco.
Ecco, forse quel che manca
dentro una simile divertente esperienza è la possibilità di una riflessione.
Un breve documentario in una apposita saletta o anche solo
qualche pannello esplicativo potrebbero consentire, accanto al divertimento,
una riflessione sui diversi significati sottesi a questo caleidoscopio di
illusioni, trucchi, stratagemmi.
Dai, andiamo oltre il
divertimento e pensiamo a come siamo convinti di usare logica e cervello in
modo razionale, rendendo così arduo costruire nuove ipotesi. Come a dire che se restiamo all’interno del
nostro abituale quadro di riferimento non saremo mai capaci di trovare una
soluzione innovativa, perché gli elementi del problema, del quesito, li
definiamo in base al quadro generale e assumono solo i significati da esso
determinati.
Le illusioni estranianti che il museo offre, sorprendente
sequela di stratagemmi, trucchi, specchi, uso della prospettiva, depistaggi, inganni,
astuzie mi inducono a cercare, in ogni ambito del mio vivere quotidiano, la
capacità di affrontare accadimenti e problemi in modo diverso da come sono, il
che richiede il pensare, il riflettere e l’agire, in modo completamente diverso
dall’abituale.
Dal sito del Museo |
Siamo consapevoli di quante volte, al lavoro, nei messaggi
pubblicitari, in politica, nelle relazioni sentimentali ecc. subiamo questi
inganni?
Siamo consapevoli di come queste arti dell’inganno possano
però essere anche nostre alleate nell’affrontare il nostro quotidiano facendo
(onestamente? sinceramente?) i conti con la nostra personale etica e morale?
Siamo consapevoli che non solo la verità della nostra mente
è l’ingannabilità , ma anche che abbiamo sempre altri modi per pensare ed
affrontare un problema?
Ah, mi permetto un consiglio:
non andateci da soli, come purtroppo ho fatto io non avendo trovato chi aveva
piacere a condividere quest’esperienza. Per godersela appieno, meglio andarci
con qualcuno.
Toh, anche questo, a partire da una semplice visita a un museo,
è motivo di riflessione non da poco!!
“Tutti
sanno che una cosa è impossibile da realizzare,
finché
arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa” (A.
Einstein)
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