E’ un fantasma malevolo, che sa di tradimento, ma oggi non
ho spazio per quel veleno, per quelle orme sporche che sporcano.
Oggi è il giorno in cui appare, di nuovo, di nuovo sale sul
palco lo Spirito Ribelle.
Come a dire “Vai nel mondo e disegna la tua storia
perché sei tu, siamo noi, il nostro futuro”.
Attorno, giovanotti a torso nudo sfoggiano muscoli e
pratiche ginniche rozze e goffe. Sudano e si mostrano.
Ogni pratica, ogni modo di
praticare è uno stato emotivo, uno stato mentale: quello tronfio, quello
appariscente è tutto angoli e spigoli, irritabilità e presunzione, forse solitudine
dentro, quella dolorosa che a volte, o spesso, è quella ignorante: un
restringimento ed una stagnazione della visione del mondo; quello flessibile e
sotterraneo porta sensazioni di rotondità, porta dubbi e curiosità, porta ad
affacciarsi sempre sulle diverse porte del mondo.
Lo sterno che si muove, il bacino che ospita, i femori che
affondano, il torso che soffia, Roku Undo, Push Hands, Shili, Forma di
Sintesi come fa un Ribelle…
Se esistesse una ed una sola
verità, ma anche quando ne esistano mille e diecimila di verità, forse il
nemico più ostico non sarebbero le menzogne ma le convinzioni. Quelle radicate
nel fango delle certificazioni, della pretesa di autenticità perché “certificata”;
quelle intrappolate nei sassi del compiacersi di quel che si sa, del farsi
bastare quel che si sa; quelle immiserite dal mischiarsi e sovrapporsi di
tecniche e gesti senza alcun principio comune, condiviso.
Elogio del dubbio, del cercare,
dell’errare: “Certo dubitare è faticoso, implica conoscere l’unica verità
possibile, ossia che questa è soggettiva, momentanea, legata ai soli sensi che
nel corso dell’evoluzione umana siamo riusciti a sviluppare, quindi implica
sapere che la verità è solo una verità, una verità tra le tante e una verità
tra le tante non può essere “la” Verità. D’altronde nella propria crescita
personale nulla è mai stato gratuito, se non la staticità e l’ignorare che la
ostacolano” (M. De Maglie).
Elogio dello Spirito Ribelle;
del corpo che si è di contro a chi crede che il corpo, un corpo, si ha.
E’ il primo Martedì di pratica
della nuova stagione. Ne seguiranno altri due, in questo Settembre, poi
arriverà l’autunno di Ottobre e lasceremo questi giardini per altri.
Vieni anche tu?
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