Il katana nel fodero, acciaio pronto a sfidare l’impossibile. E’ Kenshindo, la “Via dello spirito della spada”; è Spirito Ribelle che si tinge di rosso sangue e danza tra i colori della morte e della vita; è il nostro praticare di spada, viatico puro e crudo per conoscere di sé, distante da ogni terapia e da ogni metodo di miglioramento logocentrico che, come tale, è solo sabbia dispersa nel vento.
Se non pratichi di corpo, se non fai consapevolmente esperienza di corpo, resti nel campo delle “seghe mentali”: sei un viandante sempre fermo in uno stesso luogo che nemmeno conosci; come in un corso di spinning ti ostini a pedalare, a soffiare nei polmoni, polpacci in fiamme, restando sempre fermo lì, dove in sella sei salito. Che parli a fare se nemmeno sai che pure la tua bocca, la lingua, la laringe sono corpo e come tali, come te corpo, vanno vissute, vanno esperite? Che pensi a fare se nemmeno sai che pure la mente è corpo e come tale, come te corpo, va vissuta, va esperita?“Non è solo la separazione tra mente e cervello
a essere mitica: probabilmente anche la separazione tra mente e corpo è
altrettanto fittizia. La mente è incorporata, nel senso più pieno del termine,
non soltanto intrisa nel cervello” (A. Damasio)
“Non c’è luce senza ombre e
non c’è pienezza psichica senza imperfezioni. La vita richiede per la sua
realizzazione non la perfezione, ma la pienezza. Senza l’imperfezione non c’è
né progresso né crescita.”
(C.G. Jung)
Sono forse diventato banale? Cosa c’è che non va? Non mi
piace?
Non posso e non voglio negarlo, né voglio infilarmi nel mio
buco nero, quello che canta di commiserazione, quello che canta di
consolazione.
Mi affido al cambiamento ritmico, jo, ha,
kyu: lentamente a crescere, ad accelerare fino a divenire rapido,
rapido come rapida, letale, esce la lama dal fodero e sibila di morte, di vita
difesa ad ogni costo.
Questo è lo sporco, piccolo, segreto di ogni spadaccino, di ogni guerriero. Le mani intrise di passione, sono un esperto di errori. Ogni kata, ogni duello, è un’affabulazione sotto la luce della stella polare, a contatto con il magnetismo terrestre.
Ognuno di noi, anche io, posso
aver fallito alla prova del tempo, ed è troppo tardi per rimpiangere gli anni
sprecati, posso aver fallito nei momenti migliori ma se io, se noi Spirito
Ribelle, siamo qui a duellare di spada, allora c’è il tempo, ci sono le
occasioni per cacciare la preda più brutta, quella più funesta che è sempre
noi.
“Ho spesso immaginato quale
aspetto prenderebbe il mondo se riuscissimo a liberarlo dalla interminabile
sequela di suicidi. Il silenzio assordante che si propaga dalla scena di un
suicidio interrompe il tranquillo andamento dei fatti umani. E quanti sono
suicidi senza saperlo!” (M° G. Filippini)
Benvenuto, se lo vorrai, nel mondo di Kenshindo,
la “Via dello spirito della spada”, benvenuto alla scoperta di te: chi
sei e come stai al mondo.
“La spada deve essere più di
una semplice arma;
deve essere una risposta alle
domande della vita”
(Miyamoto Musashi)
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