Il fatto è che ho trovato la mia strada ma continuo a cercarla. No, non mi sono perso sul fondo, semplicemente questa strada esclude certezze rassicuranti, essa impone continua ricerca, continui approfondimenti. In essa ogni istante acquista un valore solo se diventa pratica verificabile e verificata, e se accetta pure gli incidenti.
Una pratica di corpo che non sia mai vile, che mai mi veda fuggire, che mai mi tenga lontano da strappi e spine.
Così sono qui, accanto a danzatrici e danzaterapeute,
psicologhe, educatrici, infermiere, musicoterapeute; sono qui a dare un senso
alla mia ricerca di corpo e movimento, di pratica marziale completa, efficace
ed efficiente, perché, ancora da cinquant’anni a fare e cercare, eppure non mi
accontento.
Eccezionale Vincenzo Bellia,
psichiatra, psicoterapeuta, fondatore della Danzamovimentoterapia Espressivo
Relazionale, coadiuvato, al solito, da Barbara Dragoni, che incontro
di nuovo dopo un anno esatto.
Corpi in movimento, a solo, in coppia, in gruppo. Impulsi
dal tallone, lungo la catena cinetica posteriore; ondeggiamenti dalla spina
dorsale ed articolazioni divise, separate per poi ricongiungersi in cerchi,
spirali, scatti e balzi: Impulsi come attivazione, come spontanee espressioni
motorie diffuse.
No, non è solo e tanto pratica e terapia di corpo nei
disturbi d’ansia, dell’umore, del comportamento alimentare, nelle psicosi. E’
conoscenza e cura di sé, concretezza di sé corpo; è pratica per tutti, tutti
coloro i quali vogliano sapere di sé e di come stare nelle relazioni, individui
coraggiosi.
E chissà che, contando sul
gruppo di danzaterapeute milanesi autorizzate all’insegnamento, non si riesca
ad organizzare dei piccoli appuntamenti durante l’anno in preparazione del
prossimo incontro con Bellia. Sarebbe un … delitto disperdere questo piccolo
grande tesoro che è la Danzaterapia Espressivo Relazionale!!
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