Il
BUON riscaldamento non è solo “muscolare”. Esso è anche:
“L’apertura della
seduta, agendo sul corpo, modifica lo stato psicologico dei partecipanti. Essa
deve agevolare il passaggio:
• dallo
stato di coscienza ordinario a “stati di coscienza secondi”;
• dal
linguaggio verbale al linguaggio non verbale;
• dal
pensiero logico – analitico al pensiero analogico e associativo;
• dalla
disposizione difensiva ordinaria a una maggiore disponibilità alla circolazione
delle emozioni;
• dalla
dimensione concreta – operativa alla dimensione immaginativa, espressiva e
creativa;
• a
un buon bilanciamento extra / intraintensivo.”
(V. Bellia “Dove danzavano gli sciamani”)
Anche T. Santambrogio “Arti Marziali come armi” in:
https://tiziano-cinquepassineldestino.blogspot.com/search?q=ma+che+riscaldamento+%C3%A8
Ecco un possibile BUON riscalamento / apertura
nella pratica Kenshindo
Prima fase, vincolata / strutturata
I giochi e gli esercizi vincolati / strutturati sono
importanti in quanto spingono il praticante a cercare soluzioni motorie nuove,
fuori dai suoi abituali schemi motori e perché “il vincolo ad una gestualità
totalmente libera riconduce il praticante alla condizione esistenziale
quotidiana, quella dove non gli è concesso di tutto, non gli è concesso di fare
quel che gli pare” (T. Santambrogio ibid)
1. Si muovono mantenendo il contatto dei ken
2. Evitamento / sottrazione: A si toglie dal contatto dei ken, B cerca di restare a contatto
3. Aggressione / addizione: A colpisce il ken di B per allontanarlo, B cerca di restare a contatto
Seconda fase, semilibera / semistrutturata
1. Ad ogni azione di evitamento sottrazione di A, quando riuscita, B tenta di entrare nel varco attaccando
2. Ad ogni azione di aggressione / addizione di A, quando riuscita, questi tenta di approfittare del varco creato per attaccare B che tenta di difendersi
In questo riscaldamento / apertura,
diversi sono gli elementi che entrano in
gioco,
in un
crescendo continuo:
Immersione fisicoemotiva nella relazione duale,
quotidianamente condita di contrasto e intesa; coordinazione tra premere e
assorbire; consapevolezza di cedimenti fusionali ed egotismo; coinvolgimento
articolare in senso torsionale, verso la consapevolezza tridimensionale e il
dinamismo psicomotorio: “sono i primi a cedere in tante condizioni
psicopatologiche, e il loro ripristino si accompagna a un rapido miglioramento
della connessione con l’ambiente e del benessere” (V. Bellia “Un corpo tra
altri corpi”); pratica di yomi (percezione) e yoshi (cadenza,
ritmo) “che se ben sviluppate erano insieme al ma-ai gli unici
margini di raffronto immutabili giacché uscivano dalla semplice sfera tecnica e
andavano ad agire su aspetti spirituali e psichici” (C. Varone in http://win.ilguerriero.it/artimarziali/arti_marziali_09/ritmo_yoshi.htm)
Il riscaldamento, il BUON riscaldamento,
non può mai essere un’attività puramente ginnica.
Altrimenti ci si è riscaldati, ci si è preparati,
per un’attività ginnica,
non per un’Arte Marziale!!
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