domenica 30 luglio 2023

Il compleanno di Giovanni

Abbiamo danzato di Arti Marziali attorno ad un fuoco avvolti nella notte nera e l’odore del mare nelle narici. E ancora il fuoco da accudire e proteggere insieme ad un manipolo di giovanissimi aspiranti guerrieri, turni di sorveglianza perché non si spegnesse ed ululato dei lupi lungo le colline del pavese.

Abbiamo calpestato la neve alta fino alle cosce negli altipiani del modenese e ci siamo inzuppati d’acqua sotto gli scrosci che tagliavano i prati attorno al parmense.

Abbiamo attraversato gli stili codificati e le regole imposte, sempre cercando di sapere e migliorare, sempre verificando nella pratica della salute e del combattimento se fossero autentici tesori o bigiotteria pacchiana.

Siamo approdati alla consapevolezza di una pratica che non serve alcuna tecnica. Dove gesti e movenze nello spazio sappiamo essere attecchiti nei principi naturali del cosmo e nella filogenesi ed ontogenesi di ogni uomo: “Come sopra, così anche sotto; come sotto, così anche sopra. Come dentro, così anche fuori; come fuori, così anche dentro. Come nel grande, così anche nel piccolo”, ci dice il settimo dei principi ermetici del Kybalion.

Ascolto profondo, elogio della flessibilità, vitalità ed erotismo, alla caccia di Poteri Potenti, sono da anni “noi”, quel che noi siamo lungo il percorso che non manca mai di svoltare, tornare indietro, perdersi tra ombre nefaste e bagliori di luce che acceca.

Ma noi siamo noi, ancora qui sempre a mettersi alla prova. Mai stanchi di cercare, mai abitudinari imbonitori di certezze, piuttosto avventurosi eretici, guerrieri del Musha Shugyo, che è praticare e formarsi senza la protezione di un’etichetta, di una federazione, di un’Arte o di uno stile dato e anacronisticamente immutabile nel tempo. Spirito Ribelle, insomma.

In questi oltre quarant’anni, tanti si sono persi, si sono allontanati, sono scappati, si sono fermati. Tanti hanno abiurato il cammino fatto, lo hanno rimpianto, lo hanno dimenticato, lo hanno travisato.

















Poi c’è Valerio, docente a sua volta, ricercatore di salute e studioso di riflessologia, shiatsu e moxibustione, che so sempre al mio fianco senza bisogno di girarmi a cercarlo. Giuseppe e il suo errare che è sempre sincero e aperto al confronto, che è Arti Marziali nel tango e nel paracadutismo, che è amico carissimo. Donatella, tra tante fanciulle che hanno impugnato il katana ed alcune giurando pure eterno amore, ancora oggi, a distanza di decenni, si sfida in ogni Seminario Kenshindo stringendosi il cuore nel petto e sorridendo nel volto. Giovanni, che la tempesta di una vita difficile ha portato nel gruppo e nel gruppo è ormai presenza, e per me è amicizia.

E, questa sera, qui a festeggiare il compleanno di Giovanni, con noi Elise, cuoca eccelsa, ed il piccolo Ermes e Monica, mia compagna di vita ma stasera cuoca pasticcera, mancano ma ci sono Claudio e Silvano e Guido, comunque ci sono sempre anche loro, da decenni nel clan.

Cibo squisito, vino e superalcoolici tra discussioni sul delirio gender, il dilemma che apre il cambiamento climatico, il distinguersi, là dove e quando ci si riesce, da una ideologia ed una cultura che ci vuole eterni adolescenti e consumatori compulsivi, narcisisti da social e servi di capricci e voglie indotte. Ci vuole amebe in numero crescente, mentre il lupo rischia di estinguersi.


Buon compleanno Giovanni.






 

 

 

2 commenti:

  1. Fui ribelle al Padre e fu l'inizio di un viaggio a quei margini di cui scrivi. Ribelle alla stessa ribellione con le cicatrici delle tempeste nel corpo. Tanto vissuto e tanta intensa la mia vita da non aver voglia di impiegare il tempo in frivolezze non necessarie, scelgo pochi amici,fratelli nello spirito inquieto e mai domo.
    Scelgo voi.
    Ti ringrazio Tizi, per le parole dritte al cuore, per i doni per lo spirito e lo spirito di uve distillate da Bassano , grazie Monica per la tua femminile presenza,il tuo sorriso pungente e le tue arti pasticcere .
    Giuse e Dona , sempre presenti con tesori inattesi .
    Vale, surfista delle tempeste e riempitore di comodini.
    Silvano, che mi hai mandato un messaggio di auguri,spero presto di tirar di spada assieme.
    Elise, moglie mia ,che hai reso possibile questa serata spadellando e tirando giù madonne dal mattino, duellando con le temperature di fine luglio,il forno e le fiamme dei fornelli, grazie.
    Ermes ,già in te si vede lo spirito ribelle,giovane cucciolo di lupo.

    Vi voglio bene amici miei.👊❤️🙏

    Gio'





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  2. Sempre avanti. "Macte animo", per molto tempo ancora insieme.

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