
L’energia non va in vacanza, il tuo Taiki Ken
nemmeno!
Beh, almeno per chi, tra di voi, lo “spirito guerriero”
lo coltiva.
Ciò che è “cattivo”,
inteso come negativamente originatore di disarmonia e malessere, è ciò che è
“inattivo”, statico, che si pretende immobile. Praticare Kenpo Taiki Ken,
praticare Spirito Ribelle, significa rimettere in moto le energie
fisicoemotive di contro a fuggirle o bloccarle o ritenerle inarrestabili o
comunque sedarle con metodi coercitivi fino all’uso di sostanze (alcool, fumo,
droghe), farmaci o atteggiamenti ossessivo compulsivi ed alienanti (scrollare
insistentemente il cellulare, stordirsi di immagini del televisore,
fantasticare di fughe dalla realtà).
Se una Verità esistesse
davvero, essa risiedereb nel corpo, il corpo Leib, abitato,
esperito, e non Korper, il corpo – cosa, oggetto, manipolato nel
fitness dei protocolli, umiliato nei corsi di gruppo, stordito nelle pratiche
corporee cicliche, ripetitive.
Se una Verità esistesse
davvero, essa risiederebbe nel corpo, che comunque cresce, cambia, matura,
invecchia e che, se sopravvive, sviluppa grazie all’unità fisicoemotiva
strategie di sopravvivenza e supplenza viste e svalutate come deformazioni e
non già come informazioni sul solitario tentativo di trasformazione che,
nonostante l’imbecillità culturale dominante, l’evoluzione sempre pre – vede.
“Il valore di un uomo si misura dalle poche cose
che crea, non dai molti beni che accumula”
(Gibran Kahlil Gibran)
Nessun commento:
Posta un commento