martedì 12 luglio 2011

Una profonda emotività

Sabato 9 Luglio. Agriturismo “La Sorgente”. Varzi (PV)

    Ed eccoci al tradizionale appuntamento di fine stagione con Kenshindo, la pratica del katana.
Kenshindo, la “Via dello spirito della spada”, prende origine dal ken jutsu, la pratica guerriera dei samurai e si trasforma, fluisce nel terzo millennio di praticanti  che giapponesi del medioevo non lo sono e sanno di non esserlo. 
La ricchezza di Kenshindo sta proprio nella sua versatilità, nel suo essere contenitore di corpi ed emozioni vivi, di pulsioni (eros e thanatos) in relazione continua. Essa è modo per affrontare il confliggere interiore, per fare esperienza di sé attraverso la scarna nudità dell’acciaio, quanto per confliggere con l’altro attraverso il duellare che non ha né da scampo.
Poi, il Tameshigiri, la verifica pratica nel tagliare un bersaglio.
     La verifica, con il gesto motorio efficace ed efficiente ( altrimenti il bersaglio resta intatto; o tutt’al più ferito, stropicciato; o spaccato via, slabbrato nei contorni e lanciato dalla foga del praticante ben lontano nell’aria, invece di cadere, esangue e perfettamente “rasato”, ai piedi del sostegno) è anche uno specchiarsi delle proprie emozioni, dei démoni e dei demòni che ci abitano.
Tameshigiri, per la nostra Scuola, non è né un vanto, né una gara a chi  lo taglia più grosso (ci sono, ci sono anche queste gare e relativi trofei e gradi di abilità “dan” ….) né la pretesa esatta ripetizione di stili e gesti codificati (impossibili reificazioni museali), né variopinta decapitazione di ortaggi e bottiglie di Coca Cola.
Tameshigiri è un gesto unico, immerso nel “qui ed ora”, che non lascia scampo né ripensamenti: esso uccide. Un gesto che, perciò, è appannaggio solo di individui adulti autodiretti. Guerrieri, insomma, che sanno stare nel confliggere.
All’ultimo stage estivo della Scuola, a Giugno, ho condiviso con i praticanti questa espressione: “Non c’è alcuna gioia in nessuna morte. Ciò è tanto più vero, quando sono io a darla”.
Al nostro 4° Seminario Residenziale, Sabato 9 Luglio, tutti noi abbiamo esperito Tameshigiri. Ognuno con il suo travaglio interiore. Vissuto o allontanato per paura, per vigliaccheria ( per superbia ?) Ma, comunque, impossibile da negarsi.

     Un grazie alla nostra Angelica per l’ottima scelta del posto e per come ci ha “accompagnato” per tutta la giornata. Ottimo esempio di cosa significhi organizzare un evento ed occuparsi ( assumersi la responsabilità) di altri.
Complimenti allo staff de “La  Sorgente” (http://www.lasorgenteagritursimo.it/) . Di sicuro, ci torneremo !!

 






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