giovedì 22 marzo 2018

Il rinoceronte bianco



Gasp, è morto l’ultimo rinoceronte bianco …..
Possiamo ragionevolmente (provocatoriamente) sostenere, come in parte ha scritto Camillo Langone su “Il Foglio”, che l’estinzione dei rinoceronti è causata dai “talebani” della medicina naturale, della cucina vegana, dell’astrologia e della New Age?
Chi cerca un equilibro, precario e difficile ma pur sempre un Tao dell’equilibrio, tra medicina scientifica e allopatica da una parte e rimedi naturali e tradizionali dall’altra, tra una cucina onnivora e piacevole e il limite che allontani gli eccessi, tra il modernismo della mente del terzo millennio e le forze antiche dei miti e della spiritualità, non ha nulla da rimproverarsi.
Infatti, il corno di rinoceronte è prescritto dalla medicina tradizionale cinese e vietnamita come rimedio contro diverse malattie,
Ma, composto di cheratina, è come prescrivere di mangiarsi le unghie e, dato il volume del corno stesso, le unghie di mani e piedi proprie e di almeno una decina di parenti ed amici.
Mi spingo a dire che i rinoceronti si estinguono perché si moltiplicano i superstiziosi, i nostalgici del “buon selvaggio”, gli adoratori della natura incontaminata, gli ecologisti “duri e puri” e mi sovviene l’immediato parallelismo con i pacifisti ad oltranza e i portatori di gessetti, i buonisti del “Nessuno tocchi Caino” e “Qui nessuno è straniero”?

Che poi, tornando al rinoceronte, sarebbe una guerra fratricida: animalisti contro sostenitori della medicina naturale.

Chissà, poi, se questi “talebani” sono coerenti, nella loro vita personale, con le idee che propugnano e con cui … campano, diffondendole e vendendole agli altri.
Sì perché  Lica Colò  presentava una nota trasmissione televisiva tutta centrata sulle buone pratiche ecologiche ed i viaggi nel mondo, quando un viaggio aereo Roma – Milano inquina quanto un intero condominio in una stagione invernale.
Mathis Wackernagel, il padre della teoria delle impronte ecologiche, secondo cui tutti dobbiamo cercare di avere un impatto minimo sull’ambiente, spostandoci sempre a piedi o in bicicletta, porta a casa la pagnotta conducendo tournée in tutto il mondo che attraversa in aereo!!
C’è chi pretende che si metta il frigorifero lontano dai fornelli per diminuire i consumi, probabilmente convinto che tutti si abiti in appartamenti con cucine enormi. Chi predica di dormire con la testa in una certa direzione e defecare in un’altra, convinto che tutti si abiti in appartamenti di proprietà e fatti costruire apposta per noi. Chi, come denuncia Riccardo Cascioli, sostiene che i paesi sottosviluppati siano quelli con condizione ambientali migliori, cioè, dove le persone sono denutrite e muoiono di fame, quello sarebbe l’obiettivo auspicato. Chissà se davvero tutti i convinti e petulanti vegani, nel loro quotidiano, non hanno nulla di origine animale indosso o a casa o in auto o quando in viaggio?

by Nonciclopedia
Ma, certamente, ho esagerato anch’io, con queste righe: Non è proprio tutta colpa loro se i rinoceronti si vanno estinguendo.
Solo, mi paiono tutti, questi fanatici del dio bio e della natura incontaminata, poco sensibili alla cultura ed al mutamento del mondo; mi paiono, come tutti i fanatici, schiavi del pensiero unico, guidati da una vista che guarda solo davanti a sé, in cui il paraocchi dell’ideologia impedisca loro di vedere chi e cosa stia loro accanto.

Così, nel mentre che mi tengo distante da idee e pratiche di sfruttamento ambientale, di arricchimento ad oltranza e "in barba"alle regole, di scientismo fattosi dogma e imposizione fascistoide, di superiorità di razza, intanto mi diverto
- a spiegare, teorie evoluzioniste e religiose alla mano, che “frutta e verdura fanno male”; che, ad essere coerenti contro ogni forma di violenza a scopo di nutrimento e il giainismo lo insegna, solo un velo davanti alla bocca garantisce di non mangiare insetti, né un non violento si dovrebbe cibare  di tutte quelle creature vegetali prelevando le quali si uccide l’intera pianta non lasciandole la possibilità di continuare a crescere e a produrre i suoi frutti (come i bulbi e le radici: carote, patate, rape, eccetera)ed escluderei anche i frutti ricchi di semi come il melograno e pure il miele, prodotto mettendo in pericolo la vita delle api.
- a smontare, pensatori di sinistra come Marc Augè al mio fianco, ogni buonismo politico e di “accogliamoli tutti” poiché io sono per una società multietnica ma non multiculturale e che, per esempio, fonte http://www.stranieriinitalia.it/statistiche/attualita/statistiche/24-milioni-di-lavoratori-stranieri-sono-il-10-degli-occupati.html, nel quinquennio 2008-2013, 500.000 lavoratori italiani hanno perso il lavoro e sono stati sostituiti da immigrati che per lo più vengono sfruttati, sottopagati e costretti a condizioni di lavoro “in nero”. Un esercito di riserva che invia i risparmi in patria, danneggiando i consumi e la nostra economia, e lavora alle dipendenze non solo di italiani senza scrupoli, ma spesso di connazionali;
- a irridere le convinzioni prese dall’oroscopo, in quanto semplici bugie costruite col “metodo Barnum”.

Mi diverto, equilibrio precario tra opposti fascismi, tra opposti stupidari, mi diverto ma un poco mi rattristo guardando così spesso in volto l’arroganza e la fragilità umana.




lunedì 12 marzo 2018

Angelo o demone... o entrambi

Che ci sia un angelo o un demone, o una figura che li rappresenta entrambi, a guidarmi lungo la mia adolescenza, poi la gioventù, l’adultità ed ora, fili di tempo che scorrono, lungo la mia vecchiaia.
A volte sono terribili le verità.

Sono stato giovane, con poche e solide paure e tanta rabbia e violenza in corpo.
Ho cercato la mia strada, ho scalato le mie montagne e sono caduto e ricaduto nei miei abissi.
Ogni storia, la mia, la tua che mi stai leggendo, la sua che ora dà solo un’occhiata distratta, è storia personale, quell’unica storia che ho vissuto io, che hai vissuto tu. Nessuno, moglie, figlio, amico anche il più caro, può affermare di conoscermi, di conoscerti davvero. Non ha guardato il sorgere del sole come l’ho guardato io, come l’hai guardato tu; non ha mai toccato con mano i miei mostri, i tuoi mostri; non ha gioito di quell’incontro che ho fatto io, né di quello che hai fatto tu; non è mai stato nei miei sogni notturni, come non lo è mai stato nei tuoi. Né io, chiunque tu sia ora che mi stai leggendo, ho la sicumera, la presunzione di conoscere te, né tu puoi affermare di conoscere me.

Allora, ascolto me ed ascolto di te. Informazioni lievi e pesanti che passano tra corpo e corpo, sguardo e sguardo.
Nessuna pretesa, solo il camminare accanto, di fronte, praticando Tai Chi Chuan.
Quest’antica arte di corpo, di fisicoemotivo.
Resterò in silenzio, e lo resterai anche tu. Senza fretta, senza alcuna impazienza, permettendo ai suoni, alle immagini, di creare uno spazio d’intesa tra noi due.

Nel Tai Chi Chuan, impareremo ad apprezzare il silenzio, noi, io e te, che stentiamo a tacere perché non conosciamo l’arte dell’attesa, dell’aspettare. Impareremo a non interrompere solo perché vogliamo affermare la nostra di idea, a non allontanarci solo perché quel che ci viene detto, ci viene mostrato, lo troviamo insulso, così banale rispetto a quel di così importante che proviamo noi.
E’ un uragano dolce, quello che s’instaura tra di noi. Dove la forza pazza del vento e lo sferzare sadico della pioggia non ci sono, o, se ci sono, sono comprensibili forze di un racconto che scriviamo insieme, che leggiamo insieme

Nel Tai Chi Chuan, impareremo a non andare a cercare il domani lasciandoci indietro lo ieri. Forse io vacillerò, mentre tu starai in piedi, forse tu sarai tentato di andare via, mentre io guarderò avanti.
Comunque sia, angelo o demone, o una figura che li rappresenta entrambi, a danzarci nel cuore e nei gesti, dopo, dopo finito il tempo di quel Tai Chi Chuan, io sarò ancora solo io e tu solo tu. Senza reciproca pretesa di conoscerci davvero. Ma, ognuno diverso nella sua personale storia, saremo solo più forti e sinceri, più nudi e più veri.
Ognuno, a suo modo, Tai Chi Chuan,

Marzo 17

contatti

tsantambrogio@yahoo.it

praticoalparco@gmail.com







martedì 6 marzo 2018

Tai Chi Chuan











Nel profondo del tuo animo, a scoprirti individuo sensibile e coraggioso

A stare in salute, che hai una vita da vivere appieno

A goderti il bello del mondo che ti circonda

 

Vieni anche tu!!



Z.N.K.R.

 

Spirito Ribelle