lunedì 1 giugno 2015

La spada dell’avventura


“Odio la guerra, detesto gli eserciti, amo combattere”
(anonimo)

Il mio katana
 Ruoto il katana, acciaio lesto nell’aria, l’arco cala, devastante lacerazione muta, a tranciare di netto immaginari avversari.
Precisione chirurgica, assoluta. Che il tagliente non è fatto per scontrarsi ottuso con il bersaglio, bensì per dividerlo, separarlo senza sfilacciamenti, senza avanzi sbocconcellati: tagliare è operazione divisoria senza resti.

Agriturismo "Mondo Antico"
Il verde, immenso, chiazze di colori chiaroscuri che si fondono e si sovrappongono tutt’intorno. La strada sale incontro al “Mondo Antico”, l’agriturismo che oggi raggiungiamo per visionarlo: sarà lui la sede del raduno residenziale Kenshindo ?
L’accoglienza è piacevole, sana e semplice. Vediamo tre spiazzi erbosi tra cui scegliere e Dario, il “capo”, ci accompagna attraverso vigneti, il biolago e le stalle che racchiudono i cavalli.
Ottimo vino bianco
Lo seguiamo volentieri, con Kali al guinzaglio di Monica, Lupo che sgambetta sudato, Giuseppe e Donatella sempre più spesso a collaborare, a sostenere le attività della Scuola.

Gokudo, duro, teso, irriducibile. La pratica del katana non può essere altrimenti. Perché l’acciaio è comunque pesante; perché la scelta è quella tremenda di uccidere per non essere uccisi; perché il lavoro fisico è tutto di bacino e respiro, di  struttura articolare e muscolatura profonda in azione, lasciando alle braccia ed alla muscolatura superficiale il solo compito di traduttore, di traghettatore dell’energia profonda del corpo dentro; perché lo scavo emotivo, perturbante, finanche angosciante, non si ferma mai, taglio dopo taglio, esso è scavare dentro l’Ombra, dentro i miasmi della palude che si affacciano al naso, è repellente rettile che ci lacera il cuore.

Un piccolo aperitivo, e che vino bianco forte e profumato !, poi tutti a tavola. Beh, qui al nord, fatico a ricordare un agriturismo dove io abbia mangiato altrettanto bene.
La scelta è facile: Sì, sarà questo il posto per il nostro Seminario Kenshindo di Luglio.
Gli ultimi dettagli organizzativi con la coriacea moglie del titolare, le chiacchiere affacciati sulla valle e per me pure un rumoroso russare !!

Tengu by nydwyngreendragon
Accovacciato in pedana, pulisco la lama. Lingue di luce fievole, simili a Tengu disorientati e lascivi, si allungano sulle pareti del Dojo. Tengu, creature fantastiche che, lentamente muoiono negli angoli bui del locale, come muoiono i palpiti e le lacerazioni del mio animo in feroce subbuglio. Scema la pratica dell’acciaio assassino e, con essa, scemano i fremiti nel cuore. Alla prossima.

 “Non amo la spada per la sua lama tagliente, né la freccia per la sua rapidità, né il guerriero per la sua gloria. Amo solo ciò che difendo”
(J.R.R. Tolkien)


Solo quindici giorni di vita



Monica e l'inseparabile Kalì

Scorcio sulla valle


 

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