venerdì 23 febbraio 2018

Incontrami ... perché



Mi è indifferente gridare o tacere.
E’ che sempre, ogni volta, sfioro le mie stesse mani, così familiari e che pure ancora non conosco appieno, così straziate dallo scorrere del tempo e per questo portatrici di memorie di incontri e toccamenti e percosse e carezze.
Deliziosi, anche se a volte tormentati, fantasmi della memoria.

Oltre quarant’anni di pratica marziale e ancora mi chiedo, pugni e calci, schivate ed affondi, quale sia il calibro, il senso, di questa pratica profonda.
Uno spazio passionale e praticante che parrebbe escludere il mondo, il quotidiano, vestiti in un meticciato un po’ euro un po’ giap, tra parole giap pronunciate all’italiana e incerti riferimenti alla società giap.

Ma, per come lo intendo io, per come lo propongo io, dal mondo non si isola, il mondo non esclude. Piuttosto lo penetra fino a squassarlo, lo rivolta come un calzino vecchio, è potente capacità di trasformazione individuale e, insieme, lucida lettura sociale.

Uno scarto deciso dalla vigoressia, quella sotterranea malattia mentale per cui giovani e non più giovani affollano palestre e corsi alla ricerca ossessiva del corpo bello, del corpo ben fatto da esibire, del corpo “macchina”.
Un appassionato, invece, avvicinarsi alla realizzazione della propria identità, ossia di una sanità di fondo.

E, tolti gli ignavi, gli aggressivo passivi, i “capitan Fracassa” e gli “homo Omer”, i tamarri di ogni genere e quelli che l’ottimo Ido Portal chiama “couch potatoes”, chi dubitasse di possedere le qualità che gli servono, sappia che può scoprirle dentro di sé, può crearle dentro di sé.

Movimento è energia, respiro è energia, lottare e scontrarsi è energia.
Una revisione personale, una trasformazione individuale, uno scorrere di mani, le tue mani e quelle di chi ti sta di fronte o accanto, che, sguardo e respiro e braccia e balzi e pugni ed affondi, ti diverranno familiari strumenti di vitalità, di trasformazione tua e del tuo ambiente.

Incontrami … perché

La vita è lotta, lotta senza quartiere, ed è un bene che sia così. L'umanità, altrimenti, non potrebbe progredire. una razza di deboli si sarebbe estinta da un pezzo, senza lasciare traccia.
(E. Canetti)








Non importa come ti senti, alzati, vestiti e lotta per i tuoi sogni

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