lunedì 15 luglio 2013

6° Seminario Residenziale Kenshindo

Sabato 13 Luglio
Agriturismo “Cà de Figo”. Varzi (PV)


Kenshindo, La Via dello Spirito della Spada, percorso fra simbologia e movimenti.
Sorta di
-          educazione psicomotoria e delle strutture nervose, che offra la capacità di scegliere liberamente come agire e come essere;
-          strategia  di confronto nei conflitti relazionali;
-          individuazione del come essere guerriero, ovvero uomo o donna d’onore e di valore nella società contemporanea;
-          carica energetica alla scoperta di una sintonia con le forze interiori, ri-conoscendo le emos-azioni, l’assertività, fino alla decisione ultima che non ha ritorno.

Un manipolo di praticanti, tra spade d’allenamento ed acciaio affilato, che non si può parlare e praticare di spada sempre reggendo in mano un giocattolo o un pezzo di legno e mai l’arma quale esattamente è: acciaio temprato per tagliare, ferire, mutilare ed uccidere.
Un tirar di spada in cui: “La precisione tecnica nel Kesagiri, il taglio diagonale dalla base del collo al fianco opposto, non è mai speculazione stilistica, non è pignoleria scolastica. Essa è realismo puro. E’, con il raffinarsi dell’immagine di sé che si ha quando si lavora consapevolmente e non per imitazione, soprattutto disposizione spaziale di un gesto che uccide”. (in “Kenshindo”. Opuscolo esplicativo realizzato dallo scrivente, Giugno 2009).
Un manipolo di praticanti, uomini e donne, di fronte alla cerimonia del Tameshigiri, il taglio di un bersaglio come “simulazione dell'assassinio di un altro essere umano” (M° Takamura Yukio), atto totale ed inappellabile. Atto di estremo coraggio.
Un manipolo di uomini e donne, apparentemente gente comune, in realtà, esploratori di sé e dello stare al mondo, che si cercano coraggiosi, affidandosi alla forza dei sentimenti; generosi, vivendo nella dimensione del dono; leali, assumendosi sempre la responsabilità del proprio agire perché consapevoli che, se anche non possono sempre fare quel che vogliono, sempre possono scegliere cosa fare di quel che loro accade.

 Un grazie all’allieva Angelica per l’ottima organizzazione, ai gestori dell’Agriturismo “Cà de Figo” per la squisita accoglienza







2 commenti:

  1. Un grazie per questo seminario che, insieme a quello dello scorso giugno sono stati il mio riavvicinamento alla spada. Impegnativo, difficile e …....affascinante. Il passare degli anni mi spinge sempre più ad apprezzare quello che prima non sopportavo: i movimenti piccoli, lenti, l’ascolto. Come ho detto già al Tizi questo lavoro “fine” che ritrovo qui ma anche nel Tai Chi in qualche modo mi spinge ad occuparmi di parti di me ( anche solo corporee a volte) che spesso ho preferito ignorare ma che….. inevitabilmente mi sussurrano imploranti che esistono anche loro. Procedo quindi con consapevolezze diverse e con curiosità….OSS!!

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  2. un posto pieno di fascino, nel circolo di cemento sotto un rifacimento di anfiteatro greco, mentre i cavalli stavano a osservarci brucando..ottimo cibo, ottimo branco.
    E un nuovo inizio con "Ammazzademoni", nuova compagna di viaggio, che chiede tanto e tanto dà..e l'incontrarsi dei kissaki tra la mia lama e quella di Simona, una carezza sul cuore, forse da due tigri che ancora devono uscire dal bosco?
    e le risate poi a bere birra e giocare..sì, proprio un gran bel Residenziale.
    Oss!!
    Giovanni

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