lunedì 16 dicembre 2013

Un pomeriggio da … scriba

La passione di Lupo per la “Storia” e per i popoli antichi, unita al piacere di un pomeriggio di “famiglia”, tutti insieme: eccoci al museo egizio, Castello Sforzesco, per un’iniziativa promossa dal Comune di Milano (“Bianco Inverno”) in collaborazione con Aster.
Visita al Museo egizio e poi, tutti al Civico Museo Archeologico per cimentarci, piccini e … genitori, nel lavoro degli scribi: geroglifici, pittogrammi, per scrivere alcune semplici parole.
Eccezionale l’animatrice, Federica, giovane archeologa innamorata dell’Egitto presso cui si è recata più volte, negli anni, proprio per “scavare” in zone ritenute d’interesse. Un gruppetto di sei bambini, con genitori al seguito, tutti curiosi di sapere, capire, imparare.
Preziose le informazioni raccolte davanti a mummie, sarcofaghi e al “Libro dei morti”.
Preziose e, come spesso mi accade, suscitatrici di emozioni e riflessioni che accomunano, sovrappongono, incontrano e scontrano la consapevolezza dell’unicità, della preziosità di ogni vivere individuale con il suo essere  minuscola, irrisoria presenza nel destino del mondo, dei popoli e delle epoche.
Come mi è importante, essenziale, ricordare quel volto baciato più volte in gioventù, quegli scontri a sprangate nel delirio ”politico”, la figura di mia madre in cucina, le corse in sella alla moto …. Uauhhhhhhhhh, mille e mille e mille ancora momenti in sessantadue anni di vita, tutti grondanti pathos e come essi, al contempo, mi paiono vuoti, anonimi e persi granelli di sabbia in un deserto enorme che tutto confonde ed appiattisce.
Ecco, sta qui, credo, il nodo, il grumo. L’equilibrio incerto tra il mio qui ed ora da una parte e il senso della continuità che esso ha nel mio vivere fatto di molteplici “qui ed ora”. Equilibro che poi fa i conti, si spezza ?, con il rapporto che esso tutto ha con i miliardi di vite che mi hanno preceduto e che mi seguiranno.
Mi sento un po’ scomodo, un po’ un intruso nel frugare, con gli occhi e con la mente, nel sarcofago, sul corpo ben conservato di un “tal dei tali” vissuto ( che ha amato, ha odiato, si è battuto, ha procreato … ) alcune migliaia di anni or sono.
Mi sento un curioso piccolo piccolo laddove mi interesso a come l’hanno mummificato e poi ritrovato e poi sia giunto fino alle stanze del Castello Sforzesco. Piccolo ed un po’ ficcanaso. Piccolo e tanto superficiale nel non prendere in considerazione ( e come potrei mai ?) le sue paure, le persone cha ha amato, le bugie che ha raccontato, i torti che ha inflitto e quelli subiti, l’emozione dei giocattoli che il padre gli ha messo in mano e l’emozione di quando è stata la sua volta a porre i giocattoli in mani minuscole e trepidanti.
OK, va bene, un po’ d’aria fresca e due passi per raggiungere il vicino Museo Archeologico mi distolgono da questi stralunati pensieri.
E’ tempo di ridere, adulti e bambini, immersi nel gioco dello scriba: ma che vero kasino era la loro scrittura !!
Risate, fogli che si sovrappongono.
L’impegno, preso con Lupo, di organizzare, magari con altri bambini interessati, una visita al Museo Egizio di Torino, quello sì stracolmo di reperti. Monica che, spalleggiata da Federica, tenta di convincerlo ad andare con lei, questa primavera ,sul Mar Rosso, con capatina alle piramidi.
Poi, tutti a casa. Momento dentro momento, momento dopo momento, per l’unica, irripetibile vita, che a ciascuno di noi è concessa.



http://www.youtube.com/watch?v=LCuqT2H_-w0




I Walk Alone
Cammino da sola
Put all your angels on the edge
Keep all the roses, I’m not dead
I left a thorn under your bed
Metti tutti i tuoi angeli sul margine
Conserva tutte le rose, non sono morta
Ho lasciato una spina sotto il tuo letto
I’m never gone
Non me ne sono mai andata
Go tell the world I’m still around
I didn’t fly, I’m coming down
You are the wind, the only sound
Vai, dì al mondo che sono ancora qui
Non ho volato, sto scendendo
Sei il vento, l’unico suono
Whisper to my heart
When hope is torn apart
And no one can save you
Sussurra al mio cuore
Quando la speranza è a pezzi
E nessuno può salvarti
I walk alone
Every step I take
I walk alone
Cammino da sola
Ogni passo che faccio
Cammino da sola
My winter storm
Holding me awake
It’s never gone
When I walk alone
La mia tempesta invernale
Mi tiene sveglia
Non se ne è mai andata
da quando cammino da sola
Go back to sleep forever more
Far from your fools and lock the door
They’re all around and they’ll make sure
Torna a dormire per l’eternità
Lontano dai tuoi inganni e chiudi a chiave la porta
Sono tutti intorno e ti renderanno sicuro
You don’t have to see
What I turned out to be
No one can help you
Non devi vedere
Ciò che sono diventata
Nessuno può aiutarti
I walk alone
Every step I take
I walk alone
Cammino da sola
Ogni passo che faccio
Cammino da sola
My winter storm
Holding me awake
It’s never gone
When I walk alone
La mia tempesta invernale
Mi tiene sveglia
Non se ne è mai andata
da quando cammino da sola
Waiting up in heaven
I was never far from you
Spinning down
I felt your every move
Aspettando alzata in paradiso
Non sono mai stata lontana da te
Ruotando verso il basso
ho percepito ogni tuo movimento
I walk alone
Every step I take
I walk alone
Cammino da sola
Ogni passo che faccio
Cammino da sola
My winter storm
Holding me awake
It’s never gone
When I walk alone
La mia tempesta invernale
Mi tiene sveglia
Non se ne è mai andata
da quando cammino da sola

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