“Se tu
fallissi potresti essere deluso, ma sarai dannato se non provi”
(B. Sills)
Tre
ore di Tai Chi Chuan, e che Tai Chi Chuan, con il Maestro ed amico
Aleksandar Trickovic, nel gruppo che, ad Opera, già da diversi anni lo segue in
questa danza suadente e potente.
Interpretazione,
la sua, di sicura efficacia e sempre interessante immersione nei tesori più
profondi di quest’Arte antica.
Sono
cerchi che nascono e danzano nell’aria, si avviluppano l’uno dentro l’altro, si
susseguono uno dopo l’altro, senza che nulla possa lacerarne l’intrinseca
bellezza, lo slancio sinuoso.
E’
un bacino pieno e profondo che ne detta la direzione, sono mani espressive che
ne disegnano la traiettoria.
Giusto
un saluto a tutti, un abbraccione a quell’adorabile fatina ( sì, le fate
esistono) che è Laura, oggi entra negli “anta” !!, ed un maschio abbraccio ad
Aleks, con la promessa, insieme ai vari momenti di gruppo, di vederci presto
per una “privata”, nel suo territorio: un tranquillo parco in Varese che ci
vede duettare di gesti e coltello e pugni tra lo sbigottito guardare di
runners, coppiette e solitati lettori.
A
casa mi attende Monica, dolcissima nell’aspettare i miei orari impossibili per
condividere un pranzo o una cena.
Il
Dojo dello Z.N.K.R. si apre e offre immagini di sciabole di legno, poi di
katana veri e propri, per il tradizionale Seminario
mensile di Kenshindo.
Acciaio
snudato l’un contro l’altro, a interpretare ferite e lacerazioni. Falciate
settano tra gli schizzi di luce e i colori sgargianti della pedana. Occhi su
occhi, “Aki no Sora”, finalmente i
kata in coppia in movimento, dove Yomi e Yoshi, ritmo e tempo, sciorinano
disegni letali, passi felpati e un rapido accucciarsi a tagliare i tendini del
ginocchio, poi avanti, di slancio, per la decapitazione finale: atto totale,
incontrovertibile, di uccisione.
A
vuoto, a ripercorrere le quattro sequenze base del Tameshigiri: “Tameshigiri è la simulazione dell'assassinio
di un altro essere umano, e questo genera un grande potenziale di afflizione
spirituale (…) Che siano antiche o recenti, le spade possono accogliere forze
spirituali insondabili in grado di esercitare un incredibile potere (…) enfatizzare eccessivamente questa pratica può
generare un rischio spirituale quale quello di generare nei praticanti a vedere
in questa pratica una sorta di gioco, un atteggiamento mentale che deve essere
evitato poiché distorce la solenne natura di questa pratica (…)” (Takamura
Yukio).
Per
questo, poche e selezionate sono le volte in cui ci votiamo al Tameshigiri. Per
questo mai un pubblico video o delle foto a mostrarne il fare. Riserbo e
pudore, perché sempre di uccisione si tratta. Perché, ogni volta, uccidiamo
qualcosa di noi, che noi siamo insieme predatori e preda.
Impugno
“Lama
Danzante”, mi accompagna ormai da anni in questo supplizio, in questa
catarsi di emozioni e pulsioni. Acciaio dalle ombre di nebbia, forgiato
manualmente apposta per me. Lama lievemente ricurva, il cui sottile tagliente
sibila pregustando l’affondo nella stuoia umida. E altri guerrieri, ognuno a
suo modo disposto, dopo di me.
Finita
questa cerimonia di morte e lutto,
raccolte le calde parole di ognuno dei praticanti, il saluto finale.
Tanto,
l’indomani mattina, sono ancora qui: lezione privata. E sono parole che suonano
potenti, sono potenti colpi al sacco, e calci e ginocchiate; sono raffiche di
percosse sul sacco, questa volta steso al suolo. Sono lieve schivare e
scivolare via dall’aggredire improvviso.
Doccia,
un abbraccio a F. e a casa.
Che
il pomeriggio, questa volta “in banda”: ci sono Monica, Lupo e il suo amico
Luca, entrambi cinture “superiori” del “corso
Kenpo Bimbi e Ragazzi” tenuto dall’Insegnante Celso, Kalì, il nostro Boston
Terrier, il Maestro Giuseppe e Donatella, andiamo all’Agriturismo “Il Bivacco”, nel pavese.
Lì
svolgeremo il fine settimana marziale dedicato proprio a bimbi e ragazzi, a
Maggio. Si tratta di contrattare con Teresa, amica cara e “padrona di casa”,
modi e costi perché l’iniziativa sia svolta al meglio.
Come
è caratteristica della Scuola, la discussione non è priva di pane, salame,
formaggio, torte casarecce, buon vino, caffè….
Dato
che io ( evviva !!) mi sono tenuto solo una parte nella docenza, lascio
volentieri il tavolo, non prima di aver azzerato o quasi quanto Teresa ci ha
portato, per dedicarmi al calciobalilla. Tanto non c’è Giovanni né quelli più
bravi di me e così... le vinco tutte, sconfiggendo più volte Luca e la coppia
Lupo & Luca. Lo so, “ me la sono
presa” con i più piccoli, ma qualche volta concederete anche a me di vincere
“facile” !!
Giuseppe
e Monica, ben supportati da Donatella, fanno un buon lavoro che ci sarà da
organizzare il giro pasti, la nottata all’aperto e qualche sorpresa che aiuti i
giovanissimi praticanti a sentire la natura e il profondo, inesauribile,
rapporto che l’uomo ha con essa. Il clan dello Z.N.K.R. non tradisce mai
qualità, coesione, capacità organizzativa e tanto, tanto entusiasmo.
La
sera, a casa, i giochi con Lupo e Kalì, le chiacchiere con Monica, la “zia”
televisione per stemperare le emozioni e quei colori forti e potenti che hanno
tinteggiato questo “profondo marziale”.
(S. Gasperini)
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