“Per
vincere un combattimento è indispensabile possedere buone armi, ma anche essere
efficacemente protetti contro quelle altrui”
( A. Fieschi )
Come
strana è la luce bianca del legno. Levigato e agile tra le mani, di un biancore
pallido, come fosse possibile diffondere la luce lunare su un’arma di legno.
I
fondamentali del Tameshigri, l’arte di tagliare un bersaglio.
Poi
è la volta dell’acciaio vero e proprio.
Slego
meticoloso il kumihimo, la corda intrecciata che avvolge il cotone finemente
decorato a protezione del saya e del katana stesso.
“Lupo
di Settembre” è nelle mie mani.
Lupo di Settembre |
Lama
leggera, sensibile, classico shinogi – zukuri che, visto dall’alto di me che la
impugno, spinge verso immagini di un proiettile lanciato a perforare l’aria.
Sono
passi danzati, precisi, accurati. Feroci.
Sono
falciate discendenti ed ascendenti a succedersi rapide: volo di falco in picchiata
e sollevarsi famelico di fauci spalancate di rettile acquattato.
Periodo,
questo d’oggi, che alcuni chiamano postmoderno per noi, periodo Heisai per il
Giappone.
Impugno
un katana dei primi del 1600, uno Shinto, acciaio di samurai medioevale, nel
terzo millennio d’occidente, conducendo una vita dal sapore italiano.
Il
senso ?
Il
senso di un praticare di katana oggi, in questo contesto ?
Lama Danzante e Lupo di Settembre |
Respiro
profondo, come il mugghiare di un vento in tempesta e quello che sento
rimbombare dentro non sono le
percussioni di un pugile al sacco ma i
battiti incalzanti del mio cuore in tumulto.
Ecco,
il senso. Di vitalità e passione
profonda. Di istinto di morte non taciuto, non negato, ma riconosciuto e
trasformato in energia creativa.
Lama Danzante |
Di
cuore e pancia immersi nell’Ombra, nei meandri di quelle oscurità che giacciono,
sepolte ma non onorate, dentro ognuno di noi. Zombie, morti viventi, che in
ogni momento possono prendere forma e riaffiorare nella nostra coscienza senza
che noi siamo in grado di riconoscerli e gestirli. Allora li neghiamo mentre ne siamo
schiavi. Potere delle pulsioni inconsce che la mente umana si illude
di governare negandole e reprimendole, mentre solo la conoscenza e il
riconoscimento ci permettono di farne una parte consapevole di noi.
Audaci, coraggiosi
pur nelle nostre paure, onesti con i nostri turbamenti, efficaci in
combattimento, ecco il senso.
Quel
continuo, incessante combattimento che tutti, nel medioevo o ai giorni nostri,
in Giappone o in Italia, chiamiamo vivere.
Finche vivere ci sia concesso.
(F. Ostraseski)
Shinogi Zukuri |
lo shinogi zukuri di Lupo di Settembre |
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