martedì 15 giugno 2021

Tu sai chi sei

Il primo incontro con la tua compagna o compagno? Cosa ti ricordi?

Il più recente incontro con una persona a te cara? Cosa ti ricordi?

Di solito, i tuoi ricordi si affacciano sotto forma di “cose viste”, ti ricordi quel che vedesti: immagini, colori.

Eppure tu sei cinque sensi: vista, certo, ma anche udito, tatto, olfatto, gusto.

Quali di questi sensi e in che proporzione è presente nei tuoi ricordi?

Certo, siamo immersi in una società di immagini, che privilegia il senso “vista”, ma, il resto di te?

Come vivi, vivi autenticamente, se non sei presente in tutti i cinque sensi?

Certo, ognuno di noi, per copione educativo, per esperienze fatte, privilegia alcuni sensi rispetto ad altri, ma come vivi se sei privo, in parte o… in tutto (!!), di alcuni dei tuoi sensi?

Domenica scorsa, “a spasso” per Milano con Monica, mi chiede conto di un atteggiamento che le pare diverso.

E’ vero, è che sento distintamente l’aria calda e pesante della città sulla pelle, sento l’odore del cemento che, intriso dell’afa, mi buca le narici, mi arriva ovattato il suono metallico di una città che lentamente riprende il suo tran tran.

Un miscuglio di sensazioni che spontaneamente e semplicemente mi entrano dentro, mi formano e a cui rispondo con la mia personale sensibilità.

Ridendo, le parlo del ricordo del nostro primo incontro …. ravvicinato …

Ecco, con le immagini ancora nitide, nette, a distanza di oltre vent’anni, mi arrivano sussulti e bisbigli del suo tono di voce, sì, certo, le parole, ma con loro il tono della voce, la melodia delle vocali costruita intorno a consonanti, l’odore della sua pelle, il gusto delle sue labbra.

Ero ancora inconsapevole della strada che avrei preso, della mia ricerca, anche se già vent’anni or sono qualcosa mi spingeva a vivere, a tentare di vivere, tutto di me.

Ora sono molto più avanti, molto più addentro di me, di quel e come sono: essere incarnato.

Per questo mi chiedo il senso di tutte queste terapie logocentriche (1): il cliente parla, il terapeuta ascolta e stimola con altre parole ...sì ma l’essere corpo tutto dov’è? Dove sta? Quanto e come agisce, si muove, si mischia con l’ambiente?

Ci credo che queste terapie durino anni e i risultati siano labili, incerti, contraddittori.

Già Il terapeuta non è lì con tutto stesso, gli manca la presenza corporea, gli manca l’agire dei cinque sensi. Come potrà mai entrare in contatto totale con un cliente che vede come solo verbo? Che non viene contattato nei cinque sensi? Col quale si accontenta di condividere generiche emozioni “parlate?

E che dire di quelle terapie che si presentano “corporee” ma mostrano di corpo senza incarnarsi corpo? (2)

Proprio in questa società che del corpo fa un oggetto, uno strumento estraneo al sé, quanto di corpo ci sarebbe bisogno!! Di corpo che odora, gusta, tocca!!

Nella teoria della Gestalt (3), è fondamentale sentire la connessione con l’ambiente attorno a noi, come parte attiva del tutto. Ma se lavori col cliente senza che questi incontri la sua connessione interiore, come contatti l’ambiente? Dove pretendi di arrivare senza la presenza agente dei sensi tutti?

Come fai a praticare Chi Kung o Arti Marziali, a praticare esercizi di energia e consapevolezza, a scontrarti di corpo, di fisicoemotivo, senza questa connessione? Senza i cinque sensi? Senza così la possibilità di scoprire il sesto senso (4), il campo dell’intuizione?

Di più e oltre ogni percorso terapeutico: Se ami, lavori, vivi senza la presenza dei cinque sensi…. Tu sai, sai veramente, chi sei?

 

PS) Hai voglia di provare? Di provare a ricordare un importante avvenimento, incontro, del tuo passato? Cosa e come lo ricordi? Con quali sensi?

Ed ora, mentre mi stai leggendo, sei presente in tutti tuoi sensi o ti devi sforzare di sentire cosa e come stai contattando sulla tua pelle, che gusto abita la tua bocca?

 

Post illustrato con opere di Juarez Machado

 

1. In filosofia e nelle teorie della ricezione e della letteratura con logocentrismo si intende la centralità del logos (“parola”) come fondamento di un discorso e di un testo che vogliano considerarsi significanti e/o sensati.

Eppure ogni significato non è affatto “fonico” e il suono, in quanto elemento materiale, non appartiene alla lingua. Sempre di corpo in azione si tratta. Ma a considerarlo così … pare si faccia troppa fatica, per costoro!!

 

2. Sul mio blog, trovate riportate le mie deludenti esperienze con Bioenergetica e Mindfulness, con alcune correnti di Chi Kung. Forse ho incontrato, nonostante il nome altisonante e i pomposi certificati, docenti di scarsa qualità. Beh, anni ed anni addietro, in una Scuola di formazione per psicoterapeuti e counselor, mi imbattei in un docente che proponeva meditazioni di Osho leggendo su un foglietto i passaggi essenziali e che faticava a reggere uno sguardo negli occhi, in una docente che proponeva giochi di corpo vergognandosi di mostrare il suo. Negli stage di Chi Kung e Tai Chi Chuan mi sono imbattuto in un docente che si muoveva con la rigidità e la meccanica di un karateka, poi con una docente tutta parole sull’Energia cosmica e il Chi, che proponeva esercizi corporei ma lei non era in grado di stare in equilibrio su una gamba o di coordinare integralmente i movimenti delle braccia e questo non le interessava, lei era connessa con l’energia dell’Universo!! Sarà per questo che ora centellino e seleziono accuratamente cosa e con chi imparare!!

 

3. “Contrapponendo l’Io, il Sé e l’Es: L’Io deliberato possiede la stretta unità astratta di mirare ad una meta ed escludere le distrazioni; la spontaneità (il Sé) possiede l’unità flessibile concreta della crescita, dell’impegno e dell’accettazione delle distrazioni come possibile attrazioni; e il rilassamento (l’Es) è la disintegrazione, unificato solo dall’incombente senso del corpo.” (F. Perls)

Mentre l’Io è la funzione mentale di astrazione e volontà, l’Es al suo opposto ha il corpo come ruolo centrale. Il Sé è il punto centrale, equidistante ed integratore di questi due estremi. Infine la personalità in quanto struttura del Sé è il sistema degli atteggiamenti assunti nei rapporti interpersonali. (http://www.attualitainpsicologia.it/numeri-precedenti/13-attualit%C3%A0-in-psicologia-anno-2015,-numero-1-2/11-perls-e-il-s%C3%A9-nella-gestalt-di-sandro-papale.html)

 

4. “… di seguito il sesto senso (proprio – cezione) che ci rende consapevoli del nostro stato interno, i recettori muscoloscheletrici, viscerali, emotivi, che ci servono come “sorgente profonda di intuizione e plasmano il nostro stato emotivo” (Psicoterapie della Gestalt: Come la sensibilità percettiva modula il setting terapeutico  di S. Rossi)

 





 

 

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