Push Hands |
Tre “Ribelli”, in un angolo, a scorrere le trame
intense di una pratica corporea, di una pratica marziale.
A volte mi capita di essere insofferente alla presenza di
altre persone, persone che mi sottraggono alla mia solitudine senza offrirmi
un’autentica compagnia, una compagnia fatta di emozioni condivise, di colori
dell’animo sparsi sulla tavolozza del vivere.
Non è questo il caso: tra “Ribelli”, le coincidenze
come le differenze danzano giochi mai banali, sempre carichi di un’umanità
vera, curiosa, coraggiosa.
Onda per colpire vs onda a ricevere |
Sarà il piacere di condividere l’arena faticosa e persino
dura di Iron Shirt, la “Camicia di ferro”, le movenze suadenti delle “Spire del
drago”, il succedersi fluido di onde e spirali; sarà lo scoprire l’integrità
funzionale e neurologica delle catene miofasciali, senza alcun sovraccarico o
intoppo nello scorrere dei gesti; sarà l’incontrarsi e scontrarsi di Tui Shou
“Mani che premono”, il fioccare dei colpi a bersaglio, l’assorbire felino di
Mukae – te.
Capita mai di scordarsi una cosa non in quanto poco
importante ma piuttosto in quanto tanto, forse troppo, importante?
Questo mio, questo nostro praticare, così assiduo e gioito
in ogni momento, è un antidoto al mordere feroce del tempo? O, piuttosto, è un
modo sveglio, adulto, di viaggiare dentro il tempo, di viaggiare dentro di sé?
Pa Kwa, vortice n°1 |
Questo è praticare Arti Marziali, praticare di corpo
e movimento, Movimento Intuitivo. Questo è.
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