“Impara ad allenarti dentro, per
ascoltare il suono del corpo dentro
e non il rumore che fai fuori”
E se lo dice
Jean Claude Van Damme, già atleta di successo e poi stella del cinema marziale e
d’azione, chissà che i milioni di epigoni che sudano e si strapazzano su
macchine e pesi, una piccola riflessione non siano indotti a farla.
Lui, un
esempio per il fisico e per le prestazioni atletiche.
Certo, a vederlo
esercitarsi in questa nuova veste e per quanto consentano dei video, credo che
Moshe Feldenkrais, Bonnie Bainbridge Cohen, Roger Garaudy ecc. gli siano ancora
ignoti, come forse ignoti gli sono Danza Sensibile, Anatomia Esperienziale, Body
Mind Centering ecc. ma tanti complimenti per la capacità di evolversi, lui che è
un “grande”, uno “arrivato”.
A me, pure che “grande” non sono, piuttosto sono
uno sconosciuto,
- la soddisfazione di praticare “dentro” ormai da un ventennio, con sempre nuovi e approfonditi miglioramenti, nuove ed avvincenti scoperte di ogni “suono del corpo dentro”,
e
- il piacere di condividere questo intenso percorso di corpo e movimento con chi ha il coraggio di stare in minoranza, di farlo con uno sconosciuto e di affrontare con questo sconosciuto il misterioso viaggio nel corpo.
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