martedì 1 aprile 2025

Il mio pensiero di Aprile 2025





Mi infiacchisco piegato dallo scarno vento che mi trasporta qua e là, del tutto simile ad uno straccio umido, bagnato.

Fatico a riconoscere la mia forza e la mia vitalità, vacilla persino l’umile fierezza che mi faceva fondare su una passione intransigente.

Poi mi rendo conto che, prima o poi, lo scorrere del tempo, l’avanzare degli anni, presenta il conto a tutti, nessuno escluso. Ed il mio, invero, non è nemmeno così “salato” come è toccato ad altri.

Non ho mai amato Alessandro Manzoni. Mi sono sempre chiesto il perché de “I promessi sposi” imposto a scuola: Romanzo probabilmente buono per imparare a maneggiare gli aggettivi, ma completamente abitato dalla Divina Provvidenza per cui ogni disgrazia comunque opera a fin di bene ed il lieto fine sempre trionferà.

Al di là di ogni considerazione politica, che credo mai debba inficiare il valore o meno di un’opera d’arte, oggi mi sento più vicino al Fato verghiano (1) dunque alla realtà cruda della vita e della natura ed ai decreti inesorabili del destino il quale lascia ben poco margine alla libertà umana e alla possibilità di manipolare il futuro. Una visione che ricorda quel filone del pensiero asiatico che si riconosce nell’affermazione di Chuang Tzu, taoista, 369 – 286 a. C.: “Le gambe delle oche sono corte ma se tentiamo di allungarle, l’oca soffrirà

La curva dei miei occhi lambisce il mio cuore, il mio respiro. E’ un girotondo di danza e di gentilezza. Colgo il momento di accogliere ed accettare questa sosta forzata. Ancora dico no con la testa ma è un sì col cuore.

Sì alla cura servita dalla medicina allopatica, sì al riposo totale, sì a quella che sarà una ripresa lenta lenta e, confido, progressiva.

Un pezzo di salute si è allontanato e ora si prende un altro amante, niente di grave ed io resto qui a ricostruire un terreno fertile perché lei torni ad abbracciarmi.

Lo Spirito Ribelle va avanti, sempre e comunque, con il contributo dei partecipanti che continueranno a trovarsi e a formarsi ogni Martedì, in quell’accogliente Dojo all’aperto che sono i giardini Marcello Candia, ed è anche a loro, ai praticanti ed amici che vivono Spirito Ribelle, che devo una buona cura, un buon riposo ed un gran buon rientro, tra un mese o due. Spero.

 

1.         Giovanni Verga (1840 – 1922), scrittore e senatore, approvò le manovre repressive del generale Bava Beccaris durante i moti del 1898, la politica autoritaria e colonialista del presidente del consiglio Francesco Crispi, il nascere del movimento fascista.

 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento