giovedì 5 maggio 2011

Non più maleducati prepotenti ma …

Lentamente, innestando la seconda marcia, percorro la lunga area parcheggio, a senso unico, che si snoda in mezzo a corso Lodi. Intanto, biciclette e scooter, in “contromano”, mi vengono … incontro. Intanto, anche qualche automobile mi viene incontro …in “contromano”.
A nulla vale la mia rimostranza. Il tipo alla guida mi apostrofa “ Ma non mi vedi ? ”.
Certo che ti vedo. Ti vedo venire contromano ” – mi permetto io e lui “  Ma ci passiamo in due ! Non hai sonno che è mattina presto ? A quest’ora hai già voglia di discutere?
Sì ha ragione lui: non ho proprio voglia di discutere.
Perché sono assalito dal dubbio: Che abbia ragione lui ?
Ovvero, sono io quello in errore perché leggo e seguo pedissequamente leggi e regole, mostrando scarsa adattabilità, scarsa flessibilità .
E’ invece lui il portatore di un’intelligenza che interpreta, che trova soluzioni accomodanti, che media tra le diverse esigenze, che ha una soluzione per tutto e tutti.
Quel “lui” che parcheggia dove ha bisogno, anche sulle strisce pedonali, tanto il pedone i piedi li ha e dovrà solo fare un giro attorno all’auto, stando attento a non farsi centrare dalle auto che sfrecciano per strada. Quel “lui” che passa l’incrocio col rosso, tanto tu, che lo vedi tagliarti la strada, basta che rallenti un po’ e ci passate entrambi.
Ed io che leggevo queste azioni come un atto di maleducazione, di violenza, sottostanti alla legge del prepotente !!
Invece lui è la nuova intelligenza, quella flessibile, quella del “problem solving”, quella che fa incontrare le persone creando relazioni.
O no ?!

4 commenti:

  1. Mi sono ritrovato l’altra mattina,durante un accompagnamento sanitario,che fuori dall'edificio , un tizio chiedeva soldi per un associazione, lamentandosi di quanto la gente non fosse più solidale..dubbioso mi avvicino. L’uomo, sui 40 portati male teneva il suo taccuino a debita distanza, come non volesse farmi vedere ( erano delle fotocopie che chiunque potrebbe fare con una scritta in grande ONLUS). Gli dico allora che la gente vuole credenziali, tipo un tesserino e che tutti sono capaci di dire menzogne per estorcere denaro e lui, prontissimo mi mostra un tesserino, decrepito e ingiallito, sotto il sole, in quell’attillata giacca blu e la cravatta rosa. Mi disse dopo qualche mia domanda, che raccoglieva soldi per una comunità. Io avevo sentito ciò che diceva agli altri, per una comunità di bambini sieropositivi, ma lui si guardò bene dal dirlo a me. Come non volesse rivelarsi, nascondersi anzi.mmmhhhh..dopo richieste varie a cui non rispose sul nome dell’associazione per cui raccoglieva questi fondi mi bisbigliò : IL PELLICANO.
    Una associazione truffa che ben conosco,e di cui molto se ne è parlato su altri siti con amici vari.
    Salgo, a vedere a che punto è la signora. E in men che non si dica recupero numero dei vigili e li chiamo segnalando la situazione. Ovviamente, i vigili mi dissero che erano in riunione (??) e che non sarebbero usciti prima delle 16 (erano le 12 circa).
    Riscendo e, magia!! il tizio si era dissolto come neve al sole. Non c’era più, se l’era data per le mie troppe domande.
    Nel pomeriggio, al bar “l’Elettrauto” accanto al Mauri, amico gommista (suona ironico ma sii chiama proprio così, era un elettrauto accanto al gommista, l’uno è divenuto bar ma ha mantenuto il nome di elettrauto), passa un auto che ne tampona un'altra. Noi vediamo la scena, il tizio che quatto quatto mette le 4 frecce, e lentamente finge di cercare parcheggio. Noi osserviamo e lui mette la seconda e se ne và: (?).
    Io prendo il numero di targa (dopo aver inutilmente fischiato per fargli capire che lo abbiamo visto in 25) ma lui nulla. Sparito.
    Il tipo danneggiato ora si rifà la macchina nuova, armato di numeri di targa del veicolo del fuggitivo.
    Ma le assicurazioni cosa ci dissanguano a fare? forse ho capito, doveva spostarsi quello che aveva parcheggiato lì..alla fine però una spinterella e son passati tutti e due anche lì..dall'individualismo dell'ognun pensi per sè,al tutto è lecito se non vengo fermato..peccato però che abbia perso un pezzo della sua auto il fugace pilota. Perchè prendersi la briga delle proprie azioni? basta dileguarsi no?

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  3. Forse sarebbe opportuno che tutti seguissero le stesse regole, sapendo che quella soluzione , forse, non sarà la più comoda, ma certamente la più civile, sempre che si sia deciso di appartenere a questa categoria di persone.

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  4. ciao Luca, non penso si possa decidere, ovunque tu viva,a Milano come nei boschi della provincia di Como sei comunque nella civiltà, utilizzi ciò che è di questo tempo,dal cibo a tutti i comfort. A meno che tu non "scelga" di fare l'eremita su un monte, isolato dal mondo.
    Ci sono molte alternative di vita ma restaimo comunque parte di questa società civile ed ora e determinate regole sono atte al bene comune, al semplice fatto di poter convivere più o meno rispettosamente l'un con l'altro.
    Il punto è su quanto abbiamo rispetto per noi stessi e per gli altri.Se infrango le regole " ma dai ci passiamo in due se ti fai in là anche tu" ovvero se le infrangi anche tu siamo tutti silenziosi e contenti. Tanto non ci vede nessuo.
    Quanto siamo responsabili delle nostre azioni?
    Oggi mi è capitato che non ho fatto passare un tizio in coda alsemaforo, lui aveva lo stop, e voleva entrare comunque tanto che ha inchiodato in mezzo alla strada poi (andavamo piano) convinto che fosse suo diritto passare perchè la sua auto era più grande della mia? perchè tanto era rosso e dava per scontato che lo facessi passare?

    "le questioni di maggior gravità vanno trattate con leggerezzza. Le questioni di minor gravità vanno trattate seriamente" HAGAKURE

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