giovedì 29 giugno 2017

37° Gasshuku – stage estivo



Giugno 2017
Country House UNA. Cupra Marittima (AP)

 

 

Un papavero… un papavero … ma cosa m’importa, profumi d’amore!!
Flora Fauna Cemento . 1971

Il cerchio del Tai Chi Chuan
Questo è il nostro tormentone estivo, mio e di Lupo, con cui ammorbiamo ( eh, eh) l’ambiente allo stage dello Z.N.K.R.
Non un ritornello di una canzone scritta e cantata in questi mesi d’estate. No, invece un vecchio pezzo degli anni ’70.

Due giorni di formazione marziale in cui scoprire e riscoprire che basta un attimo, un secondo, per stravolgere le solite storie scritte e, spesso, subìte. Per respirare nel corpo e nel cuore quell’aria forte e leggera che ci penetra dentro. Per lasciare la bocca inerte, in silenzio, e volteggiare sul prato verde tirando di pugni e sfidando il disequilibrio imposto da mani impertinenti.
Equilibrio!?

A volte pare che tutto si fermi in un condensarsi denso di azioni energiche che sono anche energetiche. E viceversa.
Uno di fronte all’altro, occhi dentro occhi, un po’ a riconoscersi nelle stesse paure, un po’ a differenziarsi nelle diverse aspettative.
Mani contro mani, io a rubare, a invadere il tuo spazio, tu a rubare, a invadere il mio spazio.

Equilibrio!?
E sono giochi di sensibilità, di propriocezione, di fiducia l’uno dell’altro, di cooperazione sincera. Ma sono anche illusioni, piccole torbide magie, oscuri disegni che ingoiano il passato per mostrare il futuro.
Sono un gusto nuovo o forse un gusto antico che abbiamo dimenticato e che ora torna, Spirito Ribelle, alla superficie.

La forma della Gru
Sono, siamo, uomini e donne che danzano l’orribile danza dell’uccisione, per imparare ad accettare le proprie ed altrui Ombre, a farsene carico. Per imparare a diventare adulti autentici. Anche se non tutti, solo i più forti nella loro vulnerabilità, i più capaci di appassionarsi e non cedere un grammo di questa loro passione alla tentazione dell’egoismo strafottente e meschino, della codardia che fa tenere gli occhi bassi dopo essere stati colti con le mani nel sacco e fa bofonchiare dei modesti e squallidi “Sì, sì, sì…”.

 

Un grazie ai gestori di UNA per la loro solita, ma sempre gradita, generosa accoglienza. Posto incantevole, cucina ricca e prelibata, personale sempre gentile ed affidabile: come stare tra amici di lunga data.

Un grazie a Valerio, allievo, Maestro ed amico, e a chi, con lui, ha collaborato al video che mi ha donato momenti di autentica commozione.

Giù botte!!
 




Mani che fluttuano

La danza del pugilato

Schivare, intercettare

Un nuovo, piccolo, guerriero: Michele Maria

Paesaggio mozzafiato

Sempre ottima la cucina!!

Irriducibili

Nessun commento:

Posta un commento