venerdì 12 febbraio 2021

Niente paura, nonostante tutto


 

Lo spazio che accoglie il respiro, espandendosi o via via riducendosi,

non si limita a farci respirare meglio o peggio.

Coincide, fino a fondersi, con stati d’animo e atteggiamenti posturali”.

(M Della Pergola)

 

La vita non è mai uno scherzo, va presa sul serio.

Sul serio quando, messo spalle al muro, le mani bloccate dietro la schiena, le parole ti escono vuote e non ti resta che scegliere se cedere fino a dissolverti o tentare la sorte, ribaltare un’impresa sapendo già che non vedrai la vittoria. Forse solo prolungherai il tempo dell’agonia.

E scorri, per come puoi, le mani dentro l’aria, quella stessa aria che ti riempie il ventre, il torace. La senti persino sotto le ascelle.

E inanelli movimenti e giravolte, lenta danza Tai Chi Chuan che si fa impetuosa per un attimo, un attimo solo, prima di tornare alla riva accarezzata da timide onde.

 

Praticare Tai Chi Chuan, Ci Kung, Kenpo Taiki Ken, Kenshindo è Movimento Intuitivo.

E’ Spirito Ribelle.

E’ lo strumento adatto a trasformare il nostro linguaggio abituale, quello di parole e di gesti abitudinari; è il modo che ci permette di fare esperienza diretta, incarnata, corporea, dentro la vita.

E’ una esperienza piena, che ci riempie di dolorosa tenerezza e struggente bellezza. Sentimenti semplici, che continueremo a portarci sempre appresso, nella intimità della nostra anima come nelle espressioni delle nostre relazioni.

Sentimenti che di faranno apparire estranei, fuori moda. Del tutto incongruenti al disastro emotivo e sentimentale che gira tutt’intorno, alle incontinenze che si ergono a pretese; al consumare che è portare al nulla le cose nel tempo più rapido possibile quando, addirittura, non è “consumo senza uso”; all’assenza di ogni risonanza emotiva dei propri comportamenti e mentire è cosa ovvia e naturale in quanto utile a nascondere lo scopo; a fare spallucce per ogni sgarbo e azione vigliacca che tanto non ci si sente mai in colpa e nulla si ha da scusarsi.

 

Eppure in questo, tra dolorosa tenerezza e struggente bellezza, si muove il guerriero. Flessibile anche quando spiaccicato contro il muro, forte e potente anche quando, le mani legate e il cuore avvilito, il corpo danza il potere potente del minuscolo, del piccolo, e chissà che non sappia poi farsi onda gigantesca, bufera inarrestabile. O invincibile sconfitta.

 

 

Soli, o a coppie

Quelli che davvero ti amano

Camminano su e giù fuori dal il muro

Qualcuno mano nella mano

Qualcuno si riunisce in band

I cuori sanguinanti e gli artisti

Resistono

E quando hanno dato tutto ciò che potevano

Alcuni barcollano e cadono

Dopo tutto non è facile

Sbattere il tuo cuore contro uno stupido fottuto

Muro.

(Pink Floyd)

 

 

Il guerriero danza la sua poesia di gesti e movenze in un mondo in cui i bisogni vengono surrettiziamente indotti, i capricci stessi elevati a bisogni. Come un folle disperato lascia dietro di sé le tracce di un cielo vasto di sogni e speranze. Di lotta che si fa quotidiana perché una crepa sbrecci in parte il muro. 

Di Poteri Potenti che sciolgano le mani in un abbraccio.

 

Dicono dei giovani che a loro spetti la magia del mondo, tocchi loro in sorte l’avventura di ogni viaggio.

Io so che pure da anziani, da vecchi, nonostante le ferite e gli acciacchi, i tradimenti e le coltellate al ventre e al cuore, dentro di noi possiamo ritrovare e far crescere i misteri del mondo e le passioni del viaggio.

Vitalità ed erotismo autentico e selvaggio. Umano, molto umano, nonostante tutto.

 

 




 

 

Nessun commento:

Posta un commento