Milano, se ben ricordo correva l’anno 1980. Dopo alcuni di mesi di pratica nella palestra dell’Umanitaria, ci ritroviamo alla ‘Antica pizzeria fiorentina’: Lì poniamo le basi per la nascita di un’associazione vera e propria, che chiameremo ZNKR.
E' così che inizia a prendere
forma l’avventura. Un minuscolo nucleo di giovani e meno giovani uniti
dall’amore per la pratica marziale (allora era il Karate),
l'antico sapere samurai e la sua diffusione. Ventenni e trentenni che
collaborano tra di loro per studiare e divulgare il bagaglio culturale
nipponico, per promuoverne la conoscenza. Negli anni, il piccolo gruppo vedrà i
componenti originari andarsene ed essere sostituiti da nuovi adepti, vedrà
ampliarsi la pratica marziale e con essa il sapere teorico, irradiandosi verso
l’enorme Cina con le Arti Marziali autoctone ed il pensiero taoista,
l’arcipelago delle filippine con i diversi stili di Kali,
toccando anche l’americanizzazione e sportivizzazione marziale che sarebbe
diventata Kick Boxing, senza mai mancare l’opera divulgativa
filosofica. Inevitabilmente, da buoni italiani del XX secolo, piano piano
questo corposo sapere pratico e teorico, verrà integrato da moderne discipline
e teorie del movimento che lambiscono il mondo marziale quando non ne sono
totalmente lontane.
In quegli anni nascono il periodico SHIRO, le VHS
divulgative del nostro modo di praticare, le dispense tecniche, gli spettacoli
di Teatro Marziale, le conferenze pubbliche sui vari temi del marziale e
del movimento, le lezioni aperte, la partecipazione a feste popolari ed i corsi
dentro e fuori dal Dojo rivolti sia a normodotati che a
diversamente abili o minoranze etniche, spesso sotto l’egida di istituzioni
pubbliche o private.
Sarà sempre un esercizio dell’opinione e del pensiero che
dalla pratica marziale e corporea in generale investirà non solo il terreno
filosofico, ma anche ambiti psicologici, androgici /pedagogici, motivazionali e
di crescita individuale, fino a riflettere sui problemi dell’attualità, sulla
collettività e sulla formazione / educazione, avanzare proposte di soluzioni,
ma anche solo fare delle domande ed alimentare l’arte del dubbio nelle menti di
lettori e spettatori. Sarà l’attuazione e la pratica del pensiero critico e
della messa in discussione di ogni atteggiamento fideistico, al fine di
stimolare un pensiero autonomo e mai banale anche negli altri, accrescere una
passione per la pratica marziale che mai sia disgiunta da una attenta
riflessione su di essa. Diffondere un metodo androgico /pedagogico per un
individuo che, per me, per noi ora Spirito Ribelle, non smetta mai di
formarsi, di crescere e di migliorare se stesso e, con sé, la collettività in
cui vive.
Per tutto quanto sopra, anche
nella stagione 2025 – 2026, destino permettendo, sarà mia premura, con
il praticare di corpo, continuare a studiare e scrivere di corpo, movimento,
conflitto, integrando tra di loro anche tutte quelle manifestazioni artistiche,
umane, comunque riconducibili alla conoscenza ed allo sviluppo individuale e
collettivo.
A chi mi vorrà leggere auguro il piacere di una lettura che
sia stimolante e, magari, dopo anni di silenzio cimiteriale, foriera di
personali riflessioni da esporre e condividere sul mio blog.
Intanto, aspetto consigli e suggerimenti per argomenti da
affrontare.
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