martedì 17 marzo 2015

La grande festa


“Se riuscirai a mantenerti sempre nel presente, sarai un uomo felice. La vita sarà una festa, un grande banchetto, perché è sempre e soltanto il momento che stiamo vivendo”
(P. Coelho)

 Siamo in quaranta, un gran bel numero !!
Praticanti ed accompagnatori / accompagnatrici; bambini, bambini di ogni età, come a dire che la vita scorre e possiamo essere fiduciosi verso il futuro.
Il luogo è l’Agriturismo “La Corte Ghiotta”, nel pavese. Bella la scelta di tornare là dove, a Maggio del 2014, abbiamo svolto la Formazione notturna, “La Notte del Guerriero”, là dove Angelica, Alessandro e Davide hanno ricevuto il loro shodan, diploma e cintura nera 1° grado.
Sono loro, con il nidan Celso, i festeggiati.

Sì perché, come da Tradizione, i …”danati” (!!) offrono la cena ai compagni di pratica: segno e simbolo di un ringraziamento perché, senza costoro, non sarebbero saliti, grado dopo grado, fino alla “nera”. E, con i presenti, è un simbolico offrire a chi c’era quando hanno iniziato ed ora ha preso strade diverse o ha smesso di praticare, come a chi è venuto dopo, quando la “nera” era già stata raggiunta. Questo perché sia chi c’era e non c’è più, come chi è venuto dopo, sono la stessa eppure mai identica acqua che scorre nel fiume della pratica, nel fiume che è lo Z.N.K.R.
Una festa che comprende pure quei volti, nomi lontani, anche di chi c’era negli anni ‘80 ai primi passi dello Z.N.K.R. e nessuno di chi pratica oggi, eccetto quei due o tre “grandi vecchi”, ha conosciuto. Come volti, nomi recenti, recentissimi, di chi veste il kenpogi neroblu  da pochi mesi. Comunque, comunità di “guerrieri” che, attraverso la pratica fisicoemotvia del confliggere, del lottare,  scoprono l’intensità e la ricchezza della diversità, del confrontarsi insieme per crescere.

L’individuo non è una monade, egli esiste all’interno di una vita che è rete collettiva. Prima di nascere, ognuno di noi già esiste nelle attese e nelle speranze di altri: I genitori, i gruppi sociali. E questo accade anche come esseri relazionali, ovvero noi esistiamo già dapprima nelle aspettative di chi ci precede, di chi  ci connette all’ambiente in cui entreremo.
L’individuo, sin dai primi passi, è legato a fattori relazionali di diversa natura: relazione materna e paterna, gruppale con i coetanei a scuola, ecc.
Insomma, l’individuo che con gli anni  si scopre anche “molti individui” dentro di sé, pure nasce e cresce da e dentro un campo gruppale, un campo fatto di molti gruppi grandi e piccoli.

La nostra Scuola è uno di questi gruppi e, in sintonia con l’affermazione di “Scuola di Formazione Guerriera”, si propone, per il praticante, come luogo di conoscenza di sé e di crescita in grado di guidarlo ad apprezzare ed amalgamare i molti sé che lo compongono; come laboratorio di sperimentazione fisicoemotiva perché poi si esponga alle relazioni altre con rinnovata consapevolezza, coraggio ed autenticità.
Ridare all’individuo il senso del corpo come habitat di conoscenza e potere, come casa del mondo reale attraverso i sensi, come rappresentazione del mondo possibile attraverso l’azione.

E oggi, Domenica 15 Marzo, siamo qui a far festa per questo. E ci sono i regali della Scuola, scelti oculatamente e con il buon gusto che sono propri di Annalisa e Giovanni: stampe made in Japan dal prezioso “Sakura” di Milano. I regali miei: una scatola a libro per Angelica, poi, da “Martial Training Shop”, karambit d’allenamento per Alessandro e Davide, un coltello d’allenamento per l’Insegnante Celso.
Ma, e soprattutto, ci sono, con l’ottimo cibo dell’Agriturismo divorato in una caratteristica sala dalle ampie volte, con lo spazio aperto immerso nel verde, e i cavalli e le capre, ecco ci siamo noi della Scuola. A portare e condividere risate, scherzi, pacche sulle spalle e tanta, tanta sincera voglia di stare insieme.

 “Le feste si fanno con gli amici perché con i nemici non vengono bene”
(P. Caruso)





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