lunedì 16 marzo 2015

Sporchi piccoli segreti


“Polemòs pater omnia”
(Eraclito)

 
Il giardino ci accoglie, sereno come sempre. Rami pendenti ed erba verdastra, rifugio dell’ultimo inverno, che inverno non è stato e preludio di una primavera ancora lungi dal venire. Uomini, donne, bambini, distratti lontani, semplici comparse in quello che è il nostro personale film: il Wing Chun Boxing, oggi, giorno Sabato 14 Marzo.

Un praticare intessuto di segreti, porte nascoste alla luce ottusa, ai piedi ed alle mani della moltitudine vociante che si accalca nel  gran circo del Wing Chun / Wing Tsun. Sotterranei e cunicoli per attraversare di soppiatto le piazze del mercato, dove venditori di ogni tipo reclamizzano a gran voce la loro merce. Un mercato sgargiante di omaccioni corpulenti quanto di rachitici figurini, sgargiante di gesti macchinosi e pressioni grossolane, sgargiante di furti meschini ad altre Arti, altri sport per tenere loro testa o di improvvisazioni per stare alla moda che chiede ninnoli e giochi per tutte le età, sgargiante di spalle contratte e volti truci. Altresì povero di valore guerriero.

Segreti sporchi, nel loro volere la distruzione, l’annientamento del nemico. “Chiodo fisso” di sgretolamento, di prevaricazione. “Cuneo” armato di ferocia animalesca che si fa acqua densa e impetuosa.

Gomiti a cui si chiede la sensibilità e l’intelligenza che, nel quotidiano, sono invero le mani a gestire, a cui si chiede il taglio lacerante e l’affondo dilaniante che invero sono propri del coltello. Corpo, stato fisicoemotivo, che imprigiona l’avversario, tenendolo a disposizione, costringendolo sottomesso.

E sono colpi e squilibri, sono pura devastazione, sono spostamenti rapidi e invisibili, fumo leggero contro cui nessun osso o muscolo, nessun vento, potrà mai nulla, se non andare a morire. Pretesa machista contro arte della guerra.

Pratica dura, sofferta, perché tinge di un nero cupo e mortifero ogni colore dentro, perché sbocca di viola carico di pulsioni profonde, perché dialoga col rosso del sangue.

Pratica di formazione al confliggere, al relazionarsi, quando la ragnatela di sporchi piccoli segreti mostra la tana della verità, la trama delle collusioni e delle diaspore. Mostra l’arte del combattere, ghigno di sangue in movimento, come metafora e metonimia dell’arte del relazionarsi, del negoziare.

Sporchi piccoli segreti, ogni giorno più “segreti” per chi ami e condivida il Wing Chun Boxing. Agli altri, ai mercanti della piazza, quelli della piazza “virtuale” come della piazza “palestra”, la soddisfazione del loro ego ingrossato.

 
“Le mie scaglie sono come scudi dieci volte più possenti, i miei denti sono spade, i miei artigli lance, lo schiocco della mia coda saetta, le mie ali uragano e il mio alito morte!”
(J.R.R. Tolkien)




 

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