“L’immaginazione è la regina
del vero e il possibile è una delle province della verità”
(C.
Baudelaire)
La visibilità è la fantasia nella sua sostanza, ma
soprattutto essa raffigura la virtù dell’immaginazione, ciò che fa visibile
l’invisibile.
Certo, noi siamo corpo, noi abitiamo il nostro corpo.
Infatti, per cercarne
i significati, ci confrontiamo con un vissuto instabile che dà conto
dell’osservatore e della sua disponibilità a capire le condizioni con cui ci
mettiamo all’ascolto. (1)
Ma il nostro stesso corpo è abitato: ossa, muscoli, sangue,
fascia, organi… indicano una vita interna che non si esplicita solo nella
semplice fisiologia, quanto piuttosto che crea trame e risonanze nella nostra
esperienza emozionale, affettiva, psichica.
In questo, la
percezione (2), ovvero il modo in cui distilliamo, interpretiamo,
accogliamo o rifiutiamo le informazioni, fuori e dentro di noi, è una esperienza
globale.
E', cioè, un andamento fisicoemotivo di traduzione delle
informazioni che si costruisce sulle esperienze passate, sulle condizioni
presenti e sulle aspettative a venire.
Una traduzione tanto più completa e suggestiva, quanto
più si affidi a reverie: La capacità di ricevere e rimandare, trasfigurare, le
impressioni emotive e sensoriali di ciò che abita dentro e attorno a noi.
Ecco, qui allo Spirito
Ribelle, il mio, il nostro, praticare di corpo e movimento, di
combattimento a mani nude o armati, come ponte variabile tra caos e messa in
forma, come incontro tra quiete e moto a
dare origine al vortice, come quel vibrare che ci permette di saper stare nei
conflitti come individui consapevoli ed autodiretti, mai passivi.
1. Questo, su un piano simile, è altrettanto vero nella
ricerca scientifica, nel mondo scientifico.
Alla faccia di scientisti e fanatici “talebani” di ogni
affermazione scientifica assurta a Verità assoluta… “dopo Bohr e Einstein, tutti abbiamo dovuto ammettere che ogni
descrizione include sempre il descrittore”.
Ecco affermata l’impossibilità per l’uomo di vivere e di
giudicare “oggettivamente” un sistema nel quale vive e che modifica già con il
semplice fatto di esserci.
Meccanici della ginnastica e della pratica sportiva,
eccovi serviti!!
2. “L’idea centrale è
che la percezione sia un processo di inferenza attiva orientata all’interazione
adattiva con il mondo tramite il corpo, invece che una ricreazione del mondo dentro la mente”
(( (Seth A. “Il creatore della realtà” in “le Scienze” Novembre 2019)
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