Eh già, i muscoli, quelli sì che sono importanti,
addirittura fondamentali. O no?!
Eppure è il sistema scheletrico
ad essere la nostra basilare struttura di sostegno. Esso è fatto di ossa e
articolazioni. Le prime reggono il peso in rapporto alla forza di gravità, operano
come impianto di leve per i nostri movimenti, e ne regolano la forma. Il
nostro ambito d’azione è subordinato allo spazio interno alle articolazioni e
alla combinazione di movimenti compiuti intorno ai loro assi.
Il sistema scheletrico dona al nostro corpo
una sua forma fondamentale.
Grazie ad essa operiamo sull’ambiente dislocandoci nello
spazio, disegnandolo e ridefinendolo e producendo tante nuove e varie forme
quanti sono i movimenti a nostra disposizione. E’ attraverso la consapevolezza corporea
e incarnata dei processi cognitivi e mentali del sistema scheletrico (1)
che viene alla luce la qualità strutturale della mente e come il pensiero
stesso trovi base su sistemi di leva, punti di fulcro e spazi che permettono la
capacità di formulare le idee e comprenderne meglio le relazioni. Proprietà
quali la chiarezza, l’assenza di sforzo e il senso della forma sono esperienze fisicoemotive
connesse al sistema scheletrico.
E ti pare poco? Eppure, quanti praticanti dedicano tempo ed
energia a migliorare quest’aspetto? Quanti hanno il sé scheletro come fulcro
del loro muoversi ed agire?
Davvero credono che a puntare tutto o quasi sui piegamenti
sulle braccia, i crunch, le trazioni alla sbarra, si raggiunga il massimo
possibile di efficacia ed efficienza? Non sanno che trascurare scheletro ed
articolazioni, come pure sistema endocrino e tessuto miofasciale, mina la
salute fisicoemotiva e anche la performance stessa?
Riuscite ad immaginare il motore di un Ducati 750 sul
telaio di un Garelli 5o cc, i freni di una bicicletta Graziella, la marmitta di
un Ciao, i copertoni di una fat bike, ecc. per non parlare del pilota…
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