Un giovanotto spaesato, con un padre invischiato con la
malavita che della malavita gli lascia addosso debiti, ricatti e ombre troppo
scure per scrollarsele di dosso.
Un padre di famiglia alle prese con i rimorsi per un sogno
non realizzato e la serenità di una famiglia da tirare avanti.
Due attori su tutti, Giacomo Ferrara, già ottimo interprete
nella serie “Suburra, e Vinicio Marchioni, il “Freddo” della serie “Romanzo
Criminale”.
Ghiaccio
regia di
Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis
La pellicola procede tra tentennamenti ed esitazioni dei
due protagonisti, narrando di compromessi che non sanno di alcuna ragione e di
vittorie che non hanno un domani. Sensazioni e sentimenti che non dovrebbero
morire se ci credi, che metti dentro la tua vita se ce la fai, anche se tutto
attorno a te rema contro.
Il tempo non può esistere solo per invecchiare, e qualcosa
urla dentro ad ambedue che non sono e non saranno quel che il decadere della
periferia da loro vuole. Forse, se ce la faranno.
Pellicola intensa, un pò troppo pervasa da continua musica,
davvero riesce a fare di un argomento trito e ritrito e di uno sport già tante
volte infilzato dal cinema USA ed anche italiano, un oscuro e rabbioso momento
di autentico piacere, smuovendo sensazioni e inducendo anche a riflettere sul
senso e la fragilità di questa vita.
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